gli itinerari
Ciaspole, le tre escursioni top nellĄŻAppennino Reggiano
Le abbondanti nevicate di questa stagione consentono ancora di effettuare interessanti escursioni con le ciaspole a quote non troppo elevate. LĄŻoccasione ¨¨ dunque propizia per andare alla scoperta delle vette dellĄŻAppennino in provincia di Reggio Emilia (www.visitemilia.com), poco conosciute ma sorprendenti e forse proprio per questo ancora pi¨´ belle.
Dal Passo della Pradarena al Monte Sillano
Ciaspolata molto spettacolare e di relativo impegno che si svolge in massima parte sul crinale che separa il Reggiano dallĄŻAlta Garfagnana. Ci si mette in cammino dal Passo della Pradarena seguendo i segnavia (ben visibili anche con la neve) dell'Alta Via dei Parchi in direzione del Passo di Romecchio e del Monte Sillano. Una comoda carrareccia tra i faggi accompagna fino ai piedi della dorsale occidentale del Monte Asinara da dove si procede in campo aperto e con bella vista fino alle Apuane, fino al Passo della Comunella. Si continua quindi senza traccia obbligata seguendo la dorsale che, con qualche saliscendi e un ripido strappo finale, porta allĄŻanticima ovest del Monte Sillano. UnĄŻultima breve discesa porta quindi alla base del pendio che conduce alla vetta sempre bene in vista. Ritorno per la stessa via di salita. Dislivello 500 metri. Tempo complessivo 4 ore.
Al cospetto del Monte Cusna
Lo chiamano il Gigante addormentato per la sua configurazione e soprattutto per le ragguardevoli dimensioni. Il Monte Cusna ¨¨ la vetta pi¨´ alta dellĄŻAppennino Reggiano e per quanto dallĄŻaspetto accomodante presenta insidie da non sottovalutare. Lo si pu¨° comunque avvicinare con una comoda ciaspolata che parte dal Rifugio Monte Orsaro, nei pressi di Febbio, e risale una strada innevata che porta al Passo Cisa (solo omonimo del pi¨´ noto valico autostradale). La carrareccia continua con pendenze costanti fino allĄŻAltopiano del Bagioletto posto proprio ai piedi del Cusna. I pi¨´ esperti possono affrontare i 400 metri di dislivello che portano alla vetta, per tutti gli altri la meta sono i dolci Prati di Sara, che si raggiungono con una breve discesa. Ritorno per la stessa via a ritroso. Dislivello 440 metri. Tempo complessivo 4 ore.
Raggiungere una vetta quasi senza fatica. Succede se la meta ¨¨ il Monte Ventasso (1.726 m), una bella cima che si trova poco sopra le stazione sciistica di Ventasso Laghi. Per quanto breve lĄŻescursione regala scorci di grande suggestione con il passaggio accanto al Lago Calamone e quello successivo allĄŻAlpe di Succiso. Qui inizia lĄŻunico tratto ripido, ma basta effettuare qualche zig zag sul pendio innevato per diluire la pendenza (e la fatica) e superare senza affanni gli ultimi 200 metri di dislivello. Ritorno per la stessa via a ritroso. Dislivello 380 metri. Tempo complessivo 3 ore.
Seguiteci sui nostri canali social!
? RIPRODUZIONE RISERVATA