Il Lago di Carezza, i labirinti di rocce calcaree, le pareti che al tramonto si tingono di rosso. Spettacoli da ammirare passo dopo passo prima dell¡¯assalto estivo
Uno accanto all¡¯altro il Catinaccio e il Latemar danno vita a uno degli scenari pi¨´ spettacolari delle Dolomiti. Lo si pu¨° apprezzare al meglio dal versante altoatesino, grazie anche a una fitta rete di sentieri accessibili a tutti e a rifugi in quota accoglienti e ben distribuiti. Ecco allora tre idee di escursioni non troppo impegnative e di grande fascino paesaggistico che si possono effettuare anche adesso a inizio stagione. Anzi, proprio questo ¨¨ il momento migliore. Tra qualche settimana le Dolomiti saranno prese letteralmente d¡¯assalto dagli escursionisti e perderanno parte del loro fascino. Una sola avvertenza: i rifugi di solito aprono dopo la met¨¤ di giugno, quindi conviene mettersi in cammino con il pranzo nello zaino.
Al cospetto della Torre di Pisa
¡ª ?Entra nel cuore del Latemar con il suo intrico di guglie e torri calcaree l¡¯escursione che porta al Rifugio Torre di Pisa. Punto di partenza ¨¨ la stazione a monte della telecabina Oberholz a Obereggen. Da qui si raggiunge in una decina di minuti la piattaforma panoramica Latemar.360¡ã, un¡¯originale installazione in legno attrezzata con un diorama che consente di riconoscere le cime visibili. Ci si trova, tra l¡¯altro, nell¡¯ambito del Latemarium, un sistema di sentieri a tema che raggiungono le aree pi¨´ interessanti del massiccio. Dalla piattaforma si procede lungo il sentiero 22 fino a trovare il 18, che porta alla Forcella dei Camosci. Da qui si segue il sentiero 516 che si fa spazio tra pareti strapiombanti e torrioni di roccia tra cui la Torre di Pisa, un pinnacolo obliquo alto circa 20 metri. Il rifugio ¨¨ appena oltre. Dislivello complessivo 740 metri. Andata e ritorno 5 ore.
L¡¯Aquila del Catinaccio
¡ª ?Il Catinaccio, Rosengarten in tedesco, si distende in tutta la sua magnificenza sopra l¡¯abitato di Carezza, dove si prende la seggiovia che porta al Rifugio Paolina. Inizia qui la traversata che conduce al Rifugio Roda di Vael. Si risale dapprima fino all¡¯Aquila di Christomannos, il monumento in bronzo alto quasi tre metri - eretto nel 1912 e parzialmente ricostruito nel 1959 - per celebrare uno dei padri del turismo in Alto Adige. Le pareti tutte intorno impressionano per la loro maestosit¨¤, il sentiero ¨¨ per¨° molto largo e dal monumento si scende dolcemente fino alla conca erbosa del rifugio Roda di Vael, che da oltre un secolo fa la guardia a questo piccolo angolo di paradiso. Si torna al punto di partenza per lo stesso itinerario. Andata e ritorno 3.30 ore, dislivello totale 400 metri. I pi¨´ allenati possono effettuare il periplo della Roda di Vael, che prevede il superamento del Passo del Vaiolon e circa 3 ore in pi¨´ di cammino.
Dal Lago di Carezza al labirinto di rocce
¡ª ?La chiamano Escursione circolare highlights e, per quanto poco emozionante, il titolo rende l¡¯idea. Nel volgere di poche ore di cammino si ammirano infatti molti dei luoghi pi¨´ significativi ai piedi del Latemar. Il percorso inizia dal parcheggio Paolina da dove si scende in un paio di chilometri al Lago di Carezza superando anche il ponte tibetano inaugurato di recente. Si costeggia il lago sulla sponda destra fino a quando s¡¯incontra il sentiero n. 11 che accompagna alla Radura di Mezzo. Da qui si continua sul ¡°sentiero labirinto¡±, cos¨¬ chiamato per la particolare conformazione delle rocce che lo circondano, poi si prende il sentiero 18 per la Forcella Latemar e il 18A che raggiunge il punto ultra panoramico denominato Mountain cinema Val d'Ega da dove si gode una magnifica vista sul Catinaccio e la Roda di Va¨¨l. Il sentiero 17 porta poi al Passo Costalunga, quindi si scende rapidamente al punto di partenza. In tutto occorrono circa 4 ore (dislivello 610 metri). Info: www.carezza.it
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