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Ferrari, quanti problemi: fra errori e limiti, ¨¨ ormai la quarta forza
Quanti problemi, Ferrari, decisamente troppi. Il GP d¡¯Ungheria doveva essere una tappa favorevole per la SF-23. Nessuno si illudeva di poter impensierire la Red Bull, ancora una volta stratosferica per conduzione di tutto il fine settimana, soprattutto della gara, dopo la piccola beffa della pole position persa per soli 3 millesimi da Lewis Hamilton. I pesanti distacchi rifilati a tutti i rivali hanno ribadito qual ¨¨ la squadra numero 1 e chi vincer¨¤ questo Mondiale. Per¨° il Cavallino si era presentato ottimista all¡¯Hungaroring. Gli sviluppi sulla macchina, la mancanza di veloci curve in appoggio e il caldo che avrebbe mandato in temperatura le gomme lasciavano sperare in un weekend nelle prime posizioni. Non ¨¨ andata cos¨¬.
quarta forza
¡ª ?La Ferrari parte da Budapest con la consapevolezza di essere la quarta forza del Mondiale, superata anche da McLaren e Mercedes. Non pu¨° bastare essere stati davanti all¡¯Aston Martin. Soprattutto c¡¯¨¨ la sensazione, difficile da accettare, che si sia interrotta quella curva di miglioramento e di crescita che era iniziata dopo l¡¯introduzione degli sviluppi in Spagna e aveva lasciato ben sperare con le prestazioni in Canada e in Austria. Invece, Silverstone prima e l¡¯Hungaroring poi, due piste completamente diverse, hanno resettato tutto. Male a Silverstone e male in Ungheria, meno degrado delle gomme, ma tanti problemi di velocit¨¤. A cominciare dalle qualifiche, fase del weekend in cui la Ferrari e in particolare Leclerc erano sporadicamente capaci di tirare fuori il coniglio dal cilindro. A Budapest l¡¯illusione del miglior tempo di Charles nelle libere del venerd¨¬ si ¨¨ spenta nella sessione decisiva del sabato, con un sesto posto dietro all¡¯Alfa Romeo di Zhou.
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allarme rosso
¡ª ?Basterebbe questo a far scattare l¡¯allarme rosso, perch¨¦ almeno la velocit¨¤ sul giro singolo era stata sin qui un punto di forza del Cavallino. Tornare indietro o peggiorare in quella che era una certezza, o quasi, ¨¨ certamente preoccupante. E un po¡¯ di preoccupazione viene ascoltando le parole di Carlos Sainz: ¡°Stiamo sviluppando la SF-23 bene, ma questa macchina ha delle deficienze che ci impediscono di trovare velocit¨¤ pi¨´ rapidamente di come vorremmo. Quando troviamo piste con curve veloci e alte temperature soffriamo. L¡¯Ungheria avrebbe dovuto essere diversa, da questo punto di vista, per¨° non ¨¨ andata cos¨¬ e dobbiamo capire perch¨¦. Speriamo di fare meglio a Spa, pista che ha una filosofia completamente diversa¡±. Insomma, incertezze, passi avanti e marce indietro, un quadro fosco.
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vasseur deluso
¡ª ?Non inducono all¡¯ottimismo nemmeno le parole di Fred Vasseur. Il team principal assomiglia all¡¯idraulico di quella pubblicit¨¤ tv degli Anni ¡¯80 che correva a destra e sinistra tamponando perdite d¡¯acqua che si moltiplicavano a ripetizione: non appena ne tappava una, se ne apriva un¡¯altra. Ieri dopo il GP era deluso: ¡°Non possiamo permetterci tutti gli errori che abbiamo commesso, il passo non era buono, ma non eravamo cos¨¬ lontani da Hamilton. In queste condizioni gli errori si pagano. Devo distinguere quello che ¨¨ andato bene da quanto ¨¨ andato male, gli errori (al pit stop di Leclerc; n.d.r.) e il fatto che in qualifica non siamo riusciti a tenere tutto insieme. Di positivo c¡¯¨¨ che il passo gara qui ¨¨ stato migliore e quasi uguale a quello di Hamilton che la settimana scorsa era molto pi¨´ davanti. Non ¨¨ una questione di aggiornamenti, ma di minimizzare gli errori, dobbiamo fare un lavoro migliore in ogni singola area, stiamo spingendo al massimo e lo sto chiedendo a ogni persona in fabbrica¡±. Insomma, una corsa a inseguire soluzioni un po¡¯ dappertutto.
leclerc e il lavoro
¡ª ?E allora come se ne esce? Con l¡¯unica maniera che si conosce, il lavoro. Lo dice Charles Leclerc, che ieri ha commesso una piccola sbavatura costata 5 secondi di penalit¨¤ in corsia box, ma non ¨¨ affatto abbattuto: ¡°Demoralizzato zero, continuer¨° a dare il massimo per uscire da questa situazione fino al termine del campionato, la motivazione ¨¨ al 200%. Purtroppo, e mi ripeto, questa macchina ¨¨ molto sensibile, soprattutto al vento, dobbiamo lavorare sulla sensibilit¨¤ e sono sicuro che con il lavoro arriver¨¤ il nostro momento. Parlo poco in radio? Non so se in tv si sente, ma abbiamo tanti problemi con la radio, si sente una parola su quattro¡±. Ci mancava anche la radio¡ Dai Ferrari, decisamente serve una svolta.
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