Le 112.562 immatricolazioni di auto nuove registrate in Italia a settembre-giugno segnano una crescita del 5,7% rispetto allo stesso mese del 2021. Tra le alimentazioni la parte del leone la fa la tecnologia ibrida, elettriche e plug-in arretrano mentre battono un colpo di coda le tradizionali termiche benzina e diesel
I dati relativi alle immatricolazioni di nuove auto in Italia a settembre 2022 sono stati diffusi con cinque giorni di ritardo a causa di problemi tecnici ai sistemi del Ministero delle infrastrutture e della mobilit¨¤ sostenibile, elemento che ha reso di fatto impossibile targare nella giornata di venerd¨¬ 30 settembre e che ha reso necessario un "recupero" il primo giorno lavorativo utile, luned¨¬ 3 ottobre. Un fatto singolare, visto che le registrazioni del 3 ottobre risulteranno a tutti gli effetti il 30 settembre. Ad ogni modo, secondo i dati Aci elaborati da Unrae il totale del nono mese dell¡¯anno segna 112.562 immatricolazioni, il 5,7% in pi¨´ di un anno prima quando erano state 106.538. Il cumulato tra gennaio e settembre ¨¨ 989.226, in flessione del 16% rispetto a 1.176.850 dello stesso periodo del 2021.
NOLEGGIO IN FORTE CRESCITA
¡ª ?Tra i canali di vendita quello dei privati resta il pi¨´ importante per volumi, ma mostra il segno meno, con 66.516 nuove targhe e una flessione del 6,3%. Un dato significativo visto che ¨¨ un anno fa era il pi¨´ performante. In decisa controtendenza i canali del noleggio, con quello a lungo termiche che mette a segno un sonoro +44% (26.427 unit¨¤) e quello a breve addirittura il 184% con 3.060 immatricolazioni. Positivo anche il canale aziende con 7.289 targhe (+16%), mentre diminuiscono le autoimmatricolazioni di concessionari e case auto a quota 9.270 (-7%).
LE PICCOLE ACCUSANO IL COLPO
¡ª ?Parlando di segmenti, solo quello A delle piccole citycar accusa una flessione con 17.894 immatricolazioni (-8%). Le utilitarie di segmento B registrano 43.208 unit¨¤ (+10%), le medie di segmento B 32.076 (+10%). Tutti in crescita a doppia cifra i segmenti superiori: medie superiori D a quota 15.718 (+12%), superiori E a 3.234 (+25%) e alto di gamma F a 432 (+14%).
MALE ELETTRICHE E Plug-IN, COLPO DI BENZINA E DIESEL
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, contrariamente a quanto avvenuto nei primi mesi dell¡¯anno, a settembre quelle tradizionali tornano a crescere. Stabili le ibride (mild e full), mentre arretrano plug-in ed elettriche. Nel dettaglio, sono state 30.647 le nuove auto a benzina immatricolate (+15%) e 21.749 (+7%). La parte del leone la fanno le ibride con 40.231 targhe (+21%), volendo scindere le full dalle mild hybrid le prime segnano 10.251 unit¨¤ (+27%) e le seconde 29.980 (+19%). Le immatricolazioni di ibride plug-in sono state 4.452 (-20%), quelle di elettriche 5.088 (-40%).
LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?Le performance dei singoli costruttori mostrano una certa eterogeneit¨¤, con alcune crescite sostanziali e flessioni importanti. Fiat rimane leader del mercato italiano con 14.268 immatricolazioni a settembre (+8%), seguita da Volkswagen a quota 8.346 (-12%) e Toyota a 8.252 (+48%). Seguono nella top ten Ford con 5.747 targhe (-2%), Peugeot stabile a 4.102, Dacia 4.771 (-34%), Renault 4.771 (-12%), Citroen 4.793 (+37%), Audi 5.136 (+66%) e Jeep 2.896 (-42%).
incentivi fermi al palo
¡ª ?Nei commenti degli attori della filiera automotive c'¨¨ l'allarme relativo ai fondi destinati agli incentivi per le auto a zero o bassissime emissioni anche da parte delle aziende di noleggio a lungo termine. A distanza di due mesi dall¡¯approvazione ¨¨ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm del 4 agosto scorso, un passo necessario per sbloccare l¡¯utilizzo dei fondi, ma sembra emergere una interpretazione estremamente restrittiva del provvedimento, secondo la quale i fondi destinati al noleggio non sarebbero altri che quelli precedentemente stanziati per il car sharing, e ad oggi largamente inutilizzati, che per¨° ammontano a soli 20 milioni di euro, appena il 5% del totale per un canale che normalmente assorbe il 20% dei volumi di vetture che beneficiano degli incentivi. "Questa interpretazione svilisce enormemente la portata del provvedimento - sottolinea il Presidente dell¡¯Unrae Michele Crisci ¨C e non corrisponde affatto alle aspettative del settore, lasciando del tutto irrisolto il problema del pieno utilizzo dei fondi". "Voglio augurarmi ¨C prosegue il Presidente dell¡¯Unrae ¨C che al pi¨´ presto possa essere trovata una soluzione efficace, anche in via interpretativa, che consenta un¡¯ampia e completa operativit¨¤ al comparto, potendo beneficiare di quanto stanziato per promuovere la diffusione di veicoli a basse emissioni". Toni simili da quelli di?Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto: "Dopo il ripristino e l¡¯allineamento dei sistemi telematici del Mims, la cui indisponibilit¨¤ il 30 settembre scorso aveva determinato forte apprensione tra gli operatori della filiera, il dato definitivo del mese evidenzia una crescita imputabile oltre che ai primi effetti degli incentivi varati con il Dpcm dell¡¯aprile scorso, soprattutto al confronto con un disastroso settembre 2021, i cui volumi di immatricolato avevano registrato -32,5%?".
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