La chiusura ¨¨ destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci ma sull'intera economia che ruota intorno al turismo invernale. Un danno che la Coldiretti stima tra i 10 e 12 miliardi di euro
Il Ministro della Salute Speranza l ha firmato ieri un'ordinanza per prolungare lo stop agli impianti sciistici fino al 5 marzo dopo aver sentito il parere del Cts (che invece il 4 febbraio avevano espresso parere favorevole all¡¯utilizzo degli impianti di risalita da parte degli sciatori amatoriali). La decisione presa anche dopo l¡¯ultimo monitoraggio dell¡¯Iss che dimostrano come i dati della pandemia siano di nuovo in crescita. "Non si pu¨° cambiare idea a 24 ore dalla riapertura degli impianti, le imprese hanno gi¨¤ investito e assunto personale L'aver rinviato, praticamente senza preavviso, l'apertura degli impianti sciistici ¨¨ un fatto grave, che avr¨¤ un pesante impatto economico: il posticipo dell'avvio della stagione al 5 marzo far¨¤ scomparire altri 3,3 milioni di presenze turistiche nelle localit¨¤ montante, per una perdita di ulteriori 400 milioni di euro circa di fatturato". A stimare l'entit¨¤ del danno dovuto allo stop degli impianti ¨¨ il Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti, sottolineando come il provvedimento peggiori l'intero bilancio, gi¨¤ disastroso, della stagione invernale 2020-2021, che si avvia verso un calo complessivo dell'85% dei pernottamenti, per un calo totale di 18 milioni di presenze turistiche e 2 miliardi di euro di fatturato.
cambiare idea
¡ª ?"Non si pu¨° cambiare idea a 24 ore dall'avvio della stagione, gli operatori delle localit¨¤ del turismo invernale hanno gi¨¤ investito e assunto personale. Le imprese hanno bisogno di pianificare l'attivit¨¤ con un ragionevole anticipo", afferma Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. "Annunciare l'avvio della stagione turistica invernale e poi stravolgere completamente i programmi all'ultimo minuto ¨¨ un comportamento inaccettabile, che mette in difficolt¨¤ non solo le attivit¨¤ ricettive e dei servizi turistici nelle localit¨¤ coinvolte, ma anche i rifugi alpini e tutta la filiera del turismo montano, la cui tenuta ¨¨ una risorsa fondamentale per l'intera economia dei territori. Questo modo di agire ha creato un danno gravissimo agli operatori, che poteva essere evitato, e che andr¨¤ urgentemente compensato al di l¨¤ dei ristori".
Ponte di Legno-Tonale
¡ª ?L'ordinanza del Ministero della Salute, seguita al parere del Cts, impone lo stop alla riapertura anche agli impianti di risalita collocati in fascia gialla. Pertanto, la skiarea Ponte di Legno-Tonale domani non potr¨¤ aprire. Il direttore Bertolini netto: "Gi¨¤ venduti 7mila skipass. L'ennesima beffa unita al danno". Era tutto pronto per aprire domani mattina alle 8.30 dopo mesi di attesa. Tra gli operatori e gli addetti ai lavori c'erano emozione e trepidazione per poter accogliere di nuovo i tanti appassionati di sci, dopo aver lavorato alacremente per adeguarsi, in poco tempo e con precisione, alle regole previste dalle Linee Guida approvate dal Comitato Tecnico Scientifico appena pochi giorni fa. Ma il contrordine arrivato dallo stesso Cts e trasformato in ordinanza dal Ministro della Salute, rende vani tutti gli sforzi fatti. "E' davvero l'ennesimo duro colpo per la montagna¡±, ha sottolineato Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale. "Non si discute la scelta, ovviamente la salute viene prima di tutto, ma il tempismo che ci ha fatto lavorare fino all'ultimo, impiegando energie e risorse per un nulla di fatto. Diventano ora pi¨´ che mai indispensabili i ristori per un settore che rischia di non riuscire pi¨´ a rialzarsi. La montagna e i suoi abitanti non meritano questo".
"serve pi¨´ rispetto"
¡ª ?"Con il cambio di Governo ci aspettiamo innanzitutto un cambio di passo verso un maggiore rispetto degli operatori. Non sono pi¨´ accettabili queste modalit¨¤ di procedere, chiediamo maggiore chiarezza, trasparenza e regole certe" dichiara la presidentessa di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, a seguito delle decisioni annunciate ieri sugli impianti sciistici. "La decisione arrivata in extremis di posticipare l'apertura degli impianti sciistici al 5 marzo - spiega la Lalli - non ¨¨ rispettosa nei confronti di tanti imprenditori, lavoratori e turisti e rappresenta un duro colpo per l'economia della montagna". "Ci auguriamo - aggiunge - che ci siano ristori adeguati come ¨¨ stato promesso, gli indennizzi devono avere la priorit¨¤ assoluta e devono essere contemplati gi¨¤ nel prossimo decreto, ma quello che rimane intollerabile ¨¨ un cambio di programma dell'ultima ora. Questo significa non conoscere il lavoro propedeutico ad una riapertura annunciata ormai da settimane e non riconoscere lo sforzo di chi ha sempre lavorato nel rispetto delle regole, investendo in protocolli di sicurezza e che, fidandosi delle disposizioni ricevute, era pronto a ripartire ma invece ¨¨ stato nuovamente bloccato. Prima ancora dei ristori - conclude la Lalli - ora ci aspettiamo rispetto".
piemonte
¡ª ?"Speranza prende in giro gli imprenditori della montagna. Emettere un'ordinanza a un giorno dalla riapertura ¨¨ una mancanza di rispetto per tutti quelli che hanno investito in vista della ripresa dell'attivit¨¤". Cos¨¬ l'assessore alla ricerca sul Covid della Regione Piemonte, Matteo Marnati, commenta lo stop alle attivit¨¤ sciistiche amatoriali assunto con provvedimento del ministro Speranza nella giornata di ieri, con il quale si posticipa la ripresa al prossimo 5 marzo. Una decisione che, secondo l'assessore penalizzer¨¤ fortemente tutti coloro che vivono principalmente sul turismo invernale e che, nel quadrante del Piemonte orientale, tocca principalmente le province del Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Biella.
danni per 10-12 miliardi
¡ª ?La chiusura degli impianti anche nell'ultima parte della stagione ¨¨ destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci ma sull'intera economia che ruota intorno al turismo invernale che ha un valore stimato prima dell'emergenza Covid tra i 10 e i 12 miliardi di euro all'anno tra diretto, indotto e filiera, ad affermarlo ¨¨ la Coldiretti.
Gazzetta dello Sport
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