Il ministro della Salute Speranza ha firmato l'ordinanza, accogliendo la richiesta delle Regioni, che dopo la prima bocciatura avevano presentato un nuovo protocollo
Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si differisce la riapertura degli impianti sciistici al 18 gennaio 2021. Lo rende noto il ministero della Salute. Nei giorni scorsi le regioni e le province autonome avevano chiesto, attraverso lettera del presidente della conferenza Stefano Bonaccini, un rinvio della riapertura in vista di un allineamento delle linee guida al parere espresso dal Comitato tecnico-scientifico. Ora bisogner¨¤ attendere che il Cts validi entro pochi giorni le nuove linee guida proposte dalle Regioni alpine in modo che possano essere inserite nel nuovo decreto previsto per il 15 gennaio.
LE TAPPE La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - dopo lo slittamento della riapertura previsto per il 7 gennaio - si era riunita lo scorso 30 dicembre approvando un nuovo protocollo sanitario rivisto con i suggerimenti indicati dal Comitato Tecnico Scientifico. "Ora sappiamo come potranno aprire gli impianti da sci, rimane solo da capire il quando. Tramontata la data del 7 gennaio, come Regioni - con forza - chiediamo al Governo l'apertura degli impianti - e conseguentemente l'avvio della stagione invernale - per luned¨¬ 18 gennaio. Ci sembra una proposta seria, che tenga conto anche della situazione epidemiologica¡± aveva affermato Roberto Failoni, Assessore al Turismo della Provincia autonoma di Trento.
"La questione non ¨¨ rinunciare allo sci, ma a tutti i posti di lavoro che ci sono in ballo e di gente che non ha nessuna tutela. In questo modo mandiamo a picco la montagna", aveva sottolineato Valeria Ghezzi, Presidente dell¡¯Anef (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), che ha rimarcato la necessit¨¤ di dover dare il via alla stagione invernale per far lavorare tutte le persone che si occupano del settore del turismo bianco. Attualmente fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole.
"Erano soprattutto le Regioni alpine a dire che non erano pronte per il 7 a ripartire. Abbiamo pensato che il 18 come Regioni potesse essere una data congrua", aveva detto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. "Il tutto - prosegue - considerando comunque che i casi di coronavirus stanno aumentando in questi giorni. Il virus circola ancora e bisogna stare molto attenti agli assembramenti". Ai maestri di sci dell'Emilia-Romagna, ha aggiunto, "ristoreremo tra gennaio e febbraio un milione di euro di risorse della Regione per dare un bonus a fondo perduto e un po' di ossigeno per la fatica e le difficolt¨¤ di questi mesi. Cos¨¬ come abbiamo chiesto al Governo che per quanto riguarda i gestori degli impianti servono parecchi milioni di euro per ristorarli. Noi come Regione li aggiungeremo. Tra gennaio e febbraio invece arriveremo a 40 milioni per tutte le categorie colpite: 22 milioni a bar e ristoranti, 3 milioni a discoteche e sale da ballo, 3 milioni tra palestre e piscine e non solo".
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