la storia
Maverick Women, alla conquista dell¡¯Equal Pay: un passo avanti verso il futuro
Maverick Women sono le atlete, tra loro c¡¯¨¨ anche un¡¯italiana, Bianca Valenti, tra le pi¨´ forti del mondo. Surfano onde potenti, e si sono specializzate nella disciplina pi¨´ pericolosa del surf: il big waves surfing. Oltre all¡¯amore per lo sport, sono da sempre sensibili alle lotte di genere verso un sempre pi¨´ equo approccio allo sport.
Hanno combattuto, sempre unite, per ottenere il diritto all¡¯equal pay (equo compenso sportivo), e la possibilit¨¤ di gareggiare liberamente, come i colleghi maschi, durante i circuiti professionali pi¨´ famosi (incluse le tappe del big waves di Wsl). Hanno dimostrato, che lo sport ¨¨ un diritto e il talento non ha genere. La loro testimonianza ¨¨ un passo avanti, verso il futuro.
"Una mattina, all¡¯alba, surfavo sotto il Golden Gate Bridge - San Francisco bay area - e c¡¯era un gruppo di turisti che scattava foto dagli scogli. D¡¯un tratto alcuni surfisti in acqua con me hanno iniziato ad insultarmi. Pensavano mi fossi portata dietro i fotografi, e mi urlavano di andarmene, che in quello spot potevano surfare solo gli uomini. Mi minacciarono¡±, racconta Bianca Valenti, 33 anni, origini italiane, di San Francisco, durante un¡¯intervista.
¡°Ero sconvolta, avrei voluto fargliela pagare dimostrando loro che sarei riuscita a surfare quelle onde. Invece, sono uscita dall¡¯acqua e, in lacrime, ho chiamato mia madre¡±. Da adolescente aveva un sogno: ¡°Diventare come Kelly Slater, ma le intimidazioni si ripetevano dentro e fuori dall'acqua. Da subito ho capito che non sarei mai diventata Kelly Slater. Certo ero brava, ma ero una ragazza, sarebbe stato tutto pi¨´ difficile". Bianca Valenti, ¨¨ oggi tra le sei fondatrici del Committee for Equity in Women Surfing (il Comitato per l¡¯uguaglianza nel surf femminile).
Sachi Cunningham ¨¨ giornalista, fotografa, videomaker e surfista: ¡°Per le donne non c¡¯era spazio sulle riviste surf, non esisteva nemmeno il concetto di storytelling in tv o tra i contest pi¨´ prestigiosi delle big waves. La Wsl invitava solo gli uomini¡±.
Cos¨¬ le atlete Frans Lanting, Keala Kennelly, Paige Alms e Andrea Moller, si sono riunite per la prima volta al Nelscott Reef Big Wave Classic, del 2014 in Oregon. Fu il primo contest in cui vennero invitate anche le surfiste donne. Ma non era abbastanza. Proprio in quei giorni la surfista e regista Dayla Soul avrebbe iniziato a girare il film che sarebbe entrato nella storia ¡°dell¡¯emancipazione sulla tavola¡±. L¡¯obiettivo, tra l¡¯altro, era ribaltare lo stereotipo femminile della surfista in bikini.
Il film di Dayla racconta tratti di vita quotidiana: tra le scene del documentario ci sono le surfiste che raccontano dei loro infortuni, tra ossa rotte e onde soffocanti. Dopo quella gara leggendaria in Oregon Alms, Kennelly, Moller e Valenti decidono di creare un¡¯associazione per ottenere il giusto merito e riuscire a partecipare ai contest internazionali. Fu cos¨¬ che nel 2016, fondano insieme il Committee for Equity in Women¡¯s Surfing (Comitato per l¡¯uguaglianza nel surf femminile). ¡°Lo abbiamo fatto per noi - dice Valenti - ma soprattutto per chi sta iniziando adesso, d¡¯ora in poi le bambine non dovranno sentire la rabbia che ho provato io quando ho iniziato¡±.
Le surfiste che vengono a surfare qui, nelle acque gelide di Ocean Beach, a San Francisco, sono vere guerriere, coraggiose ed impavide. Si tuffano in acqua, e remano con forza, pronte a volare. ¡°Amo il suono delle onde giganti, ¨¨ come una bomba che esplode e ti scarica addosso tutta la sua energia sei seduto sulla tavola, studi l¡¯orizzonte. Poi l¡¯onda arriva, ha talmente tanta potenza che potrebbe illuminare tutta l¡¯Italia. Per affrontarla devi avere la calma di un monaco e il controllo totale del respiro, noi lo chiamiamo: one million percent commitment, devi essere sul pezzo all¡¯un milione per mille, se esiti ¨¨ finita".
Mavericks, San Francisco. Qui le onde sono montagne d'acqua alte fino ai venti metri, e pi¨´. Dal 1999 viene organizzato in questo spot il contest pi¨´ atteso dai surfisti migliori: le prime edizioni portavano il nome ¡°Men Who Ride Mountains¡±. Non a caso infatti, erano solo gli uomini a gareggiare. Alms, Kennelly, Moller e Valenti chiesero pi¨´ volte di partecipare, ma senza successo. Iniziano cos¨¬ a fare pressing sulle agenzie di Stato che regolano l¡¯accesso al suolo pubblico, la California Coastal Commission e la State Lands Commission. Una lotta che porta le atlete fino ai tribunali locali. A difenderle, due storiche fondatrici del Committee: la dottoressa Karen Tynan e Sabrina Brennan, attivista e commissario del porto, nella contea di San Mateo.
Paige Alms 31 anni, canadese di base a Maui, Hawaii, non ha mai mollato. Nemmeno quando nel 2016 ¨¨ stata la prima campionessa di onde giganti sul reef di Pe¡¯ahi, uno dei pi¨´ impegnativi. Lei ha vinto 15 mila dollari, il campione maschile 25 mila.
Finch¨¦ finalmente il diritto all'accesso al Maverick Big Surfing Waves Contest ¨¨ stato riconosciuto, grazie alla perseveranza di Cews - Committee for Equity in Women's Surfing. E' stata cos¨¬ sancita l'uguaglianza di genere nel surf: poter partecipare agli stessi contest professionistici dei colleghi maschi ha significato anche avere la possibilit¨¤ di vincere lo stesso compenso.
Tanto che la Wsl - l'organizzazione che gestisce e programma gli eventi del circuito mondiale di surf per il campionato mondiale - ha recentemente deciso in fase di consiglio di riconoscere alle donne l¡¯equal pay. Bianca Valenti ¨¨ soddisfatta dei recenti risultati, ma ¨¨ determinata nella sua lotta "alla parit¨¤ dei compensi in tutti gli sport" e aggiunge: "Quando tutto sar¨¤ uguale, avremo modo di mostrare di cosa siamo capaci davvero. Da quando abbiamo ottenuto l¡¯equal pay gli uomini ci sostengono molto di pi¨´".
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