Cesare Maestri, fresco vincitore della Ciaspolada, spiega come correre in montagna sulla neve. E dove andare nel suo Trentino
Si chiama Cesare Maestri, solo un omonimia con il grande alpinista e si ¨¨ fatto conoscere come uno dei pi¨´ forti runner dellĄŻarea dolomitica. Classe 1993, ¨¨ nato a Borgo Lares, in Trentino e si laurea in ingegneria energetica occupandosi di risparmio energetico. Da sempre vive la montagna, la terra che lo circonda, in tutte le sue sfaccettature ma la corsa nelle terre alte ¨¨ ci¨° che pi¨´ ama e quando si dice corsa sĄŻintende anche con le ciaspole ai piedi. Campione italiano 2020 di corsa in montagna ha un lungo curriculum alle spalle a cui si aggiunge la fresca vittoria de La Ciaspolada della Val di Non, una gara unica dove tradizione, sport e divertimento si fondono e la rendono davvero indimenticabile e che questĄŻanno assegnava anche il titolo europeo.
Cosa significa correre in montagna?
"La corsa mi fa sentire libero, provo una sensazione di pace con me stesso che non ritrovo in nessun altro sport. Sono nato in montagna e a 17 anni ho iniziato a correre sui sentieri dietro casa. Il territorio del Trentino, dove abito, mi ha sicuramente favorito e regalato unĄŻopportunit¨¤ che forse chi vive in citt¨¤ lontano da luoghi cos¨Ź belli non ha potuto avere. Correre in salita o su terreni di vario genere mi ha formato sin da piccolo".
Come bisogna affrontare la corsa in montagna?
"Per imparare a correre il miglior esercizio ¨¨ quello diĄ correre, anche in pianura, per accrescere resistenza e aerobica. Se si vuole poi andare sui sentieri in montagna le cose cambiano, bisogna imparare poco per volta a conoscere lĄŻambiente dove ci si muove: i sassi sui quali si pu¨° caricare il peso, il tipo di erba che tiene o la roccia viscida. Ci sono davvero mille aspetti che creano la montagna e oltre a conoscerli prima a passo lento bisogna anche avere sempre lĄŻattrezzatura adeguata, a partire dalle scarpe che devono essere dotate di suole specifiche per questa attivit¨¤. La conoscenza del luogo rende poi migliore ogni tipo di allenamento".
Correre con le ciaspole ?
"LĄŻutilizzo delle racchette da neve ¨¨ abbastanza immediato, soprattutto ora che ci sono modelli pi¨´ leggeri. Imparare a correre invece ¨¨ tuttĄŻaltra cosa: io utilizzo un modello apposito per le gare dove il tallone dello scarponcino, che solitamente si pu¨° sollevare, rimane fermo. Imparare a gestire il passo di corsa non ¨¨ poi cos¨Ź immediato ma soprattutto con un modello base ¨¨ quasi impossibile. Le ciaspole sono da usarsi con la neve perch¨Ś ci permettono di non sprofondare ma se cĄŻ¨¨ ghiaccio bisogna evitare pendii ripidi, anche se ci sono delle punte tipo ramponi, la tenuta non ¨¨ ottima".
Prossimi obiettivi sportivi e lavoro?
"Sar¨¤ un anno intenso di competizioni di corsa in montagna a livello agonistico: a luglio sono in calendario tanto per dirne uno gli Europei di Corsa in Montagna e Trail e voglio arrivarci al meglio della forma. Spero di ottenere ottimi risultati nelle campestri e riuscire anche a mettermi alla prova nella maratona. Il mio lavoro ¨¨ una continua ricerca di energie pulite e corre in parallelo con la mia passione: salvare quellĄŻambiente a cui tengo pi¨´ di ogni altra cosa e che riesce a farmi scoprire ogni volta il meglio di me stesso".
Qualche bel posto dove fare una gita ciaspole ai piedi?
"Vicino a casa mia, nella zona di Madonna di Campiglio partendo da Campo CarloMagno cĄŻ¨¨ un sentiero che toccando diverse malghe e passando per il rifugio Boch arriva allo Spinale in prossimit¨¤ degli impianti di risalita. Ovviamente se si vuole si pu¨° fare in senso inverso salendo con gli impianti per poi scendere. La vista ¨¨ sulle Dolomiti di Brenta, poco altro da aggiungere".
Il Corno di Tres e Cima Lavazz¨¨
"Due i suggerimenti di Maestri per ciaspolare in Val di Non. La salita al Corno di Tres ¨¨ una gita facile che si snoda su strade forestali che solo nella parte finale si trasformano in un sentiero. Spesso ben tracciato, ha come punto di partenza il Rifugio Predaia Ai Todes, che si raggiunge in auto. Altra bella ciaspolata nel Gruppo delle Maddalene ¨¨ sulla Cima Lavazz¨¨: un classico della Val di Non con pendii abbastanza sicuri dal rischio di valanghe. Semplice come tecnicit¨¤ ma con un dislivello da non sottovalutare. La prima parte della gita punta alla Malga Stierbergalm su strada forestale da dove si prosegue verso una sella su ampi pendii per salire una breve cresta che porta in cima. Rientro sullo stesso percorso".
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