Ferrate
In Toscana ¨¨ gi¨¤ tempo di vie ferrate sotto il caldo sole primaverile
Per iniziare alla grande la stagione delle vie ferrate si va in Toscana, lungo percorsi tracciati a quote modeste e ormai liberi dalla neve, da affrontare adesso. Pi¨´ avanti, infatti, il caldo potrebbe diventare fastidioso. Ne abbiano scelte due, di diverso impegno ma entrambe accessibili ai pi¨´. Con il mare sullo sfondo.
Ferrata al Monte Procinto.
Un possente, e super riconoscibile, monolite appena staccato dalla dorsale apuana. Per questa sua particolarit¨¤ il Procinto ¨¨ una delle montagne pi¨´ conosciute dellĄŻentroterra e, nonostante le pareti verticali se ne raggiunge la vetta grazie a una ferrata non troppo impegnativa. DallĄŻuscita al casello autostradale di Versilia si raggiunge Stazzema e allĄŻultimo tornante prima del paese si devia a destra per poi lasciare lĄŻauto dove termina la strada asfaltata. Si prosegue verso il Rifugio Forte dei Marmi seguendo il segnavia n. 5.Prima del rifugio si devia a sinistra lungo il sentiero Ą°Aristide BruniĄą, superando un tratto esposto, ma facilitato dalla presenza di un cavo metallico e arrivando sotto lĄŻimpressionante e strapiombante parete del Monte Nona. Si prosegue a sinistra per una cengia fino allĄŻattacco della via ferrata, che inizia con una scala quasi verticale, e poi sale verso destra lungo una rampa rocciosa arrivando fino alla croce di vetta (meno di tre ore dal parcheggio). La ferrata ¨¨ facile e senza passaggi particolarmente tecnici, con un dislivello di 150 metri circa. La vista ¨¨ appagante in ogni direzione corra lo sguardo, dalle spiagge della Versilia fino alle pi¨´ importanti cime delle Apuane. Discesa dallo stesso itinerario.
Via Ferrata di SantĄŻAntone
La quota ¨¨ modesta (tra 500 e 600 metri) ma non ¨¨ indifferente lĄŻimpegno richiesto dalla Ferrata di SantĄŻAntome, tracciata sulle pendici del Monte Pisano. Da Buti (PI) si percorre la strada provinciale del Monte Serra fino ad un evidente spiazzo comodo per il parcheggio. Da qui si sale la strada asfaltata per cinque minuti fino ad un ometto che indica il sentiero per lĄŻaccesso alla ferrata, il cui attacco si raggiunge in altri cinque minuti di camminata. Il settore attrezzato parte con uno spigolo esposto e un tratto di aderenza dove sono necessari scarponi buoni da montagna e non scarpe da ginnastica. Si prosegue fra traversi esposti e terrazzini da dove poter ammirare il panorama davvero splendido circondati da una natura selvaggia. Chi fosse stanco pu¨° abbandonare la via dopo aver superato la statua della Madonnina della Ferrata. A chiudere le varie sezioni della ferrata ¨¨ un tratto verticale breve ma tecnicamente impegnativo che prevede anche lĄŻattraversamento di un ponte sospeso Discesa lungo un sentierino fino al piazzale in localit¨¤ Ghiaccetto da cui si torna allĄŻauto in 20 minuti.
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