Per celebrare la settimana che porta alla festa delle donne ecco l'intervista a Lisa Borzani, due volte vincitrice del Tor des G¨¦ants. "Mi ¨¨ stato pure revocato il part-time dalla banca presso la quale sono impiegata..."
Padovana di nascita, per amore della montagna ha scelto di vivere in un villaggio valdostano a 1.800 metri di quota. Un cambiamento importante ma naturale per un¡¯atleta come Lisa Borzani, una delle pi¨´ forti interpreti del trail running azzurro, con alle spalle numerose presenze nella nazionale di specialit¨¤ e un palmares ricchissimo in cui spiccano le due vittorie al Tor des G¨¦ants, l¡¯endurance trail di 330 km che si corre sulle alte vie della Valle d¡¯Aosta.
Come donna e sportiva come gestisci la vita di tutti i giorni e la preparazione per le gare?
"Per quanto riguarda la mia vita di famiglia ho al fianco un marito, Paolo, che mi sostiene e mi scarica di moltissime incombenze solitamente affidate alle donne. Anzi, posso quasi dire che in casa fa tutto lui. E¡¯ una fortuna che mi consente di allenarmi al meglio".
Sul lavoro ¨¨ pi¨´ complicato.
"Mi ¨¨ stato revocato il part-time dalla banca presso la quale sono impiegata perch¨¦ non ho figli. Cos¨¬ non riuscendo a seguire i miei programmi lascer¨° il posto. Oltretutto una donna atleta non ¨¨ considerata come un maschio che fa le sue stesse cose. Credo che a volte mi vedano come una disadattata. Anche nelle gare spesso mi rendo conto che perfino dagli stessi organizzatori vengono prese pi¨´ in considerazione le imprese degli uomini, mentre noi donne siamo relegate in secondo piano. Con i colleghi sportivi nessun problema, io in gara faccio il mio sapendo che non si pu¨° competere con un uomo a livello fisico. Magari gli uomini che lascio indietro non sono tutti cos¨¬ felici ma le competizioni sono anche questo".
Consigli alle donne che vogliono dedicarsi al trail running?
"Partire con la giusta mentalit¨¤ per stare sulle gambe tante ore, in alcuni casi giorni interi. Bisogna preparare il corpo a una quantit¨¤ di movimento continua con pochi riposi e con tanta determinazione. Penso che sia da incoscienti affrontare dei trail running da 50, 100 e perfino 300 km senza la dovuta preparazione atletica e la consapevolezza di ci¨° che si va a fare. Ogni evento sportivo va affrontato in base al livello raggiunto da ogni singolo individuo. Bisogna per me diffondere maggiormente una cultura sportiva".
I tuoi hobby fuori dai sentieri?
La lettura, come approccio allo sport. Paolo mi rinfaccia spesso di usare troppo la testa in quello che faccio, ma a me piace studiare, preparami, capire e analizzare le varie situazioni. Credo sia un modo di porsi molto femminile. Una volta insegnavo matematica, mi piaceva moltissimo, ma poi ho scelto la banca poter disporre di pi¨´ tempo per allenarmi. Questo lavoro mi ¨¨ davvero mancato tanto. Oggi con Paolo, dopo aver conseguito tutte le certificazioni per istruttori di atletica leggera e di trail-running riconosciute dal Coni, organizziamo corsi di trail per tutte le et¨¤. In qualche modo sono cos¨¬ tornata all¡¯insegnamento.
Sono molte le donne che seguono i vostri corsi?
Non moltissime, forse pensano di non potercela fare in quanto troppo pressate dalla famiglia e dai vari impegni quotidiani. Spero nei prossimi anni di vedere molte pi¨´ concorrenti alle gare di trail running. In questo sono fiduciosa, ai nostri corsi partecipano tante bambine. Agguerrite ed entusiaste.
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