Il regista toscano ¨¨ un grande appassionato di Formula 1, Ferrari e del pilota canadese. E, chiss¨¤, il rapporto tra il fondatore dell'azienda e l'asso della F1 potrebbe anche diventare un film
Abbiamo incontrato Giovanni Veronesi alla Festa del Cinema di Roma, in occasione della presentazione de La valanga azzurra, docufilm sulla nazionale di sci guidata da Thoeni e Gros. Da sempre il regista toscano ¨¨ un grande appassionato di Formula 1, Ferrari e Gilles Villeneuve. Tanto ¨¨ vero che confessa che sarebbe bello raccontare il rapporto tra Enzo Ferrari e il pilota canadese: "Villeneuve - spiega pensando al mondo delle corse degli Anni 70 - era tutto quello la F1 rappresenta: furbizia, scaltrezza, improvvisazione, incoscienza. Aveva lo sguardo del giovane eroe che va in guerra senza sapere il suo destino".
Come hai vissuto il mondo dei motori negli Anni 70??
"In quegli anni il calcio non dava il meglio di s¨¦, nel Mondiale del 1974 l¡¯Italia and¨° male. Gli sport che facevano vibrare i cuori degli italiani erano lo sci, il tennis, la Ferrari con Jacky Icks e Giacomo Agostini con la sua motocicletta (la MV Agusta, ndr). La Ferrari vinceva tutto. Ricordo di aver visto una gara a Monza con mio padre, un grande patito della rossa. Una volta mi compr¨° una moto, era una Yamaha Italjet 125, ma scivolai sul bagnato e ruppi una gamba al medico di famiglia. A quel punto mi tolse la patente".
Hai un pilota che ti ¨¨ rimasto nel cuore??
"Il mitico Gilles Villeneuve. Per me era tutto quello che rappresentava la Formula 1, aveva la furbizia, la scaltrezza, l¡¯improvvisazione e l¡¯incoscienza. Villeneuve era un personaggio particolare. Ci sono stati tanti campioni: che vuoi dire a Michael Schumacher o a Senna? Per¨° Villeneuve aveva quello sguardo da giovane eroe che va in guerra senza sapere se torner¨¤ o meno, aveva gli occhi da futurista".
La F1 di oggi ti appassiona ancora??
"S¨¬, non sono uno di quelli che guarda solo la partenza del gran premio e che poi si addormenta come la maggior parte delle persone. Guardo tutto il GP. Sono tifoso della Ferrari, ancora mi emoziona e mi piace come macchina, ¨¨ la pi¨´ bella con quel rosso meraviglioso. ? davvero un sogno la Ferrari nato negli Anni 60 e 70 e che rimane imperturbabile. Ogni volta che la vedo sfrecciare penso che Enzo Ferrari sia stato davvero un genio, perch¨¦ non solo ha creato un brand e una macchina da corsa, ma un sogno che ¨¨ vivo ancora oggi".
Ti piacerebbe raccontare questo sogno??
"Certe cose mi appassionano, come il debole che Enzo aveva per Villeneuve, un po¡¯ come quello di Agnelli per Del Piero. Gli telefonava e gli voleva essere amico. Sarebbe bello raccontare quell¡¯amicizia, indipendentemente dalla Ferrari e dalle vittorie. Sarebbe bello raccontare di un signore un po¡¯ attempato e ricco che prende un ragazzino in squadra e che gli vuole essere amico".
Che guidatore sei?
"Normalissimo, mi piacciono le auto, ma non sono uno di quelli che va in pista o che vuole correre. A volte mi fermo anche a guardare la 24 Ore di Le Mans, non per 24 ore - ride - un¡¯oretta per¨° me la vedo".
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