Stefano Fresi ha un gusto raffinato quando si parla di motori. Seguiva i campioni storici di Formula 1 da bambino, tra cui Ayrton Senna, protagonista del suo ultimo monologo. Tra le auto dei sogni una DS Pallas e una Jaguar e-Type
In occasione del Festival di Giffoni lĄŻattore Stefano Fresi (Noi e la Giulia, Smetto quando voglio) ha interpretato un monologo tratto dal libro di Giorgio J. Squarcia Perdere Senna. L'attore romano, che dal 12 settembre sar¨¤ su Rai1 con la serie poliziesca Kostas, si considera grande fan del campione brasiliano per il modo in cui riusciva a vincere dopo terribili sconfitte. Vincente ¨¨ anche il suo rapporto con le auto: adora stare al volante e il suo lavoro gli permette di guidare tanto, dato che decide di andare in tourn¨Śe con la sua auto. Custodisce gelosamente un maggiolone del '77, co-protagonista nel film C'¨¨ Tempo; nel suo garage vorrebbe una DS Pallas e una Jaguar e-Type, l'auto di uno dei fumetti pi¨´ apprezzati dagli italiani: Diabolik.
Che cosa rappresenta per te Senna??
"Tante cose. AllĄŻinizio era un grandissimo campione di cui mi innamorai negli Anni 80. Avevo 12-13 anni, lĄŻet¨¤ in cui inizia la passione per i motori. Insieme a mio cugino ritagliavamo dai giornali le macchine della F1 e le attaccavamo sui quaderni. Era il nostro passatempo estivo. Senna era il campione dei campioni. Poi ho seguito delle gare con mio padre, soprattutto lĄŻultima. Ricordo questo incidente terrificante che scaten¨° un silenzio fra me e lui. Non ci siamo detti una parola. Eravamo increduli".
Poi ¨¨ arrivata la proposta di questo monologo.?
"TrentĄŻanni dopo arriva Giorgio Squarcia con questo meraviglioso testo. Quindi rincontro Senna e mi appassiono ancora di pi¨´ di questo pilota. ? stata unĄŻoccasione speciale per conoscere da vicino un campione incredibile".
Che cosa hai scoperto di Senna che non conoscevi??
"La sua strepitosa capacit¨¤ di rialzarsi dopo le cadute. Ogni vittoria di Senna ¨¨ preceduta da sconfitte pesantissime. Si rialzava e combatteva pi¨´ di prima. Era un campionissimo di go-kart sin da bambino, ma perse la prima gara per colpa della pioggia. Da quel momento usc¨Ź ad allenarsi con la pioggia. ? risaputo quanto Senna fosse inarrivabile sul bagnato. Giorgio dice una cosa bellissima: sembra che cĄŻ¨¨ il dito di Dio a tenere la sua auto incollata alla pista".
Ami altri piloti?
"Tanti, sempre di quegli anni: da Niki Lauda a Michael Schumacher, lĄŻultimo rivale di Senna, a Nelson Piquet".
Invece che rapporto hai con la guida??
"Mi piace moltissimo. Faccio un lavoro che mi consente di guidare spesso: quando vado in tourn¨Śe uso la mia macchina o faccio guidare mia moglie, che ¨¨ unĄŻottima guidatrice. Ho un maggiolone cabrio del 1977 che tengo maniacalmente".
Ci racconti di un viaggio speciale col maggiolone??
"Mi ¨¨ capitata una cosa incredibile. Nel road movie CĄŻ¨¨ Tempo di Walter Veltroni abbiamo usato il mio maggiolone. LĄŻho portato sul set. Si pu¨° dire che abbiamo lavorato insieme" (ride).
Hai invece unĄŻauto dei sogni?
"Ne ho svariate. Una era il maggiolone, e questo desiderio ¨¨ stato esaudito da quella pazza di mia moglie che me lo ha regalato. Nel mio futuro vedo una Citroen DS Pallas, magari da trasformare in elettrica. Nel mondo dei sogni si sale di livello e di consumi con la Jaguar e-Type di Diabolik".
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