auto storiche
Milano AutoClassica 2021: dalla Ferrari F1 di Schumacher alle Lamborghini Countach
Supercar e auto da corsa, utilitarie e sportive, modelli comuni ed esemplari rarissimi, alla portata di tutte le tasche o accessibili a pochi, Milano AutoClassica 2021 ha messo in vetrina come ogni anno una sintesi molto gustosa dello sterminato panorama che il motorismo storico ¨¨ in grado di offrire. Sempre sotto il segno della passione. In ordine sparso, riepiloghiamo quanto di meglio il pubblico ha potuto ammirare nei due padiglioni allestiti alla Fiera di Rho dal 1¡ã al 3 ottobre.
Milano AutoClassica 2021: LAMBORGHINI COUNTACH, 50 ANNI DI UN MITO
¡ª ?Un'auto nata con un'esclamazione. La storia ¨¨ arcinota: "Countach" ¨¨ un termine del dialetto piemontese che significa pi¨´ o meno "perbacco". ? quanto si suppone avesse esclamato un operaio della Bertone quando vide il primo prototipo della carrozzeria disegnata dal giovane Marcello Gandini per il modello (progettato da Paolo Stanzani) che avrebbe dovuto sostituire la Miura. La Lamborghini Countach usc¨¬ nel 1971 e subito entr¨° nella leggenda, come accade ai capolavori. Il parterre principale di Milano AutoClassica 2021 ha riunito quindi un considerevole numero di esemplari di questa fantastica supercar, nove Countach provenienti dal Lamborghini Club Italia. L'evoluzione del modello ¨¨ ben rappresentata, dall'originale LP-400 alla LP-400 S, chiudendo con la Countach 25¡ã anniversario.
LA FORMULA 1 F310 DI SCHUMACHER E LA 275 GTB4
¡ª ?I cinque titoli mondiali vinti da Michael Schumacher con la Ferrari ebbero come punto di partenza la F310, la vettura che la scuderia di Maranello schier¨° per la stagione di Formula 1 del 1996. Progettata da John Barnard, motore V10 3.0 da circa 700 cavalli, gi¨¤ in quell'anno si comport¨° discretamente: tre gran premi vinti, secondo posto in classifica costruttori insieme ad Eddie Irvine dietro all'imprendibile Williams di Hill e Villeneuve e terzo posto tra i piloti per lo stesso Schumacher. Il Museo Ferrari di Maranello ha esposto questa monoposto a Milano AutoClassica 2021. Una vettura stradale particolarmente pregiata l'ha affiancata nello stand, provieniente dalla collezione del Museo Enzo Ferrari di Modena: si tratta della berlinetta Ferrari 275 GTB4. Uscita nel 1966, questa granturismo univa le prestazioni elevate tipiche del Cavallino con una guidabilit¨¤ che le permetteva di essere utilizzata anche quotidianamente. Motore V12 3.2 anteriore da 300 cavalli, il 4 nel nome indica la caratteristica costruttiva di un propulsore con quattro alberi a camme. Velocit¨¤ massima di 260 km/h.
LEGGERA E VELOCE: L'ALFA ROMEO 1900 C SPRINT COMPIE 70 ANNI
¡ª ?Un anno dopo l'uscita della berlina che introdusse la catena di montaggio al Portello, la gamma si espanse con la richiestissima coup¨¦: nel 1951, 70 anni fa, usc¨¬ l'Alfa Romeo 1900C Sprint. La C significa "carrozzieri", come infatti chiesero le principali officine specializzate: volevano disporre del solo autotelaio per vestire su misura l'auto secondo specifiche dei clienti pi¨´ facoltosi, com'era abitudine negli anni precedenti la guerra. La 1900C Sprint fu disegnata dalla Touring Superleggera. E infatti, grazie al metodo ideato dall'azienda milanese su ispirazione aeronautica, leggera lo fu veramente, circa 100 kg in meno della berlina, oltre a 20 cavalli in pi¨´ ricavati dal motore quattro cilindri che arrivava quindi a 100 Cv per 180 km/h di velocit¨¤ massima. Nello stand di Aci Storico a Milano AutoClassica 2021 ha fatto bella mostra di s¨¦ un'opera di Touring successiva di qualche anno, la 1900C Super Sprint del 1954.
