Vacanze active in Italia: è boom! L' a.d. Enit Garibaldi: "Più protagonisti e meno spettatori"

Qualcosa è cambiato. In Italia, alle vacanze più "convenzionali", si sta sovrapponendo un nuovo trend di viaggiare che unisce la scoperta del territorio da un punto di vista culturale alla pratica sportiva. Sono sempre più numerose le persone che scelgono le mete turistiche in base agli eventi e?all'offerta?sportiva: golf, tennis, trekking, nordic walking, bici, canoa, vela, rafting, surf. Mare o montagna poco importa, l'importante è fare sport, sempre e dovunque. Insomma, è nata la vacanza active. E di questo nuovo modo di concepire i viaggi ne abbiamo parlato con Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit,?Agenzia nazionale del turismo.

?Rispetto a qualche anno fa il turismo sportivo?è in continua crescita, come mai secondo lei??

"Le contingenze storiche hanno avvicinato il viaggiatore non solo ad una maggiore coscienza green ma anche ad un approccio proattivo alla vacanza che non è più subita passivamente ma è divenuta partecipata. Il turismo ha acquisito negli anni sempre maggior peso nell’economia turistica sia dei territori sia degli operatori e molte località hanno mutato il proprio destino turistico e la propria geografia grazie agli eventi sportivi che coniugano contatto con la natura, passione e adrenalina e quindi emozioni e benessere psico-fisico e al contatto con la natura. Acquista così nuova centralità lo spirito decoubertiano con uno sport e un turismo sportivo vissuto da protagonisti e non da spettatori. Si interrompe così il ciclo legato alla vacanza convenzionale e favore di un modo di viaggiare più consapevole, attento e responsabile aprendosi alle esperienze da vivere e da proporre che rappresentano una significativa opportunità e risorsa per tutta l’Italia. Coniugare l’attività all’aria aperta e il contatto con la natura con la riscoperta e la valorizzazione dei territori e delle tradizioni non può che innestare nuove pratiche virtuose. Una destinazione che si pone come meta anche di attività sportivo-motoria si apre ad un’attrattività superiore e sostiene la motivazione principale che spinge alla scelta dei luoghi di soggiorno. L’Italia per la sua versatilità di paesaggio e di esperienze di viaggio tra panorami, borghi medievali, siti archeologici, cammini, foreste, montagne, coste e spiagge, folklore, ha tutti gli ingredienti in termini di tipicità e patrimonio per una vacanza active per vivere un’esperienza di totale immersione nelle risorse naturali, culturali ed enogastronomiche. Il turismo sportivo appare come un fenomeno che prende forma piano piano con un paradigma ancora da definire e condividere in modo uniforme. Sta alla sinergia istituzionale e con l’integrazione del comparto privato a incentivare l’integrazione degli elementi propri dei due settori, sport e turismo, amalgamati in un prodotto nuovo e impattante".?

Il turismo sportivo in montagna quali peculiarità ha? Come può essere ancora più incentivato??

"Lo definirei futuristico perché coniuga da sempre elementi che guardano e che ci impone il futuro: sostenibilità economica, sociale e ambientale. L’Italia sta scommettendo sull’economia circolare, questa non può essere sviluppata senza coinvolgere attivamente il territorio montano: risorse come legno e acqua sono vitali per un investimento nella nostra autoproduzione energetica, nel pieno rispetto della sostenibilità. Si vivono gli spazi outdoor anche fuori stagione. Questo apre nuovi scenari. Si modifica la funzione simbolica della montagna perché cambia la comunicazione e il modo di presentare la vita in quei luoghi mettendo in evidenza tutte le offerte che si possono trovare. La montagna da luogo impervio, difficile e poco votato alla ricettività, è passato ad essere nell’immaginario collettivo un luogo suggestivo e da vivere. Cresce la curiosità e quindi l’interesse per l’alpinismo e nasce il turismo montano, anche grazie agli scalatori che in varie epoche hanno diffuso la cultura della montagna. Sono in continua evoluzione i flussi turistici che si caratterizzano per una forte motivazione individuale a dedicare un periodo di soggiorno abbinando all’esperienza salutistica un rigenerante rapporto con il territorio o comunque con la natura. La vacanza attiva combina infatti un soggiorno di tipo tradizionale con lo svolgimento di attività fisiche come golf, tennis, trekking, nordic walking, cicloturismo, canoa, vela, sport equestri, rafting, kitesurf, ecc... Si va pertanto dallo 'sport in vacanza' alla 'vacanza sportiva' a seconda dell’importanza che assume la motivazione sportiva".?

