Il presidente dellĄŻUncem (Unione Nazionale Comuni Comunit¨¤ Enti Montani ) chiama tutti alla coesione per non disperdere il frutto dei dibattiti sulle Terre Alte di queste settimane
Il mondo dello sci naviga a vista, tra decreti, proposte, orientamenti che sembrano avere la stessa consistenza della neve. Infinite discussioni, proclami mediatici e particolarismi di ogni sorta alimentano rabbia e scoramento, tinte predominanti di un quadro che nessuno mai avrebbe voluto vedere. Ma cĄŻ¨¨ una luce in fondo al tunnel? Ne abbiamo parlato con Marco Bussone, Presidente dellĄŻUncem (Unione Nazionale Comuni Comunit¨¤ Enti Montani ).
Come si pu¨° uscire senza troppi danni da questo periodo?
Ą°Anche a seguito delle ultime proposte fatte dalle Regioni per poter aprire gradatamente le aree sciistiche tenendo sotto controllo il numero di presenze attraverso la vendita di skipass solo a chi pernotta in hotel, a proprietari di seconde case e affittuari di appartamenti, ritengo che sia necessario un dialogo forte e chiaro che coinvolga tutte le realt¨¤ legate al turismo bianco.
Non ¨¨ certo lo sci in pista a fare aumentare i contagi, come ormai tutti sanno, ma ¨¨ il sistema turismo in generale che va tenuto sotto controllo, in particolare nei suoi luoghi di aggregazione. Quando si riuscir¨¤ a riaprire occorrer¨¤ mantenere alta lĄŻattenzione, tutti insieme con soluzioni che non dimentichino nessuna realt¨¤. Possiamo farcela e credo che nessuno voglia penalizzare a priori un determinato settore. Il Governo dovr¨¤ poi affrontare il problema dei Ą°ristori certiĄą, per il mondo imprenditoriale del settore".
Le piccole realt¨¤ montane che solitamente vivono nellĄŻombra potrebbero avere maggiore visibilit¨¤ grazie ad attivit¨¤ alternative allo sci?
Ą°Io credo che la montagna sia una sola. Un mondo, per¨°, in cui ogni luogo ha le sue vocazioni e i suoi ospiti. Non ritengo automatico che uno sciatore possa decidere di andare in montagna per dedicarsi a unĄŻaltra attivit¨¤. Lo dimostra, per esempio, lĄŻassenza di statistiche che dimostrino che chi questĄŻestate non ¨¨ andato al mare sia passato alla montagna. Sopra ogni considerazione, per¨°, cĄŻ¨¨ la limitazione degli spostamenti fra le regioni, che ¨¨ indipendente dal tipo di offerta turistica e dalle peculiarit¨¤ di ogni luogo".
Trova un aspetto positivo in questa situazione?
"S¨Ź. Negli anni non cĄŻ¨¨ mai stata tanta attenzione mediatica sulle aree montane. Il dibattito odierno potrebbe finalmente fare emergere tutti i temi legati alla montagna e alle esigenze del territorio. Il sistema neve infatti necessita di attenzioni strutturali, come lĄŻutilizzo di energia green per gli impianti di risalita e gli appartamenti in affitto, oppure sullĄŻuso e lo sfruttamento delle risorse idriche in relazione al rispetto verso la natura e ai cambiamenti climatici. Spero che questĄŻattenzione non si dissolva a fine pandemia ma possa ritrovarsi nelle prossime leggi di bilancio e nelle strategie legate al futuro delle Terre alteĄą.
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