Una pronuncia che chiude una fase storica gi¨¤ abbondantemente stigmatizzata dalla stesso gruppo di Wolfsburg, che ha chiesto e ottenuto dal suo ex numero uno Martin Winterkorn un risarcimento danni da 11,2 milioni di euro. Una sentenza di primo grado del Tribunale di Venezia risponde ad una class Action avviata da alcune associazioni di consumatori in merito alle presunte manipolazioni software capace per aggirare artificialmente i limiti alle emissioni di alcuni motori a gasolio. Ovviamente il problema si ¨¨ rivelato ben pi¨´ ampio di questo, perch¨¦ legato a decine di aspetti tecnici necessari per soddisfare alcune sfaccettature della norma di omologazione. La storia ci racconta che a volte per problematiche legate alla tecnologia disponibile, altre semplicemente legati ad aspetti sulle strategie di iniezione il problema si ¨¨ rilevato di pi¨´ ampia portata e ha riguardato (seppur con modalit¨¤ e entit¨¤ tecniche diverse e con volumi di auto diversi) moltissimi costruttori (principalmente europei) legati nella produzione di motori diesel (ma a volte anche a benzina). In questo caso la sentenza del Tribunale di Venezia ¨¨ relativa alla class action avviata nel 2017 in Italia da alcune organizzazioni di consumatori riunite nel network Euroconsumers. In questa prima fase dell¡¯azione giudiziale la casa tedesca ¨¨ chiamata a risarcire a un totale di 63.037 consumatori che hanno aderito all¡¯azione i danni patrimoniali e non patrimoniali, liquidati in 3.300 euro pi¨´ gli interessi maturati negli anni, ovvero il 50% a chi ha acquistato auto usata o l'ha rivenduta tra l'8/2009 e il 9/2015.
La risposta di Volkswagen Group Italia
Ovviamente la posizione di Volkswagen Italia ¨¨ piuttosto lontana dalle richieste delle associazioni e chiaramente si proceder¨¤ sui successivi gradi di appello per capire chi e come la situazione potr¨¤ evolvere. In dettaglio questa la posizione di VW Group Italia:
¡°Riteniamo la class action promossa da Altroconsumo inammissibile e le relative argomentazioni infondate. I Clienti non hanno sub¨¬to alcun danno economico riconducibile alla tematica delle emissioni NOX, dal momento che tutti i veicoli sono tecnicamente sicuri e adatti alla circolazione su strada, n¨¦ c¡¯¨¨ stata alcuna perdita di valore commerciale nel mercato italiano. Il Gruppo Volkswagen intraprender¨¤ il secondo grado di giudizio presso la Corte d¡¯Appello di Venezia¡±.
Una contenzioso complesso da interpretare
Un problema molto ampio che riguarda molti costruttori anche se in modo diverso, ma che mette in discussione probabilmente e fa riflettere su normative probabilmente poco circostanziate su variabili tecniche e industriali piuttosto complesse. Non a caso ad anni di distanza dal Dieselgate, come fu definito nel 2015, restano ancora aperte le discussioni sulla interpretazione di una situazione industriale complessiva che poggiava su regole sulle emissioni a volte di problematica interpretazione, e dunque fin troppo soggette a produrre giudizi successi piuttosto parziali. Se infatti la sentenza del tribunale di Venezia sar¨¤ come ovvio soggetta a ricorso in appello e cassazione, per appurare come e se ci sia stato comportamento inadeguato nei confronti dei consumatori, lo scenario europeo racconta di analoghe contestazioni rivolte in Francia a Peugeot e Citroen, cos¨¬ come a Renault, o ancora Mercedes in Germania, a testimonianza della presenza di responsabilit¨¤ che, se cos¨¬ ampie condivise da molti costruttori su tutti i mercati, forse raccontano pi¨´ una fase storica che uno scandalo.
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