? adatto anche ai bambini??

"Un habitat per vacanze ideali. L’appeal della montagna permette di declinare la vacanza rendendola adatta ad ogni membro della famiglia e a tutte le esigenze. In particolari per i bambini si aprono scenari di libertà e contatto con la natura, elementi che non sempre entrano nel quotidiano e che quindi acquistano un valore assoluto nel momento in cui è possibile viverli in montagna".?

Un percorso che le piace e che consiglierebbe??

"Mi sento di consigliare l’esperienza più che il luogo in sé. Vivere la montagna significa non solo avere- almeno per il tempo del soggiorno – un approccio alla vita differente dal contesto a cui siamo abituati nella frenesia del quotidiano ma anche un’occasione per riappropriarci dei ritmi e attività che tralasciamo dal Gran Paradiso alle Tre Cime di Lavaredo, passando per il Sentiero degli Dei al Corno Grande e al Sentiero Azzurro fino al Selvaggio Blu e a Stromboli da Sud a Nord e da Nord a Sud non ci si può sottrarre all’0immensità di esperienze e di paesaggi che si stagliano dinanzi a noi. Un richiamo a cui cedere".?

L’Italia è il paese dove il turismo sportivo tra montagna e mare può essere sviluppato maggiormente in Europa??

"? un momento d’oro per il turismo sportivo e per la montagna che già questa estate ha superato in alcuni periodi anche il prodotto mare. Valorizzare più forme di turismo consente di apportare ricchezza a località meno note, di valorizzarne il potenziale, di destagionalizzare e internazionalizzare i flussi. E questo apre sempre di più l’Italia ad una ricettività e ospitalità di ampio respiro con riflessi sulle strutture, infrastrutture, innovazione e lavoro. Sappiamo quale è il patrimonio artistico, naturale e culturale che possiamo offrire. Abbiamo bisogno che tutti coloro che si occupano dell’accoglienza, che accolgono i turisti, siano professionalmente preparati e in grado di soddisfare esigenze sempre più elevate da parte del turista".

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In oltre 100 anni di storia, quando il viaggio turistico è diventato vera e propria esperienza di vita?

"Il viaggio è divenuto parte integrante di questo percorso di scoperta. Non semplice vacanza turistica per ritrovare un po’ di relax ma un’esperienza speciale, grazie alla quale ogni viaggiatore ha la possibilità di accedere a risorse e conoscenze inaspettate. Un’ occasione di condivisione, di scambio con persone diverse, e quindi occasione di crescita. Il turismo, che è l’eterno movimento del mondo, non è estraneo a queste logiche. Anche il viaggio chiama in causa la connessione diretta dei rapporti tra ambiente, ecosistema e le scelte sociali, politiche ed economiche. Il mondo ha messo a fuoco un nuovo modo dj viaggiare che pone in connessione il rapporto fra innovazione, sostenibilità, immaginazione e svago. Si fa avanti una nuova assegnazione di valore globale inteso come globalizzazione di valore ossia come un abbraccio comune, un’interconnessione. Il viaggiare è quindi ora più identitario, un’esperienza declinabile sulle singole persone: non overtourism ma scenari che si addentrano nelle personalizzazioni richieste dai soggetti coinvolti nelle scelte. ? il momento quindi di riformulare elementi prima ricorrenti, in un’ottica che tenga conto delle sfide a cui ci chiama il mondo, che formula una correlazione significativa fra covid e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, nella ridefinizione dei modi fondamentali di stare al mondo".