Carburanti e autostrade: i rincari per auto e moto

Cancellazione del taglio delle accise sulla benzina e aumento del 2% per le autostrade: le novità che non piacciono del nuovo anno

Il 2023 degli automobilisti e dei motociclisti non si apre con delle belle notizie. Dal 1° gennaio, infatti, i rincari previsti per il costo della benzina e dei pedaggi autostradali sono in vigore, con aumenti della spesa di certo considerevoli.

gli aumenti della benzina

L’aumento del costo dei carburanti - come detto - è legato alla fine del taglio sulle accise deciso dal governo Draghi a marzo 2021 . All’epoca, l’ex Banchiere centrale aveva deciso una riduzione del prezzo al consumo di circa 30 centesimi. Con l’arrivo del governo Meloni, lo scorso ottobre, il taglio è passato poi a circa 18 centesimi con scadenza al 31 dicembre 2022. Oggi quindi, dato il fatto che il taglio non è stato confermato nella legge di Bilancio, il prezzo sulle accise rimarrà quello “formale”, ovvero senza gli sconti previsti dal governo Draghi. La scelta di Meloni è stata però giustificata dalla diminuzione del prezzo della benzina. Se infatti la misura di Draghi era legata all’aumento dei prezzi dovuto alla guerra in Ucraina, oggi il prezzo è notevolmente più basso, molto vicino ai prezzi del gennaio 2022.

circa 10 euro in più a pieno

Stando alle ultime rilevazioni settimanali del ministero dell'Ambiente, il prezzo medio nazionale della verde si attesta a 1,625 euro al litro, ovvero ai minimi da giugno del 2021. Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, cioè al minimo da poco meno di un anno. In entrambi casi a livelli abbondantemente inferiori a quelli raggiunti dopo lo scoppio della guerra tra Kiev e Mosca. Secondo il Codacons, senza copertura dal 2023 maggiore spesa di 9,15 euro a pieno.

l'aumento dei pedaggi autostradali

Come detto, ad aumentare dal 2023 sono anche alcuni pedaggi autostradali. Di norma l’adeguamento tariffario dovrebbe avvenire ogni anno, ma dal crollo del ponte Morandi di Genova questo si è fermato. In questi 4 anni, infatti il prezzo dell’autostrada è stato sempre lo stesso (fatta salva qualche eccezione). Almeno finora. Negli scorsi mesi, le concessionarie autostradali hanno presentato le loro richieste di modulazione che oggi hanno portato a un aumento su alcune autostrade. In particolare, a essere interessate dall’aumento saranno Brescia-Padova, Vicenza Padova, Milano Serravalle, Autostrada Ligure-Toscana (Autocisa), Autostrade Valdostane, Tangenziale di Napoli, Autostrada dei Fiori, Autostrada del Frejus, Autostrada Tirrenica, Raccordo autostradale Valle d’Aosta, Concessioni autostradali venete.

l'aumento di circa il 2%

I pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l'Italia dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio 2023. L’aumento è stato annunciato da una nota del ministero dei Trasporti, guidato dal vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini. Nella nota si legge che si rischiava " un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato" e che nel nostro Paese, gli incrementi sulle tratte interessate è inferiore all'inflazione".