Eugenio Barcelloni ¨¨ tra i surfisti che cavalcano le onde giganti: ¡°Ci vuole esperienza. Ho girato il mondo, ma Nazar¨¦ ¨¨ unico¡±
Il big wave - il surf sulle onde giganti - ¨¨ un fenomeno sempre pi¨´ in espansione. Anche in Italia , dove le condizioni non consentono di praticare questa disciplina: sono tanti i surfisti del nostro Paese che girano il mondo a caccia delle onde pi¨´ grandi in situazioni estreme. Tra loro c¡¯¨¨ Eugenio Barcelloni: conosciamolo meglio nell¡¯intervista esclusiva a Gazzetta Active.
Eugenio, ti presenti?
¡°Ho 34 anni e vengo da Roma. Ho iniziato a praticare sport acquatici da piccolo e ho conosciuto il surf quando avevo 10 anni, sulle spiagge di Focene con mio cugino. A 14 anni mi sono trasferito da Roma a Termoli, sull¡¯Adriatico, per vivere sul mare: l¨¬ ¨¨ iniziata la mia carriera da agonista, sono entrato in Nazionale e ho partecipato a diversi campionati, anche internazionali¡±.
Cosa ti ha attirato del big wave?
¡°Partecipare alle gare non ¨¨ mai stato nei miei interessi: l¡¯ho sempre fatto soprattutto per i miei sponsor. Le condizioni estreme mi hanno sempre attirato di pi¨´ e ho cercato di migliorare¡±.
Questa passione ti ha portato a girare il mondo.
¡°Dato che non ci sono queste condizioni nel Mediterraneo, ho iniziato a viaggiare per crescere in questa disciplina. Quando avevo 19 anni sono stato il primo italiani a surfare Jaws, nelle Hawaii , con la moto d¡¯acqua: il tow-in. I viaggi che mi hanno formato di pi¨´ sono stati quelli alle Hawaii, Tahiti (con l¡¯onda di Teahupoo), Cile (con l¡¯onda di Punta De Lobos) e Messico, con l¡¯onda di Puerto Escondido¡±.
E Nazar¨¦?
¡°Dal 2016 ho iniziato a surfare l¨¬, in Portogallo: ¨¨ una delle onde pi¨´ grandi del mondo . Anche per la vicinanza con l¡¯Italia, ¨¨ molto comodo raggiungerlo: anche durante l¡¯anno posso andare pi¨´ volte. Ci vuole un lungo allenamento e una grande condizione mentale ¡±.
Pratichi tow-in o paddling?
¡°Ho iniziato facendo tow-in alle Hawaii, crescendo con l¡¯esperienza mi sono sempre di pi¨´ avvicinato al paddling . Nel tow-in c¡¯¨¨ una moto d¡¯acqua che traina il surfista, lanciato sull¡¯onda. Nel paddling non c¡¯¨¨ la moto, il surfista rema con le braccia per prendere le onde. Ma comunque il supporto della moto d¡¯acqua ¨¨ fondamentale anche nel paddling in giornate in cui le onde sono molto grandi: si rischia di rimanere intrappolati in un set, pu¨° salvare la vita¡±.
Per il big-wave ¨¨ necessaria un¡¯attrezzatura particolare.
¡°Il big wave richiede un¡¯attrezzatura pi¨´ complessa rispetto al surf tradizionale. Ci sono anche sistemi di salvataggio che si sono sviluppati e che rendono la vita pi¨´ sicura. Il primo ¨¨ l¡¯impact vest, che ripara dai colpi che si possono ricevere dall¡¯onda o dalla tavola e aiuta a risalire in superficie, soprattutto se si sviene o si ¨¨ in stato confusionale. Poi c¡¯¨¨ un secondo giubbotto con quattro bombole d¡¯aria: tirando una maniglia si apre, si gonfia e permette di risalire in superficie¡±.
Cosa ha di particolare Nazar¨¦?
¡°Nazar¨¦ ¨¨ uno spot unico, diverso dagli altri. Il fondale ¨¨ sabbioso, le onde vengono da tutte le direzioni: ¨¨ un attimo avere un set di dieci onde. ? molto importante l¡¯utilizzo della moto d¡¯acqua per recuperare il surfista e andare nella via di fuga. Ci vuole una lunga pratica per guidare bene la moto d¡¯acqua a Nazar¨¦: ne ho viste tante andare sulle rocce e capovolgersi¡±.
Come si arriva a cavalcare onde giganti?
¡°Fondamentale ¨¨ l¡¯esperienza: con l¡¯avanzare dell¡¯et¨¤ si acquisisce familiarit¨¤ e confidenza, aspetti che fanno la differenza¡±.
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