il commento
Una Ferrari che cresce. Solida e promettente, si vede la mano di Vasseur
Una sveglia cos¨Ź non se lĄŻaspettava nessuno. Chi si ¨¨ alzato ¨C armato di fede rossa - alle 5 del mattino, e chi pi¨´ tardi, senza posare lĄŻocchio sul cellulare, ha seguito il GP dopo averlo registrato. Una doppietta del Cavallino a Melbourne, inimmaginabile alla vigilia eppure legittima alla luce di quanto successo in pista. Vero, alla gara ¨¨ mancato subito Verstappen e di solito lui ai rivali lascia solo le briciole. Ma non esiste la controprova del fatto che Max avrebbe passeggiato anche in questa occasione, e in ogni caso i guasti fanno parte delle corse, non si pu¨° far finta che non esistano. La Ferrari ha vinto con merito, e per questo va celebrata.?
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la ferrari di vasseur
ĄŞ ?In pista cĄŻera unĄŻaltra Red Bull, quella di Perez, che non ha beccato palla, oltre a due McLaren che qualche mese fa avrebbero creato un disturbo ben maggiore. La rossa ¨¨ cresciuta, non ci sono dubbi. E lo ha dimostrato su un tracciato che mette a dura prova la gestione delle gomme, materia delicata per le monoposto del Cavallino fino a poco tempo fa. ? un lavoro che arriva da lontano: non ¨¨ ancora sufficiente ma lascia intravedere un buon futuro. Lavoro per il quale vanno attribuiti i giusti meriti agli uomini di Maranello, a partire da Fred Vasseur che, un anno dopo il suo arrivo, sta iniziando a lasciare il segno. Quello di un uomo di corse, pi¨´ concreto che ottimista, molto attento nellĄŻindividuare cosa serve per far funzionare una squadra ma sempre con il sorriso. Che poi sia di facciata o meno, importa fino a un certo punto. Contano i risultati. Punto.?
sainz e leclerc
ĄŞ ?LĄŻaltra grande vetrina, insieme alla SF-24, spetta di diritto a Carlos Sainz. Con la gara perfetta di ieri si ¨¨ aperto da solo le porte di un altro top team senza dover aspettare lĄŻAudi nel 2026. Dal marzo di un anno fa la rossa ha avuto due sole palle gol e in grado di sfruttarle, in entrambi i casi, ¨¨ stato Carlos. Fra Mercedes (di sicuro), Aston Martin e Red Bull (forse), tre scuderie di vertice sono alla ricerca di un pilota e quanto dimostrato ieri ha fatto guadagnare allo spagnolo parecchi punti. Allo stesso tempo il suo successo a Melbourne, dopo quello ottenuto a Singapore nel 2023, ridimensiona un filo le quotazioni di Leclerc. Non perch¨Ś Sainz non sia pilota di alto livello, anzi, ma perch¨Ś questĄŻanno Charles aveva in partenza tutto a favore, dal punto di vista psicologico e non solo. LĄŻarrivo di Hamilton per il 2025 ha spinto Carlos lontano da Maranello, regalando di fatto al monegasco il ruolo di leader. Il punto fermo in squadra, anche per il futuro. Invece in Australia ancora una volta Leclerc ¨¨ stato penalizzato da un suo errore (sullĄŻassetto) in qualifica, che gli ¨¨ costato come minimo la prima fila e ¨C visto comĄŻ¨¨ finita ¨C la possibile vittoria. Sono occasioni che da un paio di stagioni capitano raramente e non coglierle, in certi casi, ¨¨ davvero grave.
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verstappen s¨Ź e no
ĄŞ ?Perch¨Ś quanto successo ieri sul circuito dellĄŻAlbert Park non mette certo fine, e nemmeno incrina, la dittatura agonistica della Red Bull e di Max Verstappen. Su questo bisogna essere molto chiari. Pensare che il Giappone, prossimo appuntamento del calendario, possa regalare la replica di quanto visto a Melbourne ¨¨ sbagliato, tanto quanto il cullare illusioni sul fatto che il gap sia stato chiuso. Semmai ridotto, il che rappresenta la vera (e buona) notizia uscita dal GP di ieri. Il percorso da non abbandonare, lottando su ogni centesimo di secondo, devĄŻessere quello intrapreso da un poĄŻ a Maranello: passi avanti continui e costanti, che portano la squadra a nutrire maggior sicurezza e fiducia nella strada intrapresa e nei propri mezzi. Mentre si prova a mettere pressione ai rivali per indurli allĄŻerrore, che pu¨° essere di guida o legato (come si ¨¨ visto ieri) allĄŻaffidabilit¨¤.
il sesto senso di hamilton
ĄŞ ?Qualcuno, quando ¨¨ uscita la notizia della firma di Hamilton con la Ferrari, ha ricordato come Lewis in carriera abbia sempre avuto un buon fiuto, mostrandosi abile "nellĄŻannusare" lĄŻaria prima degli altri per capire in che direzione indirizzare la propria barca. Quando lasci¨° la McLaren per una Mercedes molto lontana dalla vetta dei GP lo presero per un mezzo matto, e invece ¨¨ stata la sua grande fortuna agonistica, capace di portargli in bacheca sei titoli. Vedendo ci¨° che sta raccontando questo inizio di Mondiale, con una Mercedes in grande crisi e una rossa che invece cresce parecchio, la storia legata al desiderio dellĄŻinglese di finire la carriera con il Cavallino, esaudendo cos¨Ź uno dei suoi sogni di bambino, con il passare del tempo assomiglia sempre pi¨´ a un astuto diversivo.
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