Trekking
In Abruzzo, due sentieri spettacolo ai piedi del Gran Sasso
Alla scoperta del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga camminando lungo sentieri scenografici e ben tenuti, frequentati da tranquilli escursionisti come da amanti del lato pi¨´ selvaggio della montagna. Un luogo fino a ieri ingiustamente snobbato dai trekker del Nord Italia che solo di recente hanno iniziato a frequentarlo sempre pi¨´ numerosi. Ecco due escursioni alla portata di tutti.
Spettacolare Val Maone
La prima proposta ¨¨ suggerita dalla Compagnia delle guide del Gran Sasso dĄŻItalia (www.compagniadelleguide.it ), che opera da anni in questi territori e ne conosce pregi e difetti. Si tratta di un itinerario che parte da Prati di Tivo per arrivare fino al Rifugio Garibaldi con un dislivello in salita di circa 780 metri con una durata di 3 ore per la salita e almeno altrettante in discesa. La Val Maone ¨¨ una delle pi¨´ frequentate del Massiccio del Gran Sasso e si sviluppa fra pareti rocciose di grande bellezza. Il sentiero un tempo era la via pi¨´ facile di comunicazione fra i due versanti del Gran Sasso. Si parte con una full immersion in un bosco di faggi secolari per poi arrivare sotto le pareti del Corno Piccolo. Durante il cammino buttate lĄŻocchio sul terreno dove si pu¨° trovare una gran quantit¨¤ di spinaci selvatici e erbe aromatiche oppure allungate lo sguardo fino a scorgere la grotta dellĄŻOro, che negli anni scaten¨° una - vana - guerra alla ricerca della fortuna. Proseguendo fra boschi e vallette si arriva fino al passo della Portella, dove si prende il sentiero a sinistra per il Rifugio Garibaldi fondato nel 1886. EĄŻ il pi¨´ antico del Gran Sasso.
Da Padula al rifugio della Fiumata
Si tratta di un sentiero escursionistico adatto a tutti, con un dislivello di circa 750 metri, che si pu¨° completare facilmente in meno di tre ore. Si parte dal centro di Padula a 932 metri di quota. Il percorso snoda subito fra caratteristiche erosioni sullĄŻarenaria immergendosi in una faggeta. Pi¨´ avanti , dopo un casotto dellĄŻEnel, aumentano a tratti le pendenze e si possobno osservare diverse cascate formate dal torrente Tordino. Si arriva quindi al rifugio della Fiumata (1720 metri di quota) dopo aver superato un torrione di roccia ben visibile e un canyon scavato nellĄŻarenaria. Il rifugio si affaccio sul vallone dominato dalla bastionata di roccia del Monte Gorzano. La discesa ¨¨ sulla stessa linea di salita.
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