Nelle simulazioni la casa di Maranello sta studiando a fondo. Occhio alle basse temperature
A Las Vegas l¡¯insidia pi¨´ grande che i team affrontano nella determinazione del setup delle monoposto ¨¨ data dalle basse temperature ambientali e soprattutto dalla rapida diminuzione nelle ore serali di quella dell¡¯asfalto. Ci¨° costituisce un parametro che, quindi, in modo pi¨´ rilevante che su altri tracciati deve essere attentamente considerato nel lavoro di simulazione svolto in preparazione di questo appuntamento. La Ferrari, in tal senso ha svolto un numero elevatissimo di run al simulatore dinamico ed al CFD, per la determinazione della configurazione aerodinamica e per il setup meccanico a livello delle sospensioni.?
las vegas come monza
¡ª ?Se da un lato la configurazione aerodinamica ottimale sar¨¤ in pratica quella adottata a Monza, tracciato come quello di Las Vegas, da basso carico dove l¡¯efficienza costituisce il fattore principale di incremento della performance, il setup dinamico della monoposto, proprio anche a causa della configurazione aerodinamica ideale scelta, avr¨¤ il difficile compito di far lavorare al meglio gli pneumatici cercando di indurre una quantit¨¤ di energia sufficiente, sia a farli entrare rapidamente nel range di temperature operative ideali, ma soprattutto in grado di mantenerli all¡¯interno di quei valori. Intendiamo dire che, grazie anche alla disponibilit¨¤ dei dati raccolti la scorsa stagione in Nevada, i tecnici di Maranello sono stati in grado di affinare in modo molto rilevante il modello matematico della trasmissione dell¡¯energia/calore all¡¯interno del battistrada, che ovviamente varia a seconda delle mescole adottate.?
cos'¨¨ il ciclo di isteresi
¡ª ?La variazione determina quello che in gergo tecnico si definisce il ciclo di ISTERESI della gomma, ovvero quella trasformazione a livello di legami molecolari che ciascuna mescola subisce a specifiche temperature interne e che determina in pratica il range in cui la gomma produce la massima performance a livello di grip adesivo ma soprattutto meccanico. Ci¨° viene determinato attraverso le simulazioni che non solo simulano i carichi verticali ovvero la distribuzione del carico aerodinamico sulle gomme, ma anche, anzi soprattutto i parametri di regolazione delle sospensioni, dati dai loro angoli caratteristici (camber in modo particolare). Il modello matematico, di simulazione del comportamento delle gomme, ha permesso nel corso della stagione di scardinare e risolvere i problemi di bilanciamento che la SF-24 aveva accusato dopo l¡¯introduzione dello sviluppo aerodinamico che aveva debuttato in Spagna. Si tratta quindi di uno strumento che nonostante la sua complessit¨¤ evidenziata dal fatto che ogni suo utilizzo richieda la soluzione di un sistema di equazioni non lineari con circa 20 parametri diversi, permette di capire il comportamento delle gomme, giro per giro ma soprattutto curva per curva. La SF-24, dopo la pausa estiva deve molta della sua ritrovata competitivit¨¤ alla precisione di questo modello matematico, che ha permesso l¡¯adozione di sviluppi aerodinamici che non solo incrementassero le performance aerodinamiche a livello di carico, ma non stravolgessero gli equilibri della vettura, modificando in modo improprio e soprattutto sbilanciato il livello di energia indotta sulle gomme. A Las Vegas, dunque, la SF-24 che dalla FP1 inizier¨¤ l¡¯affinamento in pista dei setup base emersi dalle simulazioni, conter¨¤ anche su questo prezioso strumento, perfezionato dai tecnici di Maranello grazie alla precisa sinergia tra il reparto aerodinamico e quello di dinamica del veicolo. Dopotutto a Las Vegas ¨¨ noto servano ¡°i numeri giusti¡± per vincere.
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