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Il livello, l'oceano, i pericoli, gli istruttori: temi e criticit¨¤ del surf da principianti
Il surf, ormai ¨¨ noto a tutti, ¨¨ uno sport in grande espansione. Chi frequenta le nostre onde pu¨° testimoniare quanto gli spot siano sempre pi¨´ affollati. Un numero sempre crescente di persone ha il desiderio di provare a entrare in mare e cavalcare le onde con la tavola: il surf ¨¨ uno sport cool, che attira, che porta anche a girare il mondo. Si pensi alle Canarie: meta sempre pi¨´ popolare tra gli italiani, molti dei quali sono attratti dal clima, dal mood e anche dalla possibilit¨¤ di fare surf nell¡¯oceano. Italiani sono anche diversi istruttori che hanno base l¨¬: tra questi c¡¯¨¨ Fabio Marini, che vive e insegna surf a Fuerteventura. E che, nella sua attivit¨¤ quotidiana in mare, si trova a gestire diverse situazioni non semplici in acqua. Perch¨¦? Perch¨¦ spesso, quando si fa surf da principianti, non ci si rende bene conto di quello che si sta facendo. Con lui parliamo proprio di questo: di consapevolezza, di conoscere i propri limiti, di rispetto del mare, di s¨¦ e degli altri. Temi all¡¯ordine del giorno in questo periodo storico di vero e proprio boom del surf.
NON SOTTOVALUTARE L'OCEANO
¡ª ?"Partiamo dal semplice: quando si fa surf nell¡¯oceano, bisogna essere consapevoli che ci si sta mettendo in un ambiente estraneo, che richiede devozione e attenzione. Per quanto sia divertente, ci si deve sempre ricordare che il surf ¨¨ nella categoria degli sport estremi", spiega Marini. Tradotto: bisogna approcciare questo sport "in modo consapevole, umile e graduale. Perch¨¦ c¡¯¨¨ sempre un margine di rischio. L¡¯oceano non ¨¨ la nostra essenza, non bisogna affatto sottovalutarlo". Il problema, appunto, ¨¨ che sempre pi¨´ gente "non ha consapevolezza. Molto pi¨´ spesso di quanto vorrei ho a che fare con allievi che si credono meglio di quanto sono. E che dopo poche lezioni sono gi¨¤ a fare sessioni di surf da soli, saltando dei passaggi fondamentali: mi verrebbe da dire che talvolta c¡¯¨¨ anche poca umilt¨¤".
LA FIGURA DEGLI ISTRUTTORI
¡ª ?C¡¯¨¨ la tendenza a volere tutto e subito, cercando risultati immediati. Anche spinti dalle informazioni che riceviamo sempre pi¨´ costantemente dall¡¯esterno e che spesso danno false aspettative. Basti pensare a Nazar¨¦: "? uno spot ormai mainstream con onde giganti accessibili unicamente a surfisti professionisti specializzati in big wave riding e che, paradossalmente, alcuni studenti prendono come referenza chiedendomi: ¡®Hai mai surfato l¨¬?¡¯. E se tanto i big wave rider, cos¨¬ come gli atleti del campionato mondiale, devono stare costantemente all¡¯erta e capita che commettano errori, figuriamoci chi ¨¨ alle prime armi. Una delle opzioni per ridurre i rischi che comportano la pratica del surf ¨¨ affidarsi a una scuola, anche perch¨¦ la figura degli istruttori sta diventando pi¨´ professionale a differenza del passato, quando i maestri prima di tutto erano surfisti che si trovavano a insegnare per casualit¨¤. Basti pensare che Francia, Portogallo e Spagna stanno cercando di equiparare il titolo".
Surf per principianti: IL METODO
¡ª ?Tra bravo istruttore e bravo surfista c¡¯¨¨ dunque ora una differenza: "L¡¯insegnamento ¨¨ una cosa, il surf un¡¯altra. Io posso dire di essere un surfista non particolarmente esperto, ma cerco di approcciarmi agli alunni con un metodo didattico ed educativo adeguato al caso". Il che vuol dire anche essere critici al punto giusto, motivare l¡¯alunno ma senza dare false illusioni: "Se aumenti troppo l¡¯autostima e fai credere a un principiante che sta spaccando, prende quello come standard. E magari si trover¨¤ poi in condizioni troppo complesse per il suo livello, creando pericolo a se stesso e agli altri. Gli alunni progrediscono maggiormente nella zona di comfort, perch¨¦ ci si riesce a concentrare maggiormente sulla tecnica. La gente che ascolta ha una progressione maggiore. Mentre chi ¨¨ stato educato a spingersi sempre oltre, rischia di non progredire adeguatamente nella tecnica. A quel punto il surfing diventa frustrante".
IL LIVELLO
¡ª ?Il problema ¨¨ dunque essere consapevoli del proprio livello. Altro tema delicato e complesso. Solitamente si utilizzano quattro voci: beginner (principiante), improver, intermediate (intermedio) e advanced (esperto). Come si fa a capire a quale "categoria" si appartiene? "La cosa fondamentale da sapere ¨¨ che il surf ¨¨ uno sport in cui progredire ¨¨ complicatissimo. E che a livello di scuola, vuol dire essere sempre principianti. Se ci si definisce ¡®intermedi¡¯ a scuola, si ¨¨ comunque principiante, come se ci fossero sotto-categorie. Bisogna essere consapevoli di questa cosa". Bisogna dunque capire questo, secondo Marini: se a scuola dicono che il livello ¨¨ "intermedio", siamo comunque nell¡¯ambito del principiante. "L¡¯intermedio vero, non quello da scuola, ¨¨ un surfista che surfa gi¨¤ onde grosse, che riesce a interpretare lo spot, che conosce le correnti, che sa come condividere lo spazio con gli altri surfisti. Che sa fare le manovre come il cut-back e l¡¯off-the-lip". Non ¨¨ un caso che nelle scuole si utilizzino sempre le tavole soft, un vincolo netto alle Canarie.
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