l'intervista
Nick Pescetto: "L'onda perfetta? Un'illusione. Il surf ¨¨ il viaggio, il percorso"
"Il surf per me non ¨¨ cercare l¡¯onda perfetta, perch¨¦ questo crea frustrazione e illusione. L¡¯onda perfetta ¨¨ un momento in cui ci troviamo a condividere qualcosa di speciale con persone, amici e non solo, a contatto con la natura. Per me il surf ¨¨ il viaggio alla ricerca di queste onde, ma questa non ¨¨ la destinazione: ¨¨ tutto un percorso". Nick Pescetto, content creator e surfista, ci ha raccontato la sua esperienza con il surf, tra social network e quotidianit¨¤, tra passione e stile di vita.
Come ti sei approcciato con il surf?
"Ho iniziato a surfare tardi, circa a 22 anni, perch¨¦ prima mi dedicavo soprattutto alla mountain bike. Crescendo in Italia non avevo grosse onde a portata, non sapevo dove surfare. Ho studiato 'Business e Sport Management' a Barcellona, l¨¬ ho conosciuto ragazzi che surfavano e ho intrapreso questa strada. Ho capito subito che c¡¯¨¨ una forte connessione con la natura. Mi ¨¨ subito piaciuto moltissimo il lifestyle: la sveglia presto la mattino, le trasferte senza sapere cosa si trova, la condivisione con gli amici".
Cosa trovi di speciale nel surf?
"? diverso da qualsiasi altro sport: non hai il telefono e sei lontano dal mondo di internet e dei social media. Per me non ¨¨ mai stata una cosa competitiva, l¡¯obiettivo principale ¨¨ sempre stato il divertimento e la mia espressione personale: mi sarebbe piaciuto iniziarlo prima, ma ora mi sto godendo ogni cosa. ? uno sport che richiede costanza".
Quindi per te il surf deve combaciare con uno stile di vita?
"L¡¯interpretazione va di persona a persona. Per me, come detto, ¨¨ un percorso anche di ricerca personale, introspettiva. Un esempio: quando sono in Indonesia vado a cercare le onde, studio i venti ma soprattutto conosco posti nuovi e nuove persone. Lo paragono appunto a un viaggio introspettivo: viene naturale fare riflessioni sulla mia vita, su cosa voglio e su cosa sto cercando".
Cerchi di trasmettere questo messaggio sui social?
"Penso molto a cosa arriva tramite i miei post. Ma ¨¨ stata tutta un¡¯evoluzione: quando facevo i primi post non ci pensavo, ora sento di voler trasmettere un messaggio pi¨´ profondo. Cerco di esprimere quello che sento per davvero anche se sono emozioni molto profonde e difficili da catalogare".
Secondo te questo messaggio arriva?
"Se si d¨¤ un occhio veloce ai miei profili forse non traspare, bisogna informarsi un po¡¯. Ho anche una community su Facebook molto ampia in cui parliamo di queste cose. Ci vuole un po¡¯ pi¨´ di tempo perch¨¦ questo messaggio possa trasparire, la soglia di attenzione sui social ¨¨ bassa. E poi ovviamente ci sono anche contenuti pi¨´ di impatto e di intrattenimento".
Che consigli ti senti di dare a un neofita?
"Vorrei far arrivare un messaggio sull¡¯attitudine che ci vuole in questo sport. Bisogna voler imparare molto sui noi stessi, sugli altri, sulla connessione con la natura, sull¡¯approccio alle sfide. All¡¯inizio mi piaceva molto questa sensazione di lasciarmi trasportare dalla situazione, senza pianificare nulla: non sapere quanto si star¨¤ in acqua, non fare programmi, lasciarsi trasportare. Non bisogna forzare e voler entrare in acqua pensando di dover prendere l¡¯onda perfetta. Bisogna farlo per godersi il momento, l¡¯onda ¨¨ come se fosse un regalo: ¨¨ un¡¯attitudine diversa. Adesso il surf ¨¨ una moda, sta prendendo tantissimo piede. Molti lo fanno per seguire un trend, ¨¨ una cosa bella ma non bisogna farlo solo per quello".
Dal punto di vista tecnico, hai qualche suggerimento da dare? Serve una preparazione fisica?
"Il mio consiglio ¨¨ iniziare con una longboard e rimanere a lungo su una tavola lunga. Passare subito alla short ¨¨ un errore in cui si perde tempo e l¡¯apprendimento rallenta. La preparazione atletica dipende dal tipo di persona che sei, se fai sport e cardio non c¡¯¨¨ bisogno all¡¯inizio. Pi¨´ si va avanti, chiaramente pi¨´ ¨¨ necessario essere allenato". Il surf ha cambiato il tuo approccio alla vita? ¡°Gi¨¤ prima avevo certi valori, sono sempre stato molto connesso all¡¯espressione creativa. Facendo gi¨¤ mountain bike, ho affrontato tanti viaggi e sapevo gi¨¤ cosa volesse dire praticare uno sport rischioso che richiedesse tanta forza di volont¨¤. Ma con il surf ho scoperto questa attitudine pi¨´ ¡®morbida¡¯ rispetto alla bici e ho iniziato ad avere un approccio pi¨´ lento e paziente. In questo sport non bisogna crearsi troppe aspettative, questo ci aiuta tanto anche nella vita di tutti i giorni¡±.
Come riesci a conciliare attivit¨¤ sui social e sport?
"Ho una programmazione flessibile, do sempre priorit¨¤ allo sport e alla mia libert¨¤. Ho cercato un meccanismo per conciliare tutto: quando faccio sport mi porto dietro le telecamere, faccio riprese che posso utilizzare per progetti di lavoro. Durante la mia giornata includo una parte fisica, il lavoro e lo sport a contatto con la natura. Poi dipende anche dal progetto che sto seguendo: ¨¨ tutto un equilibrio. Ma la mia priorit¨¤ rimane lo stare a contatto con le persone e con la natura".
Tue Giulia (Calcaterra) come conciliate tutto questo nella quotidianit¨¤?
"Io e Giulia Interpretiamo questi due mondi con un forte equilibrio. Ci prendiamo del tempo per dedicarci al lavoro, senza metterci limiti di giorni o di ore, ma per il resto pensiamo allo sport e al rapporto con la natura. Per me ¨¨ importante: quando vengo da progetti intensi, ho bisogno di riconnettere e non farmi trascinare dal flusso di lavoro e dai social. Una volta che ci sei dentro c¡¯¨¨ tanto lavoro nella creazione dei contenuti. La post-produzione richiede molto tempo, delego il pi¨´ possibile. Siamo molto attenti al nostro equilibrio. Il nostro vantaggio ¨¨ quello di poter conciliare la passione e il lavoro".
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