Frequentare pendii e versanti in pieno inverno, dopo abbondanti precipitazioni nevose, richiede la conoscenza dei potenziali fattori di rischio e delle misure di soccorso da attuare in caso di valanga, oltre alla capacit¨¤ di valutare il territorio e le proprie capacit¨¤ fisiche e tecniche
Se gli impianti di risalita nei comprensori di montagna italiani sono ancora chiusi, nella stagione invernale 2020-21 la neve, abbondante sull¡¯intero arco alpino, richiama gli appassionati di sport all¡¯aria aperta che possano - in ottemperanza alle normative vigenti - frequentare cime e pendii. In particolare, tra gli sportivi che praticano sci alpinismo ed escursioni con le racchette da neve ¨¨ importante conoscere le regole di comportamento da seguire in montagna, prevedere i potenziali rischi, saper gestire le emergenze e, nondimeno, saper rinunciare a un¡¯escursione quando le condizioni rendessero necessaria la scelta. ( Qui il video-tutorial per utilizzare correttamente il kit di auto-soccorso in valanga ).
In Italia opera il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico con tecnici qualificati tra montagna, cavit¨¤ e grotte: per programmare un¡¯escursione invernale in sicurezza, ecco i principali consigli sintetizzati da Roberto Misseroni, trentino classe 1965, istruttore nazionale del medesimo corpo. ¡°In questo momento (inizio gennaio 2021, Ndr) abbiamo una quantit¨¤ di neve abbondante caduta in seguito a diverse nevicate - spiega Misseroni - che hanno creato diversi strati, nevicate spesso accompagnate dal vento, un elemento-chiave nella formazione di lastroni che in quota sono generalmente pi¨´ soffici, a quote medio-basse pi¨´ compatti. Questi lastroni sono spesso inglobati nel manto nevoso e difficilmente riconoscibili: bisogna dunque prestare attenzione¡±. (Qui alcuni itinerari per racchette da neve sulle montagne lombarde ).
1) LA SCELTA DELL¡¯ITINERARIO
¡ª ?Importante consultare il bollettino meteo-nivologico per valutare le condizioni specifiche di quella determinata area ¡°che tengono conto di diversi fattori - spiega -: quantit¨¤ di neve caduta, direzione, intensit¨¤ del vento durante la nevicata¡±. E una volta valutato il grado di pericolosit¨¤, ¡°si sceglie la zona dove pianificare l¡¯escursione: se c¡¯¨¨ un pericolo di grado 4 la zona va assolutamente evitata - prosegue Misseroni -. Mentre in caso di pericolo di grado 3, un pericolo marcato, ci troviamo in presenza di una condizione molto diffusa in inverno che va interpretata. Come? Valutando le proprie capacit¨¤ e scegliendo l¡¯itinerario giusto¡±.
Due elementi, questi ultimi, che trovano una sintesi concreta: ¡°agli escursionisti con poca esperienza consiglio di andare su pendii di rischio modesto, in genere adatti alle racchette da neve, o ancor meglio di seguire gli itinerari gi¨¤ battuti - sia per ciaspole sia per sci alpinismo - dalle aziende di promozione turistica del territorio¡± dettaglia Misseroni. ( Qui i consigli per pianificare gite con le racchette da neve sul Monte Rosa ).
2) GLI STRUMENTI PER PIANIFICARE L¡¯ESCURSIONE
¡ª ?La preparazione da casa del percorso da seguire ¨¨ un fattore determinante in termini di consapevolezza. ¡°Consultare una cartina per comprendere le zone critiche dell¡¯itinerario ¨¨ una buona norma, cos¨¬ come durante la gita saper valutare i campanelli d¡¯allarme e, se necessario, rinunciare all¡¯escursione¡± dice Misseroni. Per esempio sui cambi di direzione, durante le ¡°diagonali¡± in salita, se si notano porzioni di neve che si staccano ¡°questo ¨¨ un indice di scorrimento degli strati superficiali e quindi del rischio di potenziale valanga¡±.
3) L¡¯OSSERVAZIONE CRITICA DELL¡¯ITINERARIO
¡ª ?¡°Man mano che si procede lungo l¡¯itinerario si deve prestare attenzione alla morfologia del territorio - dettaglia Misseroni - per esempio evitando i canaloni e le zone a ridosso delle creste, dove si accumula molta neve portata dal vento, e le zone molto ripide, cos¨¬ come quelle di confine tra grandi pascoli e i boschi, dove la neve si accumula in abbondanza e pu¨° rappresentare un rischio di valanga¡±. Per gli escursionisti meno esperti una soluzione ideale pu¨° essere l¡¯escursione (in particolare con le racchette da neve) lungo le strade forestali. L¡¯istruttore nazionale del Cnsas ricorda che ¡°le condizioni pi¨´ delicate in termini di scorrimento delle masse nevose si trovano nei 2-3 giorni successivi a una nevicata, una ¡®finestra¡¯ temporale che pu¨° allungarsi a diversi giorni se la nevicata ¨¨ accompagnata dal vento e se i lastroni non vengono stabilizzati da un rialzo termico¡±.
4) IL KIT DI AUTO-SOCCORSO
¡ª ?L¡¯istruttore nazionale del Cnsas Roberto Misseroni sottolinea inoltre l¡¯importanza di portare con s¨¦, sempre, il kit di auto-soccorso in caso di valanga composto da artva, pala e sonda ¡°che necessita di una minima formazione per un utilizzo corretto e tempestivo - spiega - anche perch¨¦ va sempre ricordato che in caso di valanga l¡¯efficacia del soccorso dipende, quasi sempre, dalla prontezza d¡¯intervento dei compagni di escursione¡±. Nel caso malaugurato di un escursionista sepolto da una valanga ¡°in media l¡¯intervento deve avvenire entro 15 minuti e statisticamente ¨¨ difficile che questo primo, essenziale, aiuto possa essere prestato da noi soccorritori¡±.
5) COME CHIAMARE I SOCCORSI
¡ª ?In caso di necessit¨¤, quando si assiste al distaccamento di una massa di neve che possa aver sommerso degli escursionisti, ¨¨ necessario chiamare il numero unico d¡¯emergenza europeo 112, nelle regioni in cui ¨¨ attivo, altrimenti il numero 118.
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