la recensione
Un libro italiano su ¡°Un mercoled¨¬ da leoni¡±: non solo un film, ma un intero universo
Quest¡¯anno John Milius ha soffiato 45 candeline per Big Wednesday. L¡¯opera che ha reso il surf un fenomeno globale, e che ha raccontato al mondo una generazione di mitici surfisti ormai scomparsi, oltre a essere un inno all¡¯amicizia e alla libert¨¤ ¨¨ anche e soprattutto uno di quei film che invecchiano bene. Anzi: acquistano un immenso valore, anno dopo anno. Quell¡¯universo magico, unico, irripetibile, che fa incrociare continuamente fiction e realt¨¤ e mescola tutto con poesia filmica, ¨¨ oggi raccontato da un libro italiano. L¡¯orgoglio tricolore non ¨¨ un dettaglio da poco perch¨¦?Surf. Un mercoled¨¬ da leoni, firmato a quattro mani da Francesco Aldo Fiorentino, per tutti Franz, e da Tommaso Lavizzari, edito in una versione aggiornata e arricchita da Milieu edizioni, ¨¨ davvero un lavoro denso e ricco di significati.
Big Wednesday, l'epopea di Malib¨´
¡ª ?E pensare che la vita di questo film, iniziata ufficialmente nel maggio del 1978 con l¡¯uscita in sala, era davvero partita male. Il film al botteghino si rivel¨° un flop di incassi, ma non di critica. Gli autori del testo lo ricordano e ne tracciano una traiettoria ben precisa, dando le coordinate non solo a eventuali surfisti, che spesso hanno inconsapevolmente snobbato il film, ma anche alla platea di semplici spettatori che magari mai hanno pensato in vita loro di poggiare un piede su una tavola da surf. E iniziano col ricordare a tutti chi ¨¨ e cosa ¨¨ stato?John Milius: non solo quel regista e sceneggiatore uscito dall¡¯universit¨¤ di cinema insieme a colleghi come Jorge Lucas e Steven Spielberg, ma soprattutto un surfista californiano che visse l¡¯epoca d¡¯oro di spot come Malib¨´ e dintorni.
Tutto su "Un mercoled¨¬ da leoni" in un libro
¡ª ?Dettagli, segreti di scena, mitici operatori di camera in acqua, stuntman e cameo (Gerry Lopez il pi¨´ famoso), fanno da contraltare a una storia che narra a pi¨´ livelli cosa ¨¨ stata questa pellicola. Fiorentino e Lavizzari, per esempio, prendono in considerazione anche gli abiti usati dagli attori per ricordare le ingiuste accuse di nazi-fascismo rivolte a Milius. O ancora raccontano alcune finezze in merito alle tavole da surf e agli shaper, illuminando un mondo vecchio ormai anche di settant¡¯anni, e riportando meritatamente alla luce tradizioni e la pi¨´ profonda cultura del surf, nella quale incidentalmente ¨¨ nato anche un marchio, Bear, che inizialmente doveva essere solo un elemento scenico.
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omaggio ad aaberg
¡ª ?¡°Ho raccolto molte informazioni negli anni ¨C ha raccontato a Gazzetta Active Francesco Aldo Fiorentino ¨C e ho avuto modo di entrare in contatto con diversi personaggi che a vari livelli hanno fatto parte del film, da Pete Townend a Randy Rarick, fino a Danny Aaberg¡±. E proprio a quest¡¯ultimo il libro d¨¤ anche un grande tributo, poich¨¦ fu lui a scrivere la storia?No Pants Mance, pubblicata originariamente da Tracks Magazine, che fa da cardine narrativo a Big Wedsneday, poi sceneggiato a quattro mani dallo stesso Aaberg e Milius. La nuova edizione del libro di Fiorentino e Lavizzari include infatti una lunga intervista all¡¯autore californiano. Oltre alle Bonus Track, una serie di pareri di varie personalit¨¤ del mondo del surf italiano ed estero, o del cinema: tra questi, in cima alla lista ¨C e non per caso ¨C spiccano le parole dissacranti di Quentin Tarantino, che considera i surfer "degli idioti che non meritano un film di tale portata".
lo spirito del film "un mercoled¨¬ da leoni"
¡ª ?Non ci ¨¨ dato sapere a che genere di brutte persone si riferisca Tarantino, ma il solo fatto che Un mercoled¨¬ da leoni sia una produzione pensata, scritta e diretta da surfisti, con un linguaggio coerente e con riferimenti al mondo del surf tanto precisi e veri da essere talvolta un mistero per la maggior parte della nuova generazione (e che il libro appunto ci svela) dice gi¨¤ tanto. Ma ci¨° che il libro celebra ¨¨ anche lo spirito dell¡¯amicizia raccontato dal film, insieme a quel tempo ormai perduto: l¡¯epoca prima che il surf diventasse fenomeno di massa, quando contavano solo le onde da prendere in pochi e il divertimento. E insieme a tutto ci¨° anche quello che accade ai tre personaggi Matt, Jack e Leroy, e tutt'ora accade a tutti coloro che hanno la fortuna di vedere gli anni che scorrono: si cambia, e talvolta si smette di surfare. In poche parole, si cresce. Con la consapevolezza che le mareggiate continueranno ad arrivare.
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