Dalle spiagge della Versilia paiono inaccessibili. Ma una fitta rete di sentieri, anche facili, consente di raggiungere numerose cime delle Apuane senza difficolt¨¤. Anche in questa stagione
Camminate vista mare e con temperature gradevoli anche in autunno inoltrato. O se il lockdown non conceder¨¤ tregua a breve, da tenersi appuntati per la prossima primavera. Le Alpi Apuane gratificano lĄŻescursionista con tante cime accessibili senza difficolt¨¤, almeno fino a quando non arriver¨¤ la neve. Ma anche allora ci si potr¨¤ togliere qualche soddisfazione e arricchire la collezione di selfie sotto le croci di vetta. Una sola avvertenza: non lasciatevi ingannare dal sole. Talvolta, infatti, i versanti della montagne esposti a nord sono coperti da un insidioso e invisibile strato di ghiaccio che rende impossibile il passaggio in sicurezza a chi non ¨¨ correttamente attrezzato.
Pania della Croce, la regina
La Pania della Croce (1.858 m) ¨¨ la cima pi¨´ alta delle Alpi Apuane meridionali. E forse proprio per questo ¨¨ la pi¨´ frequentata. Tra i numerosi itinerari che raggiungono la vetta, suggeriamo quello in partenza dal borgo incantato di Pruno, arroccato intorno a una pieve romanica del XIII secolo. Si percorre il sentiero 122 fino al Passo dellĄŻAlpino e a Foce Mosceta (1.170 m), nei cui pressi si trova il Rifugio Del Freo, in questa stagione aperto solo nei weekend. Da qui si prende a destra il sentiero n. 126 che risale il pendio ormai completamente privo di alberi e raggiunge la cima (4 ore da Pruno). Ritorno per la via di salita. Sconsigliata in caso di neve.
Prana, la montagna dei brasiliani
Poco conosciuto a causa della sua posizione defilata, il Monte Prana (1.220 m) ¨¨ la montagna dei brasiliani. Sulle sue pendici, infatti, un battaglione di soldati sudamericani difendeva la sottostante piana di Camaiore nel corso della Seconda Guerra mondiale. Si spiegano cos¨Ź i cartelli indicatori verdeoro e le scritte anche in portoghese sui segnavia. Ą°SaudadeĄą ¨¨ la parola pi¨´ ricorrente. Oggi, naturalmente, nessuno difende questa vetta ultrapanoramica e silenziosa. La si pu¨° conquistare in poco pi¨´ di due ore partendo da Casoli percorrendo il sentiero 2 e, in seguito, il 112, passando per Campo dallĄŻOrzo (938 m) il cui nome ricorda antiche coltivazioni di cereali sui terrazzamenti tutto intorno. Ritorno per la via di salita.
Monte Forato, il pi¨´ fotografato
LĄŻarco di roccia sotto la vetta del Monte Forato (1.209 m) ¨¨ una delle pi¨´ note cartoline apuane. Difficile resistere alla tentazione di attraversarlo. Per arrivarci si cammina 2.30 ore risalendo il sentiero n. 6 da Stazzema fino alla Foce di Petrosciana, valico tra Versilia e Garfagnana frequentato fin dallĄŻantichit¨¤. Da qui si seguono, a sinistra, le indicazioni per il Monte Forato. Dopo il selfie sotto lĄŻarco di calcare che incornicia il Mar Tirreno si raggiunge in cinque minuti la vetta della montagna. Discesa per lo stesso itinerario.
Monte Sumbra, nel cuore delle Apuane
Occorre raggiungere il versante orientale della catena apuana, ma lĄŻascesa al Monte Sumbra (1.745 m) ¨¨ giustamente considerata obbligatoria per la magnificenza del paesaggio in cui si svolge con la vista che si spinge fino alla Garfagnana e allĄŻAppennino Tosco Emiliano. La via di salita pi¨´ agevole parte da Capanne di Careggine (845 m) e dura 3.30 ore sempre seguendo il sentiero 145. Molto suggestivo ¨¨ il transito nellĄŻIntaglio, una fenditura tra le rocce dove pu¨° passare solo una persona alla volta. Si continua tra fitte faggete fino a un punto di sosta attrezzato con tavoli e panche per poi inerpicarsi in campo aperto fino alla vetta. Ritorno per la via di salita.
Il gratificante anello del Monte Matanna
Due salite non troppo lunghe e lunghi tratti in falsopiano tra i boschi. Dal Ristoro Alto Matanna (1.037 m) si raggiunge in poco pi¨´ di mezzĄŻora la vetta del Monte Matanna (1.318 m) straordinario belvedere sulla cime pi¨´ importanti delle Apuane. Si scende quindi alla Foce del Pallone e si prende a destra il sentiero a mezza costa fino allĄŻinnesto del sentiero 121 che senza dislivelli degni di nota porta al Rifugio Forte dei Marmi, confortevole punto di ristoro aperto nei weekend. Subito dopo inizia la per il Callare di Matanna, con la svettante sagoma del Monte Procinto a lungo davanti agli occhi, da dove si scende in pochi minuti al punto di partenza. Tempo di percorrenza complessivo quattro ore.
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