L¡¯atleta altoatesina, tre volte vincitrice del Freeride World Tour, spazia dalla neve al surf da onda, dalla cucina alla realizzazione di video. E si racconta con naturalezza.
Arianna Tricomi vanta nel suo curriculum la vittoria per tre anni consecutivi del Freeride World Tour, il pi¨´ importante circuito professionistico di gare di freeride. ? dunque una stella di prima grandezza del suo sport. Cresciuta a Corvara, in Alta Badia, ¨¨ figlia d¡¯arte e proprio con la mamma, gi¨¤ azzurra di discesa libera alle Olimpiadi di Lake Placid, ha incominciato a conoscere la neve fresca. Prima con il telemark, quindi con il freeski e il freestyle (specialit¨¤ slopestyle). Ma tutto quello che ¨¨ adrenalina sembra fatto per lei, oggi atleta di punta del Team The North Face. Come se non bastasse, nelle pause della stagione agonistica, Tricomi ha trovato il tempo di laurearsi in fisioterapia a Innsbruck ma anche di andare in Africa a fare volontariato. La sua vita per¨° ¨¨ armonica come lo scorrere delle stagioni dove ogni giorno si pu¨° vivere grandi emozioni e cambiamenti.
Come si arriva al freeride??
"Per me ¨¨ stato un processo naturale. Fin da piccola andavo con mia mamma a sciare in neve fresca risalendo i pendii con le pelli di foca. Questa ¨¨ sempre stata la mia passione, anche quando gareggiavo in pista appena potevo mi lanciavo fuori traccia. Ho provato tutto quello che si poteva fra le varie discipline sulla neve e sono arrivata a scegliere quella che pi¨´ mi piaceva".
Come ci si deve allenare per questa disciplina??
"Bisogna partire da una buona forma generale, muscoli delle gambe al top e poi avere la testa ¡°al posto giusto¡±. Fare freeride significa uscire dai tracciati protetti e obbliga a conoscere la montagna in ogni suo aspetto. Oltre alla normale preparazione sugli sci consiglio di seguire un corso valanga, per imparare a leggere i pendii nevosi in tutti i loro aspetti e con le varie modifiche che possono subire da un giorno all¡¯altro. Momentaneamente mi sto rimettendo in forma dopo l¡¯infortunio e utilizzando gli insegnamenti che ho imparato durante il corso di fisioterapia, un ottimo strumento per conoscersi e lavorare nei punti giusti".
Oltre allo sci hai qualche altra passione??
"Tutti gli sport che mi permettono di stare in montagna fanno al caso mio. Mi piace arrampicare e andare con la bici da enduro. Al mare un altro mio grande amore ¨¨ il surf da onda. Fuori dall¡¯ambito sportivo mi piace cucinare, la pasta ¨¨ una delle mie passioni a tavola. Altra attivit¨¤ che mi rilassa e mi piace ¨¨ il giardinaggio. Amici dell¡¯ambiente sci ne ho tanti ma mantengo stretti contatti con tanti amici che non sanno nemmeno sciare: non mi piace chiudermi in un solo mondo, la vita per me non deve avere limiti".
Il posto dove ti ¨¨ pi¨´ piaciuto sciare??
"Sicuramente in Giappone, non solo per la neve incredibile ma per la cultura e il cibo. E¡¯ un Paese che consiglio davvero a tutti i freerider. Ma anche sulle Alpi ci si diverte alla grande, le discese estreme non mancano proprio anche da noi. Voglio sottolineare, per¨°, che noi non andiamo in cerca del pericolo o dell¡¯estremo a tutti i costi. Il bello si pu¨° trovare anche due metri fuori dalla pista da sci, bisogna solo saperlo cogliere con un pizzico di creativit¨¤".
Prossimi progetti??
"Intanto riprendermi dai recenti infortuni e rimettermi in forma. La prossima estate rimetter¨° gli sci e far¨° il punto della situazione. Poi fra i miei progetti c¡¯¨¨ la creazione di nuovi video e film.?Ne ho gi¨¤ fatti tre: La Luce Infinita, Na Vita De N?i?e Val Scura: in questa occasione ho realizzato uno dei miei sogni da bimba, ovvero discendere il canale della Val Scura, uno dei couloir pi¨´ famosi delle Dolomiti".?
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