Per celebrare la Giornata Mondiale dell'arrampicata, i climber appassionati affollano gli spot pi¨´ famosi d'Italia
Questa estate dovremmo prenderci tutti almeno un giorno per inserire un po' di arrampicata nelle nostre pratiche active e outdoor. Perch¨¦ l'arrampicata fa bene, sia al corpo sia allo spirito. Da un punto di vista atletico, la pratica dell¡¯arrampicata richiede sia una preparazione anaerobica per l¡¯esplosivit¨¤ muscolare sia aerobica per la resistenza allo sforzo.?
Arrampicata per tutti
¡ª ?L'arrampicata ¨¨ accessibile a tutti, almeno da un punto di vista fisico, perch¨¦ il movimento verticale dell¡¯ascensione ¨¨ prodotto dalle gambe e non dalle braccia che invece servono soprattutto a mantenere l¡¯equilibrio, la pratica del climbing rispetta i pi¨´ moderni canoni del fitness che al giorno d¡¯oggi considera fondamentale la core stability, cio¨¨ il controllo motorio dell¡¯equilibrio che si ottiene coordinando il lavoro di tutti i muscoli addominali e dorsali. Da un punto di vista psicologico, invece, l¡¯arrampicata soddisfa l¡¯ancestrale bisogno di salire e poi regala alla fine quella naturale produzione di endorfine, gli ormoni della felicit¨¤ che il nostro organismo produce grazie alla pratica sportiva, che d¨¤ soddisfazione. Per non parlare dell¡¯autostima: superare i propri limiti fisicamente, sapere di poter arrivare dove sembrava impossibile fino a poche ore prima ¨¨ un grande insegnamento che vale per la vita e regala grande fiducia anche lontano dalla parete di roccia. Arrampicare migliora anche il rapporto con gli altri: bisogna, per forza di cose, avere fiducia in chi ti assicura alla corda, aprirsi, mettere la propria vita nelle mani dell'istruttore o dell'amico e condividere le emozioni con gli altri. Il fatto di arrampicare in mezzo alla natura, davanti a panorami di grande suggestione, fa il resto.?
Global Climbing Day
¡ª ?Dove celebrare quindi il Global Climbing Day? Senza considerare le pareti artificiali che vanno lasciate alla pratica invernale e limitandosi a considerare le falesie e non le pareti alpinistiche, il nostro Paese offre tantissimi spot di livello internazionale dove approdano ogni estate migliaia di appassionati da ogni parte del mondo. "L'Italia ¨¨ un Paese eccezionale per chi ama il nostro sport in virt¨´ del fatto che ha montagne e rocce molto differenti da arrampicare, per non parlare del fatto che permette di allenarsi in qualsiasi stagione dell'anno senza andare nell'altro emisfero per trovare temperature accettabili", ha recentemente detto il ceco Adam Ondra, il pi¨´ forte climber del mondo che non a caso ¨¨ venuto a vivere ad Arco, come altri suoi colleghi.?
Arrampicata ad Arco
¡ª ?Proprio Arco, ad esempio, ¨¨ il non plus ultra. Non solo ospita il Rock Master Festival (andato in calendario a fine luglio), che ¨¨ il pi¨´ importante appuntamento del mondo per gli agonisti, non solo conta su centinaia di vie su cui salgono ogni giorno migliaia di appassionati oltre alle pareti artificiali pi¨´ importanti d'Italia, ma ¨¨ una citt¨¤ la cui vita - anche sociale - gira tutta attorno a questo sport. Passeggiare nel centro storico di Arco ¨¨ un'esperienza sorprendente perch¨¦ almeno la met¨¤ dei negozi sono climbing stores e la gente nei bar e nei ristoranti parla di arrampicata e non di calcio. ? un posto unico e speciale, dove esistono perfino vie di arrampicata riservate a chi soffre di disabilit¨¤ visive.?
Val Masino e val di Mello
¡ª ?L'altro punto di riferimento internazionale ¨¨ la Val Masino, laterale della Valtellina in Lombardia e la sua trasversale, la Val di Mello in prossimit¨¤ del confine svizzero. Qui per tanti anni si ¨¨ tenuto Melloblocco, il pi¨´ grande raduno mondiale di boulder, e ora continua a essere una fetta di montagna di esclusiva propriet¨¤ dei climber che continuano a darsi appuntamento su queste pareti. Il Sasso Remenno, il pi¨´ grande monolite d'Europa, proprio nel fondovalle, ¨¨ stata la prima palestra di migliaia e migliaia di appassionati. E la sera si arrampica e ci si racconta storie di montagna al Centro Polifunzionale della Montagna.?
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Liguria, Sicilia, Sardegna
¡ª ?Non di sola montagna per¨° vive il climber, anzi. Le falesie pi¨´ challenging sono proprio sul mare. Al di l¨¤ del celebre "Paretone" a Finale Ligure - localit¨¤ ormai lanciata come paradiso dell'outdoor 12 mesi l'anno -, le due localit¨¤ pi¨´ famose sono in Sicilia e in Sardegna. A San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, si pratica il trailrunning, il kite, tutti gli sport d'acqua ma soprattutto si arrampica. Soprattutto all'inizio della primavera migliaia di appassionati da tutto il continente vengono qui ad allenarsi sul mare sulle pareti che fino a prima della pandemia ospitavano il locale Climbing Festival. In questa zona dell'isola si contano oltre 1000 vie attrezzate e in paese ce ne sono ben 160 solo all'interno del celebre Salinella Camping, tra Macari e Castelluzzo.?
Allo stesso modo, anche in Sardegna si possono contare oltre 3000 vie aperte. Gli spot pi¨´ conosciuti sono di certo Cala Gonone e Dorgali, nel Golfo degli Orosei in provincia di Nuoro, la cui pietra calcarea sopra il mare gode di soluzioni e panorami unici.? Solo qui ci sono una trentina di vie con difficolt¨¤ variabili, strapiombanti o di placca, accessibili a tutti e che vanno da un "semplice" quarto grado fino ad un 8c+ della "Millennium".
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