Nei due GP in cui hanno corso entrambi, lo spagnolo, destinato a lasciare il team a fine stagione, ha battuto il monegasco. Che ora vuole replicare, anche perch¨¦ l'anno prossimo avr¨¤ Hamilton come compagno di squadra
"Sono molto intelligenti". Lo si ¨¨ rimarcato spesso, perch¨¦ lo si desume praticamente sempre dalle loro dichiarazioni. Dalla capacit¨¤ di analisi e, pi¨´ in generale, dai modi, dall¡¯eleganza, tratto che sovente dell¡¯intelligenza ¨¨ indice. Da come si mantengono fuori dalle polemiche. Di Charles Leclerc e Carlos Sainz junior ieri lo ha detto il loro capo, Fred Vasseur, che "sono molto intelligenti", lodandoli per come rispettano le direttive. E pi¨´ in generale per come ammantano di buonsenso la loro rivalit¨¤. Che non pu¨° non esserci, perch¨¦ c¡¯¨¨ sempre. Perch¨¦ ¨¨ l¡¯essenza stessa del motorsport. Perch¨¦ ¨¨ il ritornello che sentiamo di continuo, "il compagno di squadra ¨¨ il tuo primo avversario", e che pure loro si guardano bene dal ripetere. Domenica all¡¯ultimo giro Carlos ha suggerito in radio di dire al compagno di avvicinarsi, per schierarsi in parata. Charles ha saggiamente declinato: in regime di Virtual Safety Car (per l¡¯incidente di George Russell) c¡¯¨¨ pur sempre un delta time da rispettare. Ma l¡¯idea era romantica. Rafforzata poco dopo in conferenza stampa, dove, seduto in mezzo tra lo stesso Charles e l¡¯ex socio (in McLaren) Lando Norris, Carlos li ha definiti "i miei due compagni di squadra preferiti". Ricambiato da Leclerc che su Instagram ha postato la foto dell¡¯abbraccio subito dopo aver fermato le auto al parco chiuso. "Si spingono a vicenda dall¡¯inizio della stagione, e la cosa ha motivato la squadra", ha commentato Vasseur.?
atipici
¡ª ?Facile, quando si vince, verrebbe da commentare. Ma sarebbe troppo semplicistico: intanto, banalmente, perch¨¦ Leclerc non ha vinto. E anzi vederlo fare al proprio compagno ¨¨ una di quelle cose che rischia di far passare per sconfitta anche un secondo posto. Solo l¡¯equilibrio, la maturit¨¤, l¡¯intelligenza appunto, permettono di mettere da parte la delusione personale nel riconoscere la bravura del pilota che indossa la tua stessa tuta. Ma soprattutto la favoletta del ¡°tutti felici quando si vince¡± qui vale fino a un certo punto anche perch¨¦ quella di Carlos non ¨¨ una vittoria come le altre. Non che ne abbia celebrate cos¨¬ tante, ¨¨ stata solo la terza (tante quante Charles nello stesso periodo in rosso). ? che quella in Australia ¨¨ stata la prima da bocciato. La prima dopo che due mesi fa gli hanno detto che quello in cui credere secondo la Ferrari ¨¨ l¡¯altro. Eppure il solo capace di battere Verstappen nelle ultime 21 gare ¨¨ stato lui, Carlos. Eppure in tutti e due i GP disputati da entrambi quest¡¯anno ¨¨ arrivato davanti lui. Qualche frecciatina a molti sarebbe uscita con una certa naturalezza. E invece niente: abbracci sui social, dichiarazioni d¡¯affetto, cavalleresche idee di parate.?
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e ora charles
¡ª ?Ora per¨° tocca a Leclerc. Che ¨¨ davanti in classifica, ma che presumibilmente non lo sarebbe se solo Sainz avesse corso in Arabia Saudita. Tocca a lui per tener fede all¡¯investitura ricevuta. E in un certo senso anche per il futuro. Che fosse lui gi¨¤ da tempo, la prima guida, era una specie di non detto. Garantito dalla provenienza dall¡¯Academy, dai successi nelle serie minori, e pi¨´ di tutto dall¡¯innegabile talento sublimato in qualifica. Ma era una gerarchia tacita. La certificazione ¨¨ stata in inverno, nel momento in cui a lui hanno allungato il contratto e Carlos l¡¯hanno ringraziato, gli hanno assicurato "gli stessi tools" del compagno, cio¨¨ il medesimo mezzo, uguale sostegno e identiche chance, ma alla fine del 2024 tanti saluti. Per questo ora si attendono gli squilli di Charles. Non ¨¨ nemmeno solo una questione di confronto. ? che Carlos ha fatto il meglio possibile e quindi deve riuscirci anche lui. Perch¨¦ poi il prossimo anno di fianco, in garage, avr¨¤ Lewis Hamilton. E di certo non ¨¨ che potr¨¤ pretendere di esser prima guida. Ma nemmeno vorr¨¤ accettare di passare da capitano a vassallo. Quanto pi¨´ si far¨¤ valere quest¡¯anno, tanto pi¨´ il rapporto sar¨¤ vicino ad essere paritario.
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