RESTOMOD
Ritorna Shamal, Maserati e Garage Italia al lavoro sul restyling dellĄŻicona coup¨Ś
CĄŻera una volta la Maserati Shamal, 1989: potente, grintosa, con un design molto personale. EĄŻ stata una delle ultime sportive costruite interamente dalla Casa del Tridente prima del passaggio dellĄŻazienda al gruppo Fiat, avvenuto nel 1993. Il momento dĄŻoro delle restomod non poteva restare insensibile al suo fascino vintage ed ecco lĄŻannuncio via social della durata di pochi secondi: una Maserati Shamal rivisitata e ripresa dallĄŻalto, un gioco di luci psichedeliche e la sorpresa. Ą°Torner¨° (dopo le vacanze estive)Ąą, recita il testo del post apparso sulla pagina Instagram di Maserati Fuoriserie. Si tratta del programma di personalizzazione nato dalla collaborazione tra il Centro Stile Maserati e Garage Italia, lĄŻatelier milanese fondato da Lapo Elkann e recentemente acquisito dalla holding svizzera Youngtimers, di cui lĄŻerede dellĄŻAvvocato ¨¨ diventato uno dei principali azionisti.
TRE COLLEZIONI
ĄŞ ?La divisione Fuoriserie - che occupa spazi recentemente rinnovati nella sede centrale del Tridente, a Modena- si sta occupando delle personalizzazioni delle Maserati di ieri e di oggi. Si tratta di migliaia di combinazioni possibili. Ecco perch¨Ś per aiutare il cliente a orientarsi nel percorso di restyling della propria vettura, ogni singola modifica della carrozzeria e dellĄŻabitacolo viene inserita in un concept di restauro - pi¨´ o meno conservativo, pi¨´ o meno aderente alle specifiche di progetto dellĄŻauto - che si articola in tre diverse collezioni: Corse, Unica e Futura. Il risultato ¨¨ spesso sorprendente, specie sui modelli degli Anni ĄŽ80, figli della gestione targata Alejandro De Tomaso. Su questa rotta nasce la collaborazione tra Maserati e Garage Italia, con lĄŻobiettivo di regalare un futuro come auto da collezione ai modelli della famiglia Biturbo.
Il lifting della Shamal
ĄŞ ?Vista in questĄŻottica, la Maserati Shamal del 1989 sembra fatta apposta per concedersi un leggero lifting e vivere una seconda giovinezza. Disegnata da Marcello Gandini (gli appassionati sanno quanto sia inconfondibile il taglio del passaruota posteriore, firma che il maestro torinese appose per la prima volta sulla Lamborghini Countach nel 1971), la coup¨Ś prende il nome da un vento caldo, arido e polveroso che attraversa lĄŻIran, lĄŻIraq e la penisola araba. Alcune parti della carrozzeria, come le portiere e il parabrezza, derivano dalla Biturbo Spyder. Sotto il possente cofano anteriore cĄŻ¨¨ un 3.2 biturbo V8 con 320 Cv di potenza costruito in alluminio. Resta la curiosit¨¤ di sapere quanti dei 369 esemplari di Shamal prodotti passeranno nuovamente dallo stabilimento di via Ciro Menotti per sottoporsi alla cura.
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