Il figlio del fondatore nell'anniversario della sua scomparsa: "Duro sul lavoro e affettuoso a casa, le sue idee sono ancora nel dna del Cavallino. Leclerc e Sainz? Li avrebbe apprezzati"
Se nĄŻ¨¨ andato il 14 agosto di 35 anni fa, nel pieno di unĄŻestate senza il rombo dei motori, e le sue macchine un mese dopo trionfavano a Monza con la doppietta di Gerhard Berger e Michele Alboreto. Il tempo ¨¨ passato veloce come una F.1, da quel lontano 1988, eppure quando si parla di Enzo Ferrari ¨¨ come se si usasse sempre il presente, tanto ¨¨ rimasta viva e attuale la sua figura. Pioniere, visionario, agitatore di uomini, ha lasciato unĄŻeredit¨¤ indelebile nella storia dellĄŻindustria dellĄŻauto e delle corse. Nessuno pu¨° testimoniarlo meglio del figlio Piero, vicepresidente dellĄŻazienda di Maranello, che ha vissuto in prima persona quasi tutti i capitoli della grande storia della Rossa.