Le indagini della Guardia di Finanza di Bologna, durate pi¨´ di tre anni, hanno portato alla luce un disegno illecito volto al contrabbando di gasolio a prezzi decisamente pi¨´ bassi rispetto a quelli di mercato. Denunciate 112 persone
Gasolio acquistato teoricamente per i pescherecci, quindi esente da imposte, impiegato invece per i normali veicoli stradali: parecchio denaro intascato illecitamente. Per un enorme quantitativo di carburante, oltre 15 milioni di litri. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per circa otto milioni di euro emesso dal Gip del locale Tribunale a carico di una societ¨¤ operante nel commercio di carburanti, gi¨¤ con sede nella provincia felsinea, oltrech¨¦ del suo legale rappresentante. L'importo del provvedimento, come spiegato dagli inquirenti, ¨¨ stato calcolato prendendo in considerazione l'ammontare complessivo delle accise evase dalla societ¨¤ nell'ambito di una frode ideata da un sodalizio criminoso con la complicit¨¤ di diverse imprese ubicate sul territorio nazionale. Il sequestro ¨¨ la conclusione di un'indagine condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna e culminata nella denuncia di 112 persone, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di accise e tributari, nonch¨¦ di riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.?
Le indagini
¡ª ?Dalle indagini, durate pi¨´ di 3 anni, sarebbe emerso che la societ¨¤ bolognese, formalmente gestita da un soggetto privo di competenze nel settore dei prodotti petroliferi e apparentemente domiciliata nella sede di un business center, ha sistematicamente sfruttato la licenza di esercizio di un distributore di gasolio situato nella provincia di Barletta-Andria-Trani diventando il cardine del raggiro illecito. L'impresa operava in veste di "destinatario registrato", una figura prevista e disciplinata dalla normativa di settore che identifica gli operatori autorizzati a ricevere prodotti in "regime di sospensione", ovvero per i quali l'imposta non ¨¨ ancora stata versata. In questa maniera ha acquistato quindici milioni di litri di gasolio dai depositi di prodotti petroliferi coinvolti nella frode per un controvalore di otto milioni di euro, da destinare "cartolarmente" a uso motopesca, un comparto dove vige un regime fiscale di esenzione da imposte, evadendo in tre anni, il periodo della durata delle indagini, oltre nove milioni di euro di accise, di cui otto milioni, evasi a partire dal mese di ottobre del 2019 e sottoponibili a confisca. L'enorme quantitativo di carburanti, invece di raggiungere l'impianto di distribuzione pugliese per il rifornimento dei pescherecci, di fatto inattivo, ¨¨ stato ceduto in contrabbando a prezzi decisamente pi¨´ bassi rispetto a quelli di mercato, un euro in meno circa al litro e rispetto al valore dei prezzi praticati negli ultimi tre anni e mezzo, a diversi soggetti, ai quali ¨¨ stato ascritto il reato di ricettazione per averlo impiegato per usi diversi da quelli beneficiari dell'esenzione fiscale.
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