Ema Stokholma: "Io e il Liberty, una bella coppia"

La conduttrice radiofonica e dj è legata al motorino che le hanno rubato. Non ha la patente, non guida l'auto ma sogna una viaggio in camper

Ema Stokholma ha una voce inconfondibile, la radio infatti è la sua casa, ma è anche una dj incallita. L'eccentrica polivalente, di origini francesi e naturalizzata italiana, viaggia tanto in giro per l'Italia, anche se da passeggera. Ema non ha la patente per scelta, non le piace guidare e preferisce godersi il viaggio lontana dal volante. Non pensa la stessa cosa delle due ruote: da ragazza l'hanno fatta sentire libera e indipendente, fino a quando non è uscita la legge del patentino anche per il motorino. Ciò non toglie che sia una grande appassionata di Formula 1, che guardava sin da piccola in compagnia del fratello. L’abbiamo incontrata al Filming Italy Sardegna Festival.

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Ema, qual è il tuo rapporto coi motori??
"“Da ragazzina la domenica era il momento della Formula 1. Ne ho un bellissimo ricordo. Tifavo Ferrari. Vivevo in Francia, ma adoravo ascoltare l’inno italiano. Per me e mio fratello era una specie di sogno".

Avevi un pilota favorito??
"Michael Schumacher. Era fortissimo ed era facile tifare per lui (ride). Non ci capivo molto di motori, ma a volte faceva dei miracoli: finiva le gare con tre ruote o da quarto riusciva a superare tutti negli ultimi tre giri. Mi piaceva la F1 più del calcio".

Guidi??
Si copre gli occhi con le mani e ride. "Non ho la patente. Non ho mai guidato un’auto in vita mia. Ci hanno provato in tanti a convincermi. Diciamo una cosa: Se non sono per strada faccio un favore a tutti. Non sono molto coordinata e sarei un pericolo ambulante".

Il motorino però lo avevi da ragazza.?
"Sì! Fino a quando è uscita la legge che obbligava ad avere il patentino. Comunque, anche se non ho la patente, mi piace viaggiare in auto dal lato del passeggero, o, meglio ancora, dietro, in centro. Mi godo la strada e il panorama. Da dj ne ho macinati di chilometri".

Un viaggio del cuore che hai fatto dal lato passeggero o dal sedile posteriore ce lo racconti?
"C’è stato un periodo in cui da dj viaggiavo giorno e notte. Ho cambiato molti autisti perché dopo un po’ non ce la facevano più. Io e un mio amico, che mi seguiva spesso in discoteca, partivamo sobri e tornavamo devastati, come se fossimo usciti dal Muccassassina. Ricordo la notte a twerkare in macchina con la musica a palla. Cambiavamo spesso i driver. Ci mollavano", ride.

Che viaggio vorresti fare in macchina??
"Vorrei fare un viaggio in camper. Da ragazza, con il fidanzato di allora, abbiamo fatto un giro con un Volkswagen Westfalia. ? stato bellissimo. Mi piace stare scalza, libera e in pineta. Questo è il vero lusso per me".

Invece da adolescente col motorino che cosa combinavi??
"Il motorino ha regalato un grande senso di libertà. ? col Liberty che ho scoperto l’indipendenza. Quando me lo hanno rubato a Roma, sotto casa, avevo il cuore spezzato. La mia vita era nelle sue mani. Eravamo una bella coppia io e il Liberty".