Gli appelli delle Federazioni, dei Registri, e degli appassionati rimangono inascoltati, e il sindaco Gualtieri lascia le vetture d'epoca e storiche fuori dal Raccordo
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Alea iacta est, il dado ¨¨ tratto. Per citare un condottiero meno motorizzato, ma altrettanto bellicoso delle migliaia di appassionati e possessori di auto d'epoca che si stanno vedendo vietare, senza deroghe, la circolazione nel centro di Roma. La linea dura, anzi durissima, pronto allo scontro con federazioni, registri storici e club, la sta tenendo il sindaco Roberto Gualtieri, con l'ordinanza che vieta la circolazione, a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno della settimana alle vetture storiche, dentro al perimetro racchiuso dal raccordo anulare. "Il sindaco ha messo agli arresti domiciliari le auto storiche - dice Mario Bardelli titolare, assieme ai fratelli Gianluca e Barbara, della storica officina romana autorizzata Jaguar, punto di riferimento dagli anni Cinquanta per imprenditori e stelle del cinema, non solo per l¡¯assistenza delle vetture della casa del Giaguaro, ma anche per le Rolls-Royce e le auto inglesi che arrivavano nella Capitale - Gli ha messo letteralmente le manette, costringendole a stare in garage, scontentando tutti gli appassionati di auto storiche che usano le loro vetture a malapena una volta al mese. Sono auto che rappresentano la nostra storia, l'arte a quattro ruote, e Roma viene privata di un pezzo della sua storia".? C'¨¨ poi un altro elemento da considerare, ossia dove le vetture d'epoca dovranno essere tenute. Perch¨¨ nella Capitale non tutti hanno il garage e molte di queste vetture sostano per strada. " Nessuno ci pensa - prosegue Bardelli - ma chi ha una Ferrari, presumibilmente la tiene in garage, mentre il possessore di un Cinquino non sempre ha questa fortuna, e spesso lo tiene sotto casa: per il Codice della strada il veicolo parcheggiato sulla strada ¨¨ considerato in circolazione, ed ¨¨ destinato ad essere multato".?
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Asi: LE STORICHE NON SONO NORMALI vecchie AUTO
¡ª ?Il sindaco di Roma ad oggi ¨¨ irremovibile: da questo mese le vetture storiche hanno lo stesso trattamento dei veicoli a benzina fino a Euro 2 o a gasolio fino a Euro 3 e vanno lasciate a casa. La nuova fascia verde della capitale, che ¨¨ pi¨´ grande d¡¯Europa, non fa alcuna distinzione fra le? auto storiche, certificate a norma di legge, e le normali vetture vecchie, "inquinanti". Nessuno sconto sui blocchi, nessuna apertura, nonostante le classiche a Roma siano meno di diecimila, su un totale di oltre 4 milioni di veicoli. Neanche tenendo presente che le auto d¡¯epoca percorrono a Roma annualmente lo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli d¡¯uso quotidiano.? ¡°In Italia circolano quasi 57 milioni di veicoli - spiega Alberto Scuro, presidente dell¡¯Automotoclub storico italiano - e, di questi, quelli ultraventennali sono circa 16 milioni. La percentuale di questi ultimi che risultano certificati come storici ¨¨ del tutto irrilevante ma per continuare a rappresentare la risorsa culturale ed economica che sono per il nostro Paese devono poter essere tenuti in vita attivando specifiche deroghe inerenti la circolazione. Quelle che abbiamo richiesto a Roma riguardano i veicoli di interesse storico e collezionistico in possesso del Certificato di rilevanza storica registrato in Motorizzazione e quindi al Ced (Centro elaborazione dati della Motorizzazione stessa), pertanto facilmente tracciabili e monitorabili. Vorremmo fosse consentita la loro circolazione nei giorni festivi e prefestivi e dalle ore 17.00 alle 5.00 di quelli feriali. Oltre, naturalmente, in occasione di manifestazioni e per recarsi presso i centri di revisione. Le persone non addette ai lavori ¨C prosegue Scuro - possono far confusione tra veicoli vecchi e veicoli storici. Impedire la loro circolazione tra le ore 5.00 e le 17.00 dei giorni feriali vuol dire che non possono in nessun caso essere usati come veicoli d¡¯uso quotidiano. Al contempo si lascia la possibilit¨¤ agli appassionati di mantenere vivi tali veicoli usandoli la sera o nei giorni festivi. Priorit¨¤ assoluta - conclude il presidente dell'Asi - ¨¨ quella di non demonizzare i veicoli storici come possibile fonte di un significativo inquinamento ambientale, cosa assolutamente non vera, ma recepirli nella loro valenza culturale e garantire, con opportune normative, che possano continuare a circolare non certo come veicoli d¡¯uso quotidiano ma per le finalit¨¤ turistico-culturali che sono a loro consone¡±.
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aCI: TUTELARE IL PATRIMONIO STORICO
¡ª ?Sulla questione interviene anche il presidente dell¡¯Automobile club d¡¯Italia, Angelo Sticchi Damiani, con una lettera aperta inviata a Gualtieri, in cui si chede di salvaguardare la qualit¨¤ e distinguere tra auto storiche e auto vecchie. ¡°Gentile signor sindaco, l¡¯attuale dibattito sull¡¯accessibilit¨¤ al centro di Roma delle vetture storiche, offre all¡¯Automobile club d¡¯Italia e ad Aci Storico l¡¯occasione di esprimere alcune considerazioni - spiega Angelo Sticchi Damiani - in 118 anni di vita l¡¯Aci ¨¨ sempre stato il principale punto di riferimento degli automobilisti italiani, per la mobilit¨¤, la sicurezza stradale, lo sport dei motori e la difesa delle auto storiche, e a partire dal 1933, anno di fondazione del Museo dell¡¯automobile di Torino, l¡¯Aci tutela il motorismo storico in tutte le sue forme, investendo ingenti risorse per la conservazione, valorizzazione e restauro del patrimonio motoristico italiano e, in perfetta coerenza con tale missione, dieci anni fa ha creato il registro di Aci Storico. "? sempre per tale missione che l¡¯Aci ritiene che il vero valore da salvaguardare sia la qualit¨¤" - scrive Sticchi Damiani. "Ecco perch¨¦ noi non riteniamo importante la percentuale delle auto dotate di Certificato di rilevanza storica e collezionistica rispetto al parco circolante di Roma, ma che ad accedere nel centro di Roma siano quei modelli che rappresentano un¡¯indiscutibile testimonianza dell¡¯industria dell¡¯automobile nel tempo. Auspichiamo - conclude il presidente dell¡¯Aci - che tutti i provvedimenti destinati a incidere in questo settore, siano sempre riconducibili ad una ratio ben chiara: quella di tutelare e preservare il valore del vero patrimonio storico motoristico italiano¡±.?
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