Nel primo giorno di test del GP sul circuito di Sakhir, alcuni team, grazie a dei "rastrelli" di sensori hanno testato le loro monoposto per verificare gli effetti di una specifica modifica a livello aerodinamico

Il primo giorno di test ¨¨ sempre quello in cui i team devono maggiormente comprendere il comportamento dinamico delle monoposto e verificare la correlazione tra i dati delle simulazioni e quelli raccolti in pista per quanto riguarda l¡¯aerodinamica. Per questa ragione, soprattutto all¡¯esordio della sessione, praticamente tutti i team hanno strumentato le rispettive monoposto, dotandole di "rastrelli" di sensori per misurare la pressione del flusso d¡¯aria in determinate specifiche posizioni. Oltre ci¨°, ¨¨ stato altrettanto generalizzato l¡¯uso del ¡°flow viz¡±, liquido fluorescente a base di paraffina che spennellato su specifiche aree delle vetture, fornisce ai tecnici un riscontro visivo del comportamento del flusso d¡¯aria che lambisce la vettura. In sostanza, la creazione di vere e proprie linee di flusso attraverso la formazione di striature fluorescenti lungo la carrozzeria, permette di conoscere in quali punti il flusso ¨¨ laminare ovvero rettilineo e non turbolento e dove avviene un eventuale suo distacco.?
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uso estensivo
¡ª ?Di solito i team adottano questo metodo per verificare gli effetti di una specifica modifica a livello aerodinamico, anche a livello di elemento strutturale di progetto. Ad esempio, una posizione diversa dei bracci della sospensione influenza tutta l¡¯aerodinamica nelle aree immediatamente dietro e circostanti quell¡¯elemento. Tra i top team Red Bull e McLaren sono state quelle che hanno fatto un uso pi¨´ estensivo del flow viz. Rispettivamente sulla RB21 l¡¯indagine riguardava l¡¯avantreno con il lato della scocca immediatamente dietro la sospensione anteriore cosparso di liquido giallo fluo. Sulla MCL39, invece, i tecnici hanno analizzato l¡¯andamento dei flussi che investono l¡¯ala posteriore, per valutare l¡¯influenza che gli sfoghi dell¡¯impianto di raffreddamento, di chiara ispirazione Ferrari, avessero sul profilo principale dell¡¯ala.?

la scelta della rossa
¡ª ?Una curiosit¨¤ che pare degna di nota, poi, ¨¨ il fatto che la Ferrari, sia stato l¡¯unico team a non utilizzare il flow viz per verificare l¡¯andamento dei filetti fluidi. Questo in parte stupisce, se si pensa che l¡¯adozione della nuova sospensione pull rod all¡¯avantreno, ha una forte influenza sui flussi d¡¯aria diretti verso le fiancate ed il bordo di entrata del fondo. Potrebbe essere un indizio non irrilevante, che i tecnici di Maranello abbiano trovato immediatamente la correlazione attesa tra i dati virtuali e quelli raccolti con i "rastrelli", ad inizio mattinata. Qualcosa che, se confermato, indicherebbe come gli strumenti a disposizione degli ingegneri diretti da Loic Serra, siano precisi e affidabili. In ogni caso, ¨¨ corretto ribadire come sia impossibile scendere a precise conclusioni dopo solo la prima giornata di test a Sakhir.
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