Hamilton già al lavoro in Ferrari. Prove al simulatore per "cancellare" le memorie Mercedes

Dopo gli incontri conoscitivi di lunedì, Lewis è passato alla parte pratica per resettare gli automatismi. Domani primi test in pista

Il primo giorno di Lewis Hamilton come pilota Ferrari è stato Lunedi 20 Gennaio 2025, questa la data che resterà negli albi storici. Ma la vera attività, quella che ha visto Lewis effettivamente impegnato nel suo ruolo, è iniziata Martedì 21 ed prosegue Mercoledì 22. La Scuderia, infatti ha previsto un fitto piano di lavoro che di fatto si sviluppa su due diversi filoni. Da un lato le attività in pista, sul tracciato di Fiorano, ma anche un intenso lavoro in fabbrica. ? importante sottolineare che in entrambi i casi, le operazioni svolte siano tutte finalizzate alla comprensione delle procedure ed alla creazione di automatismi non solo tra il pilota e la monoposto, ma anche nell’interfacciarsi con i tecnici. Pare corretto iniziare dalla descrizione delle attività che Lewis ha svolto all’interno del reparto corse, anche perché, proprio restando fedeli alla programmazione della sua tre giorni a Maranello, la seconda giornata, dopo quella di presentazione e conoscenza dei vari uomini nei diversi reparti della Scuderia, rappresenta sicuramente quella più significativa sotto il profilo tecnico, non solo in funzione del test in pista.

simulatore

In fabbrica, infatti, Lewis ha effettuato prove del sedile, curandone gli ultimi dettagli, sia nel cockpit della vettura che guiderà a Fiorano, ma anche nella dima/scocca nuda in fase di pre-montaggio della vettura 2025. Una parte cruciale, è però costituita dalle prove al simulatore dove, da nostre fonti, Lewis ha utilizzato il modello matematico (virtuale) della vettura che userà in mista, ma soprattutto della SF-24 nelle ultime specifiche di fine stagione 2024, di cui sono state simulate configurazioni e regolazioni diverse, si dice, anche volutamente molto distanti tra loro, a livello di tarature delle sospensioni, mappe motore e livello di carico, per “cancellare” la memoria sensoriale di Lewis legata alla sua esperienza con il simulatore Mercedes. In pratica per eliminare mentalmente gli effetti e le sensazioni spurie che sono fornite dagli attuatori idraulici comandati da modelli matematici profondamente diversi, con il simulatore di Maranello di una generazione decisamente più recente rispetto a quello della Mercedes a Brackley. In definitiva si è cercato di sgrossare il feeling di Hamilton verso questo sofisticato strumento. Si parla anche di una ulteriore simulazione utilizzando il modello matematico della vettura 2025, già caricato nella memoria del simulatore, così già da avere un raffronto diretto tra le due monoposto, ancor prima che la vera vettura 2025 sia presentata il 19 Febbraio, in preparazione dello shake down che seguirà quel giorno.

briefing

Vari briefing con gli ingegneri hanno seguito e preceduto ogni sessione al simulatore, non solo per avere un feedback sui cambiamenti di assetti e configurazioni, ma anche per permettere agli ingegneri una più precisa, seppur iniziale, comprensione delle preferenze di assetto e dinamica del veicolo da parte del pilota.?Mercoledì, invece, nel test in pista, l’esperienza sarà caratterizzata da vari run in cui verranno effettuate delle verifiche sulle operazioni di settaggio che possono essere compiute dal volante. In pratica saranno eseguite e verificate le combinazioni di operazioni sulla base delle istruzioni ricevute via radio. Questo di fatto per permettere una rapida comprensione delle procedure. Nelle soste si avrà la verifica della correttezza delle sequenze di comandi e il feedback con i tecnici sulle sensazioni dinamiche ricevute dalla monoposto. Lewis effettuerà varie simulazioni di partenza, per assimilare e tarare lo stacco della frizione e le regolazioni ad essa collegate. Ultime ma non ultime, eventuali simulazioni di pit stop, per ricreare gli automatismi necessari anche da parte del team.