Il campione italiano di parapendio Aaron Durogati, protagonista del Red Bull X Alps, racconta come ha imparato a planare anche per 11 ore consecutive
¡°L¡¯uomo sogna di volare¡± cantano i Negrita. ¡°Sogna¡± perch¨¦ non ¨¨ stato progettato per farlo: Madre Natura non lo ha dotato di ali e neanche dell¡¯istinto degli uccelli. L¡¯uomo, per¨°, ¨¨ capace di inventare e imparare, doti che lo rendono unico. Poco pi¨´ di mezzo secolo fa invent¨° il parapendio, uno strumento che negli anni ¨¨ diventato abbastanza comune e un¡¯attrattiva turistica soprattutto per le localit¨¤ di montagna (una ¨¨ Plan de Corones, per esempio). Ma il parapendio ¨¨ anche un¡¯attivit¨¤ sportiva e tra i piloti pi¨´ forti al mondo c¡¯¨¨ l¡¯altoatesino Aaron Durogati, classe 1986, due volte vincitore della Coppa del Mondo e grande protagonista del Red Bull X Alps, la gara estrema che quest¡¯anno ¨¨ andata in scena su tutto l¡¯arco alpino.
In parapendio¡ COME GLI UCCELLI
¡ª ?I piloti pi¨´ bravi sono quelli che riescono a interpretare al meglio le condizioni dell¡¯aria. Fiutano i venti e riconoscono prima le zone in cui potrebbero esserci buone termiche, camini ascensionali di aria calda che ¡°spingono verso l¡¯alto¡± e consentono di risalire in quota. ¡°Non ho la presunzione di volare come un uccello ¨C racconta Aaron ¨C ma l¡¯esperienza insegna tante cose. Io, per esempio, cerco di pensare a come si comporterebbe un fluido come l¡¯acqua in determinate situazioni e mi regolo di conseguenza. Ma ci sono comunque una serie di ¡®trucchi del mestiere¡¯. Come il fumo, le foglie, i batuffoli bianchi dei pioppi, qualche pezzo di plastica portato su dal vento, gli stessi uccelli¡±. Capita spesso ai piloti di volare con falchi o aquile, ¡°saltellando¡± da una termica all¡¯altra. ¡°In Himalaya mi ¨¨ capitato anche di volare con 15-20 avvoltoi; sui Pirenei di percorrere 40-50 km con uno stormo di uccelli e in quei casi il loro comportamento ¨¨ di grande aiuto¡±.
I VOLI INFINITI di Aaron Durogati
¡ª ?Volare, d¡¯altronde, aiuta a sviluppare nuovi istinti e, soprattutto in occasione di gare, capita spesso di assistere a voli anche di 8-9 ore consecutive. ¡°Il mio record ¨C prosegue il pilota altoatesino ¨C ¨¨ di 510 km percorsi in quasi 11 ore¡±. Pi¨´ o meno quanto serve per andare da Milano a Miami in aereo, con tutti i comfort del caso. ¡°Quando sei in volo hai sempre l¡¯impressione di essere in ritardo. Sei concentrato su quello che devi fare, sei attento a studiare l¡¯aria, a capire il vento, a cercare le termiche giuste, a ottimizzare al meglio la performance, ad alimentarti e idratarti bene. Anche perch¨¦ se sbagli la linea finisci gi¨´ e le linee non sono disegnate da nessuna parte, le devi intuire¡±. L¡¯intuito lo si sviluppa con l¡¯esperienza, con l¡¯abitudine al volo e l¡¯istinto che man mano si affina.
TALE PADRE¡
¡ª ?Durogati il volo ce l¡¯ha nel sangue. Suo padre era pilota di alianti e parapendii ma, conoscendo quanto il figlio fosse spericolato, preferiva tenerlo sulla terraferma. ¡°Poi feci un brutto incidente con lo skateboard e lui cap¨¬ che forse era pi¨´ sicuro farmi volare¡±. I primi voli in tandem a 6 anni , il brevetto ottenuto una settimana dopo il compimento dei 16 anni e poi tante ore in aria. ¡°Finivo a scuola, prendevo il motorino, andavo all¡¯impianto di risalita, gonfiavo la vela e volavo fino a sera¡±. E man mano l¡¯istinto competitivo lo spingeva verso le gare, dalle regionali alla Coppa del Mondo il passo ¨¨ stato abbastanza breve, fino a diventare per qualche anno collaudatore di un¡¯azienda coreana e poi atleta Red Bull. ¡°? l¨¬ che ho cominciato a vivere di parapendio ed ¨¨ allora che, con la vittoria della prima (di due) Coppa del Mondo, ho realizzato il sogno che avevo sin da bambino¡±. E ha capito che anche l¡¯uomo pu¨° volare.
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