Airton Cozzolino e l’incredibile record sul miglio nautico: “Una delle emozioni più forti della mia vita“

Il kitesurfer Airton Cozzolino Lopes racconta il suo primato durante la Bora Bora Challenge di Trieste: “Felice di averlo fatto con Bjorn Dunkerbeck, il mio idolo d’infanzia“

Quattro titoli mondiali a volte non bastano. O, forse, è proprio la voglia di superare ogni limite che porta atleti come Airton Cozzolino ad affermarsi a livello internazionale nelle evoluzioni aeree con il kitesurf e a battere sempre nuovi primati. “Avevo voglia di un progetto estremo - ha spiegato il kitesurfer italiano nato a Capo Verde - ed è stata una delle emozioni più forti della mia vita”. Con queste parole l’atleta 27enne si riferisce al record di velocità media nel miglio nauticoregistrato a Trieste durante la Red Bull Bora Challenge. Con lui a 52 anni, ma entrato ugualmente nella storia, la leggenda danese del windsurf BjornDunkerbeck. Si parla di picchi di velocità rispettivamente di 61 e 74 chilometri orari, una mostruosità.

Airton Cozzolino, che sensazioni conserva di questa esperienza?

“? stato un progetto fantastico, sono molto contento di averlo portato a termine. Una delle emozioni più forti che io abbia mai provato, davvero”.

Com’è nata l’idea di questo record?

“Volevo fare qualcosa di estremo, così mi sono confrontato con il team e con Red Bull. Inizialmente la mia idea era quella di tentare il salto più alto, ma poi ci siamo orientati sulla velocità, anche se non è la mia specialità”.

Tecnicamente ha dovuto prendere accorgimenti particolari per le strumentazioni e il fisico?

“A livello di equipaggiamento avrei dovuto optare per una vela da 7 metri, ma volevo fare bella figura e ho virato per quella da 12. Con le forti raffiche non è stato per niente semplice, ma è andata benissimo. In quanto all’allenamento, ho dovuto invece aumentare le sedute arrivando a quattro ogni settimana rispetto alle due o tre a cui ero abituato. ? stata dura, ho dovuto cambiare il tipo di lavoro, potenziando schiena e gambe”.

Cosa l’ha portata a scegliere Trieste rispetto ad altre location italiane?

“L’obiettivo era proprio quello di sfidare la bora. Il Golfo di Trieste è uno scenario perfetto per battere il record di velocità media nel miglio nautico. ? stata una grande emozione, tra il vento fortissimo e le raffiche che superavano i 45 nodi. Ce l’abbiamo fatta: i 24 chilometri orari di media circa sono un trionfo”.

Che rapporto ha con il suo compagno di avventura, Bjorn Dunkerbeck?

“Io l’ho conosciuto quando ero adolescente, perché lui veniva ad allenarsi a Capo Verde: è stato il mio idolo d’infanzia. Ho pensato sùbito a lui anche per i suoi 42 titoli mondiali nel windsurf slalom e ho fatto bene. Sono molto contento di avere portato a termine il progetto con lui”.