La fuga
Caso Ghosn, arrivati in Giappone i due americani estradati
Michael e Peter Taylor sono arrivati in Giappone. Padre e figlio, di nazionalit¨¤ statunitense, sono sospettati di avere aiutato Carlos Ghosn nella fuga che il 29 dicembre 2019 ha portato l¡¯ex manager numero 1 di Renault e Nissan, dal Paese asiatico al Libano.
battaglia legale
¡ª ?Michael Taylor, 60 anni, ex componente delle forze speciali dell¡¯esercito Usa, e il figlio Peter, 27, erano stati arrestati negli Stati Uniti lo scorso maggio. A lungo i loro legali si sono battuti contro l¡¯estradizione. I due uomini, arrivati all¡¯aeroporto Narita di Tokyo, sono stati prelevati dalla polizia. Non sono stati ancora incriminati formalmente ma sono sospettati di avere aiutato Ghosn a violare la libert¨¤ vigilata e a farlo fuggire nascosto in un bagaglio poi imbarcato su un jet privato.
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20 giorni a disposizione
¡ª ?La legge giapponese prevede che i sospetti possano essere trattenuti per 20 giorni prima di essere incriminati oppure rilasciati. In questo periodo di tempo non ¨¨ permesso loro essere assistiti dai legali di fiducia durante gli interrogatori. ¡°Prima condurremo la nostra indagine, ¨¨ troppo presto per dire se ci sar¨¤ un processo¡± ha spiegato il procuratore capo di Tokyo Hiroshi Yamamoto. ¡°Questo ¨¨ un giorno triste per la famiglia e per tutti quelli che ritengono che i veterani meritino un trattamento migliore dal loro Paese¡± ha detto l¡¯avvocato dei due uomini estradati, Paul Kelly. Secondo gli investigatori i Taylor avrebbero ricevuto 1,3 milioni di dollari per i loro servizi nella fuga di Ghosn.
Ghosn, l¡¯arresto e la fuga
¡ª ?Il manager con tripla nazionalit¨¤ brasiliana, francese e libanese, fu arrestato in Giappone nel novembre 2018, per illeciti finanziari. Dopo avere pagato una cauzione fu messo in regime di libert¨¤ vigilata in attesa del processo e con il divieto di espatrio. Il 29 dicembre 2019 la rocambolesca fuga in Libano.
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