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Fioravanti: Ą°I miei risultati? Spero facciano crescere il surf in ItaliaĄą
Leonardo Fioravanti, la grande promessa del surf italiano, risponde in diretta dalle Hawaii , dove si ¨¨ appena concluso il campionato WSL a Pipeline. Ora lĄŻatleta ¨¨ a riposo fino alla prossima tappa Marocco. Per poi riprendere con il circuito a marzo 2020.
Hawaii - ¨¨ da poco terminato il campionato a Pipeline, comĄŻ¨¨ andata?
"La spalla ¨¨ andata bene, lĄŻanno si ¨¨ concluso. Avrei voluto andasse meglio, per¨° non fa nulla. Mi sono confrontato con gli altri, molti sono felici di poter riposare, per me non ¨¨ cos¨Ź: vorrei continuare, questĄŻanno ho avuto poche gare. Ora attendo il 26 marzo con la ripresa del campionato WSL".
ComĄŻ¨¨ la tua giornata tipo alle Hawaii?
"Le Hawaii sono un posto incredibile: fa caldo, ci sono onde bellissime: mi sveglio e vado a surfare due o tre volte al giorno - dalle 4 alle 6 ore. In questo momento cĄŻ¨¨ una gara, a Ą°JawsĄą - con onde fino a 15 metri. Io per¨° entro con onde di due metri, per me ¨¨ lĄŻideale".
Che tipo di allenamento segui?
"Per me lĄŻallenamento ¨¨ fondamentale, in acqua serve tanta forza, devi essere carico e pronto. Per remare serve un lavoro mirato sulle braccia, per prendere le onde invece, bisogna lavorare molto sulle gambe. Cerco poi di seguire delle session mirate in palestra e di lavorare su tutto il corpo. QuestĄŻanno, cĄŻ¨¨ stato lĄŻinfortunio quindi ho dovuto inserire esercizi specifici".
A che punto sei con le competizioni a livello mondiale?
"La prossima tappa a fine gennaio, sar¨° in Marocco - si tratta di una tappa importante, ma non fa parte del circuito mondiale -. Per quella dovr¨° attendere il prossimo 26 marzo e riprendere a pieno ritmo con la WSL".
Per gareggiare hai scelto il numero 46: ¨¨ un omaggio a Valentino Rossi?
"S¨Ź, Valentino Rossi ¨¨ un idolo. Tre anni fa, quando mi sono qualificato per la prima volta alla World Surf League, ho chiesto a Valentino Rossi se avessi potuto usare il suo numero 46. Disse che gli avrebbe fatto piacere e aggiunse: Ą°portalo con onore e rendimi fieroĄą ".
Chi ti ha fatto conoscere il surf per la prima volta?
"Mio fratello Matteo, lui ¨¨ pi¨´ grande di me (abbiamo una differenza di 8 anni). Ho iniziato con il surf grazie a lui. Ricordo quando ero piccolo, avevo 5 anni e lo seguivo con i suoi amici che avevano circa 14 anni. Da l¨Ź ¨¨ iniziato tutto. Poi, i miei genitori ci hanno portato in Francia e in Portogallo dove ho iniziato con qualche gara e poi sono arrivati gli sponsor".
Una vita tra le onde e in viaggio, qual ¨¨ la tua base e il tuo luogo preferito?
"Il surf mi porta a viaggiare spesso. Quando sono fermo mi divido tra Portogallo e Francia, dove ho casa. Se sono impegnato con le gare giro il mondo. In Italia sono legato alla Sardegna, ¨¨ bellissima: soprattutto la Costa Ovest, ¨¨ piena di onde. Nel mondo ci sono posti incredibili, ma secondo me lĄŻonda perfetta ¨¨ in Indonesia".
Come vivi i momenti di difficolt¨¤ e/o paura?
"I momenti di paura ci sono sempre, dipende in che modo si vivono: quando le onde sono grandi fanno paura, ma lĄŻadrenalina ¨¨ pi¨´ forte. Poi ci sono i momenti di paura legati agli infortuni e sono spiacevoli, personalmente cerco di mantenere sempre la calma".
Qualche consiglio per chi vuole iniziare a fare surf?
"Secondo me non esiste unĄŻet¨¤ per iniziare, si pu¨° fare sempre. Non bisogna avere il mio livello per fare surf. Il sentimento di cavalcare unĄŻonda e di stare in mezzo allĄŻoceano ¨¨ incredibile ed ¨¨ possibile a tutte le et¨¤. Consiglio sempre una scuola per iniziare, in Italia ¨¨ pieno, ma anche in Portogallo. Dipende dove ci si trova".
Quale credi sia il futuro del surf?
"Spero che il surf cresca di pi¨´ in Italia, anche grazie ai miei risultati. Poi spero che i genitori insegnino ai figli lĄŻamore per il mare, per le onde. Per un ragazzo non cĄŻ¨¨ niente di meglio che stare a contatto con la natura. Facendo surf si impara molto anche sul rispetto per lĄŻambiente, io ad esempio faccio sempre attenzione e cerco di trasmetterlo alle persone".
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