Una vallata da sempre vocata al turismo slow ai margini del Parco Nazionale del Gran Paradiso ricca di itinerari per lo skialp. In compagnia di stambecchi e camosci
Gipeti e aquile reali volteggiano sopra la testa degli scialpinisti. Hanno invece le zampe ben piantate nella neve gli stambecchi e i camosci che osservano, e non sempre da lontano, la lenta risalita degli scialpinisti che possono cos¨Ź contare su insoliti compagni di escursione. Succede in Val di Rhemes, allĄŻestremit¨¤ occidentale del Parco Nazionale Gran Paradiso, una delle aree della Valle dĄŻAosta pi¨´ amate dagli skialper per la quantit¨¤ di itinerari non troppo difficili ma sempre spettacolari.
Al Rifugio Benevolo per lĄŻesordio nello skialp
LĄŻescursione perfetta per i principianti si sviluppa interamente lungo la strada che parte dal villaggio di Thumel. I pi¨´ esperti possono seguire le tracce che tagliano alcuni tornanti, ma vale la pena rimanere sul tracciato pi¨´ comodo seppur leggermente pi¨´ lungo. Superato un costone roccioso si esce dalla pineta e si prosegue, con ampio panorama dominato dalla massiccia sagoma della Granta Parey, sulla sinistra orografica della valle, fino al ponticello sulla Dora di Rhemes appena sotto il rifugio Benevolo (2.285 m), straordinaria terrazza panoramica e prezioso punto di appoggio per escursioni di maggior impegno come quelle che portano a Punta Galisia o Punta Calabre. Discesa dalla via di salita. Tempo necessario 3 ore a/r. Dislivello 430 metri.
Alla conquista dellĄŻEntrelor
Salita lunga ma tecnicamente non troppo esigente che si sviluppa nel territorio del Parco Nazionale.
Si parte dal parcheggio in frazione Bruil e attraversata la Dora di Rh¨şmes si prende subito quota sulla destra orografica della valle seguendo il percorso estivo dellĄŻAlta via n. 2. Questo tratto ¨¨ comunque molto frequentato, pertanto la traccia risulta sempre battuta ed evidente. Lasciato sulla sinistra il roccione denominato Castel Cucco si arriva con un ripido traverso allĄŻimbocco del Vallone di Entrelor. La vegetazione ¨¨ ormai alle spalle e ci si pu¨° godere in campo aperto lo spettacolo offerto dalle corona di vette che cinge il pianoro. I meno allenati si possono fermare qui, la giornata risulter¨¤ comunque di grande soddisfazione paesaggistica. Chi ha pi¨´ gambe risale il vallone al centro per poi portarsi sulla destra e, con un tratto pi¨´ ripido entra in un avvallamento a sinistra. Si risale la valletta per poi traversare a sinistra fino a raggiungere il ghiacciaio. Da qui un ultimo pendio, sulla destra, porta direttamente al colletto appena a sinistra della cima (in caso di neve instabile conviene per¨° risalire a sinistra portandosi verso lo spartiacque con la Valsavarenche e raggiungere lĄŻanticima dellĄŻEntrelor a 3.400 metri di quota. Discesa dalla via di salita. Tempo necessario 6 ore a/r. Dislivello 1.700 metri.
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