In un¡¯intervista al quotidiano Blid, l¡¯amministratore delegato di Daimler, non nasconde i problemi del passaggio alla nuova era
Non si pu¨° negare che i grandi dell¡¯auto, ultimamente, preferiscano il realismo ai sogni, evidentemente consci che la situazione ¨¨ pi¨´ complicata del previsto e molte attese sull¡¯elettrificazione per ora non hanno trovato riscontro. I numeri del resto sono impietosi, di fronte all¡¯incessante lancio di modelli ibridi e full electric. Cos¨¬ dopo che Carlos Tavares, n.1 di Psa e presidente dell¡¯Acea (l¡¯associazione dei costruttori europei) aveva lanciato un grido d¡¯allarme all¡¯ultimo Salone di Francoforte (¡°Da soli non possiamo farcela¡± disse apertamente all¡¯assemblea), tocca a Ole K?llenius - amministratore delegato di Daimler, esprimere pessimismo sullo stato dell'industria automobilistica.
TAGLI PESANTI
¡ª ?In un'intervista al Bild, Kallenius ¨¨ stato chiaro nell'escludere un miglioramento per l'attuale situazione del settore e nell'indicare quanto profondo sia il cambiamento in atto. ¡°Non siamo di fronte a una semplice crisi economica in cui i mercati si riprendono dopo due o tre anni - ha detto - al momento, stiamo assistendo a un cambiamento radicale dell'industria automobilistica. Alle persone lo devi dire con onest¨¤: nulla sar¨¤ pi¨´ come prima¡±. Non ¨¨ un caso che il gruppo tedesco abbia varato un piano lacrime e sangue che prevede il taglio di almeno 10 mila posti di lavoro in tutto il mondo, di cui pi¨´ del 10% ¨¨ rappresentato da posizioni dirigenziali. Il ridimensionamento ¨¨ destinato a tagliare i costi del personale per almeno 1,4 miliardi euro entro la fine del 2022 e quindi a liberare risorse da concentrare sui massicci investimenti nel campo dell'elettrificazione.
NO A BMW, PER ORA
¡ª ?Per il manager di origini svedesi, successore di Dieter Zetsche, bisogna muoversi ora per prepararsi a un futuro sempre pi¨´ incerto. ¡°Negare questa situazione e aspettare l'evolversi, metterebbe in pericolo il futuro di Daimler¡± ha spiegato al Bild. Questo non significa un'operazione alla ricerca di soci, dotati delle risorse necessarie per sopravvivere alle conseguenze dei cambiamenti tecnologici. La Casa della Stella non pare interessata: K?llenius ha infatti, allontanato l'idea di una possibile fusione con la Bmw, un'opzione del tutto inimmaginabile fino a qualche anno fa ma oggi ritenuta possibile alla luce delle numerose partnership nel campo delle elettriche, della guida autonoma, dei servizi per la mobilit¨¤ e delle infrastrutture di ricarica. ¡°Le dimensioni sono importanti, ma non sono tutto. Per la Daimler e la Bmw, la fusione ¨¨ impossibile - ha detto il top manager - Restiamo Case concorrenti ma dove ha senso, facciamo affidamento sulla collaborazione¡±.
L¡¯IMPORTANZA DELLA CINA
¡ª ?Kallenius comunque ha confermato che secondo lui l'anno in cui tutta la produzione Mercedes sar¨¤ ¡°carbon neutral¡± ovvero completamente a zero emissioni: ¨¨ il 2039. Per centrare l'obiettivo il programma ¨¨ di vendere auto elettriche per oltre il 50% del portafoglio. Un piano che coinvolge anche le fabbriche che dovranno diventare tutte ¡°carbon neutral¡± o comunque alimentate da fonti di energia rinnovabile entro il 2022. In questo progetto - ribattezzato Ambition 2039 - il gruppo di Stoccarda continuer¨¤ a fare affidamento sulla Cina, nonostante il caso Hong Kong. ¡°? di gran lunga il pi¨´ grande mercato per il nostro business e rimarr¨¤ il maggior mercato in crescita per i prossimi dieci anni - ha dichiarato il n.1 di Daimler - lo dico molto chiaramente: questo mercato assicura posti di lavoro in Germania¡±.
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