Varati 650 milioni dal Governo sul 2022. Penalizzate le utilitarie: basso lo stanziamento e niente bonus per chi non rottama.?Fino a 5.000 euro per le elettriche 4.000 per plug-in ma solo 2.000 per ibride e per le termiche di piccola cilindrata
La tanto attesa firma sui nuovi incentivi auto 2022 finalmente ¨¨ arrivata. Il premier Mario Draghi nella serata di ieri ha dato il via ufficiale al provvedimento che istituisce una nuova tornata di agevolazioni all¡¯acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e con motorizzazione tradizionale a basso consumo, includendo nella misura anche una previsione di bonus per il settore delle due ruote. Lo stanziamento per il 2022 ¨¨ di soli 650 milioni di euro, dunque inferiore agli 800 annunciati il 18 febbraio, scesi poi a 700 nei giorni successivi e rientrano nel Fondo automotive, con una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030. Le scadenze tecniche e dell¡¯adeguamento della piattaforma web per la prenotazione degli incentivi sposteranno presumibilmente la disponibilit¨¤ per il pubblico a partire dal 1¡ã maggio. A riguardo, gli incentivi saranno concessi soltanto alle persone fisiche e correttamente solo una piccola percentuale alle societ¨¤ di car sharing.?
Conviene Rottamare
¡ª ?L¡¯accordo ¨¨ stato trovato mantenendo la formula di agevolazione basata sulle fasce di emissioni di CO2 della vettura, ritornano quindi le stesse classificazioni del passato. Per l¡¯acquisto di nuovi veicoli di categoria nella fascia di emissioni 0-20 g/km, che corrisponde a quella delle auto elettriche, l¡¯incentivo ¨¨ pari a 3.000 euro, che arrivano 5.000 aggiungendo i 2.000 euro nel caso in cui rottami contestualmente un¡¯auto omologata in una classe di emissioni inferiore a Euro 5, Tutto questo per¨° si applica solo su vetture nuove con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva. Arriva quindi un giusto freno alle auto troppo costose. Per l¡¯acquisto invece di nuovi veicoli nella fascia di emissione 21-60 g/km (ovvero le ibride plug-in) ma con un prezzo fino a 45 mila euro + Iva, ¨¨ possibile accedere ad una agevolazione di 2.000 euro a cui potranno aggiungersi ulteriori 2.000 euro in caso di rottamazione.
2.000 per le piccole ma solo se rottami
¡ª ?Bonus in arrivo anche per le vetture con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km, ovvero quelle con motorizzazioni full hybrid e mild hybrid, a cui si aggiungono varianti a benzina e gasolio a basso impatto ambientale (cio¨¨ le utilitarie di piccole dimensioni e con motori poco potenti). Anche in questa fascia ¨¨ stato fissato un tetto massimo per il costo che non dovr¨¤ superare i 35 mila euro + Iva. Per queste auto che sono la fascia meno costosa e pi¨´ accessibile del mercato e che per questo si rivolgono ad una larga fascia di automobilisti ¨¨ stato previsto un incentivo di 2.000 euro. Facendo due conti 185 milioni per il 2022 bastano per sole 85.000 auto,?quindi i soldi stanziati potrebbero bastare per circa tre mesi diciamo da maggio a giugno.?
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Servono volumi per combattere la CO2
¡ª ?Se l¡¯obiettivo perseguito ¨¨ quello di minori emissioni inquinanti e minori climalteranti (come la CO2) allora questo si pu¨° realmente raggiungere solo attraverso un ricambio delle auto circolanti pi¨´ inquinanti (Euro 0, 1, 2, 3, 4 che cubano circa 20 milioni contro 38 milioni circolanti) che andrebbero sostituite con auto nuove a basse emissioni (Euro 6b, 6c, 6d). Dato per scontato che un vero miglioramento si ottiene con un ricambio di grandi volumi, va da se che questi ultimi sono realizzabili solo incentivando auto dal costo contenuto e quindi accessibili ad una larga fetta degli automobilisti e non solo ai pi¨´ facoltosi. Per questo servirebbe un forte incentivo sulle auto a basse emissioni ma dal costo inferiore ai 20.000 euro in modo che con l¡¯incentivo pi¨´ una rottamazione il costo si avvicini alle possibilit¨¤ economiche di una fetta pi¨´ ampia possibile di utenti. Un ottimo esempio sono le diffusissime, Toyota Yaris hybrid da?64 g/CO2 al km di emissioni e circa 33 km/l di consumo) e la Suzuki Swift (88 g/CO2 al km e 25 km/l) o anche la Panda hybrid, o tante piccole utilitarie con motore termico benzina da 1.000cc leggere ma con motori Euro 6d da emissioni e consumi contenuti.?
Stabilit¨¤ per 8 anni
¡ª ?Per il futuro di buono c¡¯¨¨ gi¨¤ un piano chiaro sui prossimi finanziamenti a sostegno delle motorizzazioni meno inquinanti, questo permette almeno di avere visibilit¨¤ a lungo termine e di pianificare anche stock, distribuzione e strategie da parte delle aziende del settore. Per il 2022 la categoria delle elettriche pu¨° contare su 220 milioni, che saliranno a 230 milioni nel 2023 e a 245 milioni nel 2024, cos¨¬ come ¨¨ crescente l¡¯attenzione verso le ibride plug-in, che nel 2022 hanno una dotazione di 225 milioni, 235 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024. L¡¯unico neo resta sulle utilitarie nella fascia 61-135 gr di CO2 (che sono le meno costose del mercato), su queste nel 2022 ci sono solo 170 milioni che scenderanno a 150 nel 2023 e addirittura a solo 120 milioni nel 2024. Novit¨¤ in vista anche per l¡¯acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi, con un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino al massimo 3 mila euro e del 40% fino a 4000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. Per i nuovi motocicli termici ¨¨ invece previsto, oltre ad uno sconto del venditore del 5%, un bonus del 40% del prezzo fino ad un massimo di 2.500 euro con rottamazione.
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