UNA FIAT regina ALL'ASTA DI WANNENES
¡ª ?Tra i lotti dell'asta bandita da Wannenes sabato 2 ottobre a Milano AutoClassica, spiccava una delle auto pi¨´ rare al mondo: la Fiat 509 S Zagato. Venne costruita dal celebre carrozziere milanese in soli tre esemplari nel 1927, sull'autotelaio Fiat 509 prodotto dalla casa torinese dal 1924 al 1929. Motore a quattro cilindri in linea da 990 cc e 27 cavalli, nella versione spider come quella di Zagato pesava circa 650 kg. L'esemplare dell'asta di Wannenes ha il telaio 32022673, la targa TR1000 ¨¨ quella originale. Venne acquistato inizialmente dal gentleman driver Rigoletto Belli, concessionario Fiat di Terni. Partecip¨° a diverse gare nel centro Italia. Nel 1957 l'auto venne acquistata da Valerio Moretti, il quale la restaur¨° e tenne fino al 1989. Successivamente fin¨¬ in Francia, in una collezione privata. Con un simile pedigree la 509 S non ha deluso: ¨¨ stata venduta all'incanto a 178.250 euro partendo da una stima tra 100 e 150.000 ed ¨¨ stato il lotto dal valore pi¨´ alto. Segue un'Alfa Romeo Giulietta Spider del 1956 a passo corto (1007 esemplari prodotti), aggiudicata a 105.800 euro su una stima iniziale tra 85 e 130.000. Quindi una Mercedes SL280 Pagoda del 1968 ad 85.100 euro, stima iniziale 60-120.000. Quarta una Porsche 911 2.7 Targa del 1974, 61.100 euro dopo stima 20-50.000; il quinto lotto di maggior valore ¨¨ relativo ad una Mercedes C55 Amg Performance Pack del 2005 (9 unit¨¤ prodotte), 57.500 euro dopo una stima iniziale tra 24 e 60.000 euro.
RESTOMOD: KIMERA EVO37 SULLA SCIA DELLA LANCIA
¡ª ?Far rivivere l'indimenticata Lancia Rally 037 in una nuova serie di 37 esemplari. Un restauro completamente nuovo, ¨¨ la filosofia del "restomod". Ispiratore e realizzatore di tale iniziativa ¨¨ Luca Betti, ex pilota di rally e ora fondatore e amministratore delegato di Kimera Automobili. La EVO37 rispecchia la filosofia e la struttura di quella Lancia che corse negli anni Ottanta: motore centrale e trazione posteriore, design che ricorda molto da vicino l'originale. Ma prestazioni adeguate ai tempi di oggi: motore a quattro cilindri a doppia sovralimentazione per 505 cavalli di potenza; progetto e sviluppo hanno contato sulla consulenza di alcuni tra i nomi di spicco della squadra corse Lancia di allora: Claudio Lombardi, Sergio Limone, Vittorio Roberti e Franco Innocenti, col collaudo del due volte iridato Miki Biasion.
I 100 ANNI DI GIOVANNI MICHELOTTI CELEBRATI DALL'ASI
¡ª ?Nell'Asi Village a Milano AutoClassica 2021 i visitatori hanno potuto ammirare una serie di vetture che rappresentano il lavoro di uno dei pi¨´ prolifici e importanti designer italiani: Giovanni Michelotti, di cui ricorrono i 100 anni dalla nascita. Dalla Maserati 3500 GT Vignale alla Bmw 2002 TII, l'Automotoclub Storico Italiano ha messo in fila alcuni dei capolavori di questo artista che ha vestito parecchi modelli per Vignale e Bertone, nonch¨¦ le maggiori Bmw degli anni Sessanta e le Triumph pi¨´ celebri. Cominciando la propria carriera nel modo pi¨´ umile: temperando le matite come garzone degli Stabilimenti Farina (la futura Pininfarina), in cui entr¨° a 16 anni. Ma nelle pause si esercitava a tracciare disegni, uno dei quali fu notato dai responsabili dell'azienda e cos¨¬ si avvi¨° l'ascesa. Nel 1949 Michelotti si mise in proprio creando il primo studio di design indipendente nel mondo dell'automobile. Il presidente dell'Asi, Alberto Scuro, ha commentato: "Giovanni Michelotti ¨¨ un genio che ha saputo esprimere dei gioielli del made in Italy in fatto di design con una creativit¨¤ fuori dal normale sotto tutti i punti di vista".
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