APPROFONDIMENTO
Biden Presidente: come cambia lĄŻapproccio degli USA allĄŻautomobile
Joe Biden sar¨¤ il prossimo presidente degli Stati Uniti, carica che ricoprir¨¤ dalla met¨¤ di gennaio 2021 per i successivi quattro anni e le minacciate di azioni legali da parte di Donald Trump non dovrebbero far perdere ulteriore tempo. Un evento Ą°di rotturaĄą che cambier¨¤ molto della politica americana anche in chiave economica e industriale, con ripercussioni su molti settori produttivi, incluso quello automobilistico. Sempre che Biden riesca ad avere la maggioranza al Senato, viceversa le decisioni andranno mediate con la minoranza.
Che quello dellĄŻautomobile sia un mondo cruciale per qualunque inquilino della Casa Bianca ¨¨ pacifico, basti ricordare lĄŻimpegno di Obama per trovare una soluzione alla Chrysler precipitata nella profonda crisi dalla quale la tir¨° fuori Marchionne. Senza dimenticare lĄŻattivismo di Trump per spingere i costruttori di auto a mantenere o a riportare in patria le fabbriche. Cosa cambier¨¤, adesso, con lĄŻelezione di Biden?
AMBIENTE ED EMISSIONI
ĄŞ ?Uno dei temi pi¨´ caldi ¨¨ quello ambientale: fin dalle prime settimane della sua presidenza Trump si ¨¨ schierato a favore dei carburanti fossili, rivedendo in chiave pi¨´ permissiva le normative in termini di consumi ed emissioni dei veicoli. Una mossa che in parte ha giovato ai profitti dei costruttori che hanno in gamma i grossi Suv e pick-up, ma che ha penalizzato le case impegnate nella mobilit¨¤ elettrica, in particolar modo quelle europee. Con la presidenza Biden ¨¨ lecito aspettarsi un cambio di rotta, ampiamente annunciato durante la campagna elettorale. LĄŻAgenzia statunitense per la protezione dell'ambiente verr¨¤ rafforzata e il governo federale non contesterebbe pi¨´ la possibilit¨¤ dei singoli stati di fissare i propri standard di emissioni, un tema su quale Trump si ¨¨ scontrato duramente con la California. ? poi ipotizzabile che Washington rientri nellĄŻaccordo di Parigi sugli accorsi climatici, firmato da Obama e rigettato da Trump.
COMMERCIO INTERNAZIONALE
ĄŞ ?LĄŻautomobile ¨¨ stata un terreno di scontro piuttosto duro tra Donald Trump e lĄŻUnione Europea, accusata di essere contro gli interessi nazionali americani. Durante il braccio di ferro con Bruxelles il governo americano ha minacciato pi¨´ volte pesanti dazi ¨C fino al 25% - sullĄŻimportazione di modelli dal Vecchio continente. Biden prover¨¤ probabilmente a rivedere la proposta dellĄŻaccordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Alcuni costruttori europei come Daimler e Volkswagen si erano detti molto favorevoli, elemento che aveva indispettito non poco Donald Trump.
REGOLAMENTI INTERNAZIONALI
ĄŞ ?Dopo le guerre commerciali, strumento di pressione preferito di Donald Trump, l'amministrazione Biden cercher¨¤ di ricucire i legami con organismi multilaterali come l'Organizzazione mondiale del commercio. A dicembre del 2019 Trump aveva deciso di chiudere l'organo di risoluzione delle controversie interno al Wto, una decisione aspramente criticata dall'associazione europea dell'industria automobilistica Acea perch¨Ś incide negativamente su un settore che si basa su catene di fornitura globali, processi di produzione efficienti e accesso ai mercati mondiali. Con l'industria automobilistica che rappresenta il 10% dei flussi commerciali globali, il ripristino di un sistema internazionale basato su regole certe va a vantaggio delle case automobilistiche dipendenti dalle esportazioni e dei loro fornitori.
INVESTIMENTI
ĄŞ ?In ragione ai minori rischi di dazi e di cambi normativi improvvisi, la vittoria di Biden dovrebbe fornire maggiore certezza per gli investimenti esteri da parte delle case automobilistiche in paesi come il Messico e l'Iran. Bmw, Audi e Mercedes avevano realizzato impianti produttivi in Messico prima dell'elezione di Trump, destinati ad esportare veicoli negli Stati Uniti senza tariffe. Trump ha rinegoziato l'accordo commerciale Nafta per creare Usmca che ha aggiunto ai costi di produzione misure come la richiesta agli esportatori di pagare salari pi¨´ alti ai lavoratori automobilistici. Spostando il focus sullĄŻAsia, Volkswagen era pronta a investire in Iran per competere meglio con i rivali francesi del gruppo Psa e Renault, fino a quando tutti e tre non hanno abbandonato le loro operazioni nel paese a seguito delle sanzioni imposte da Washington a Teheran dopo che Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall'accordo nucleare iraniano. Anche la Cina ¨¨ stata uno degli obiettivi di Trump, le tensioni commerciali con Pechino hanno tenuto sulle spine anche i costruttori auto, che ora guardano a Biden per una nuova distensione.
BREXIT
ĄŞ ?Un ultimo capitolo di sicuro interesse per il settore automobilistico ¨¨ il diverso approccio tra Biden e Trump alla Brexit. Se lĄŻattuale inquilino della Casa Bianca ha spinto per lĄŻuscita del Regno Unito dallĄŻUnione Europea ¨C anche senza un accordo ¨C ventilando il successivo aiuto americano, con il suo successore il governo britannico potrebbe dover ammorbidire la sua linea dura. Le case automobilistiche trarrebbero vantaggio se le tariffe di import-export tra la Gran Bretagna e l'Ue sparissero dallĄŻorizzonte, sebbene le barriere doganali per le merci creeranno comunque attriti commerciali.
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