Autovelox, Marco Bocci: "Corro in pista ma su strada vado tranquillo col Defender"

Marco Bocci ha presentato al Torino Film Festival La caccia, il suo secondo film da regista. Il 10 maggio 2023, invece, il thriller con la moglie Laura Chiatti, verrà presentato al Riviera International Film Festival di Sestri Levante, prima di uscire nelle sale l'11 maggio. L'attore e regista ci racconta della sua passione per le auto e dell'infanzia trascorsa negli autodromi di F1 in giro per l'Europa. Una passione trasmessa dal padre pilota e poi meccanico. L'attore continua ad amare la pista come luogo dove correre, mentre in strada preferisce andare tranquillo sulla sua Land Rover Defender, insieme alla famiglia.?

Marco, come è nata la passione per i motori??

"La velocità, le corse, l'automobilismo sono la mia seconda malattia dopo il cinema. Sono l'unica cosa che mi possono distrarre dal lavoro. La passione è nata in maniera semplice e naturale: ho avuto un padre patito, un ex pilota che mi portava a vederlo correre o a vedere la Formula 1. Sono cresciuto dentro gli autodromi. Poi è diventato un meccanico, per tanti anni ha avuto un'officina dove preparava auto sportive".?

La passione per qualche anno si è assopita però?

"Sì, ma intorno ai 30 anni si è risvegliata, certe cose che avevo dentro sono tornate indietro come un boomerang. La passione per corse, gli autodromi, per la puzza di gomme bruciate e di carburatori è tornata a farsi viva".?

Quali auto hai guidato in pista??

"Di tutto, mi diverto molto con i kart, ho fatto i campionati Bmw, ho provato diverse volte la Nascar e mi piace moltissimo, ho girato nel Ferrari Challenge e nella Porsche Cup. Mi piace variare. Mi sento un po' un integralista della pista, invece per strada preferisco andare tranquillo e non fare cavolate. Chi non si sfoga in pista e non sa che cosa significa correre si lascia prendere la mano e si sfoga in strada. Io non me la sento di correre per le strade".?

Nella quotidianità, invece, che auto utilizzi??

"Ho una Land Rover Defender, un'auto per niente sportiva. Con la famiglia (Marco ha avuto con Laura Chiatti due figli, ndr) preferisco usare automobili grandi e sicure. Abitiamo in campagna e con i figli mi serve spazio dove mettere di tutto, dalle bici agli skateboard. Mi piace fare escursioni, guadare fiumi e andare in montagna".?

Un viaggio che ti è rimasto nel cuore??

"Con mio padre abbiamo girato tutta Europa in camper, tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Partivamo per andare a vedere i gran premi. All'epoca l'Europa era l'epicentro dei GP di F1. Partivamo con un camper che aveva costruito lui: facevamo dei viaggi interminabili ed entravamo nei circuiti dal mercoledì per seguire la prima giornata di prove. Era uno spasso".?

Invece un viaggio che vorresti fare??

"Le auto non c'entrano: avevo organizzato una scalata sul K2 fino al primo campo base, sono anche un appassionato di alpinismo. Dovevo partire per una spedizione di 24 giorni, un impegno di lavoro inderogabile però mi ha impedito di realizzare un sogno. Spero un giorno di rimetterci mano".