Il surfista ci racconta il suo rammarico per la mancata medaglia a Tokyo, ma anche le sue idee per migliorare il surf in Italia
Leonardo Fioravanti ¨¨ reduce da Tokyo. A Tsurigasaki Beach il surf ha fatto il suo esordio ai Giochi Olimpici, con il trionfo del brasiliano Italo Ferreira. L¡¯Italia ¨¨ stata rappresentata dal surfista romano, uscito al terzo round contro il peruviano Lucca Mesinas in una heat caratterizzata dalle condizioni complicate del mare. Passata l¡¯emozione della prima volta e la delusione per un cammino interrotto presto, Fioravanti ¨¨ pronto a rituffarsi sulla WSL (World Surf League): Leonardo gareggia in Championship Tour, con i migliori surfisti al mondo, e si prepara ad affrontare le ultime due tappe.
Cosa ti rimane di questa esperienza olimpica?
¡°? stato bellissimo. Ho avuto la fortuna di condividere le giornate con i migliori atleti al mondo di tutti gli sport, anche se noi surfisti eravamo lontani dal villaggio olimpico: quando ero in spiaggia, pronto a gareggiare, non sentivo troppa differenza rispetto a una competizione normale. Ma ci siamo subito resi conto della grandezza di un evento di questo genere¡±.
C¡¯¨¨ dispiacere per il risultato?
¡°Mi dispiace non aver portato a casa la medaglia, sono rimasto deluso. Mi avrebbe fatto piacere anche per l¡¯Italia. Siamo abituati al circuito, in cui anche se vai male c¡¯¨¨ subito una gara per rifarti. Alle Olimpiadi invece o hai una medaglia o non sei nessuno. ? stato un onore partecipare, ma avevo grandi aspettative¡±.
La heat contro Mesinas ¨¨ stata complicata: mare difficile e anche la rottura del leash (il laccetto che lega il piede alla tavola).
¡°Sicuramente la rottura del leash non ha aiutato, ma nel nostro sport succede: bisogna reagire nel modo giusto e rimettersi in gara. Non ho perso per quello ma perch¨¦ non ho trovato le onde giuste, non sono riuscito a entrare in sintonia con il mare. Sapevo di poter surfare meglio di Lucca, ma non ho mai pensato che fosse un avversario facile. Ha trovato onde migliori delle mie: sono convinto che se avessi preso le sue onde avrei vinto. Mi sentivo in forma, ero davvero convinto di poter fare un ottimo risultato: lo dimostra il secondo round, in cui sono andato bene dall¡¯inizio alla fine¡±.
Ora il CT, con le ultime due tappe: sei gi¨¤ concentrato su questo? Che obiettivi hai da qui alla fine dell¡¯anno?
¡°Sono focalizzato al 100%, ho una voglia matta di tornare in acqua. Mi sento di aver lasciato qualcosa a Tokyo: nelle ultime due gare voglio dare tutto e dimostrare il mio livello. L¡¯obiettivo ¨¨ entrare nei top-10 e penso sia fattibile: ho uno scarto minimo da recuperare, Messico e Tahiti sono due tappe in cui posso fare bene¡±.
E comunque hai vissuto le Olimpiadi in cui l¡¯Italia ha fatto la storia, con Tamberi e Jacobs.
¡°Le loro medaglie d¡¯oro mi hanno dato tantissima carica, ma allo stesso tempo mi hanno fatto rimpiangere il fatto di non essere andato a medaglia. Italo Ferreira era difficile da battere , ma potevo puntare almeno a un argento o a un bronzo¡±.
La crescita dell¡¯atletica pu¨° essere da insegnamento anche per il surf? Cosa si pu¨° fare per compiere passi in avanti?
¡°Io di consigli ne ho tanti. Se lavoriamo insieme, possiamo prendere la strada giusta: per me stesso, per le prossime Olimpiadi e per il futuro del surf italiano. In Italia abbiamo bisogno di trovare il talento: dobbiamo investire sui bambini tra gli 8 e i 12 anni, che sono delle spugne e hanno solo bisogno di esperienza, di andare all¡¯estero (penso ad Australia e Hawaii) e di surfare con i ragazzi del posto. All¡¯inizio non servono allenamenti seri o tecnici pesanti: bisogna surfare tanto e crescere. Poi a 15/16 anni si aggiunge altro¡±.
Come ti spieghi il successo dei brasiliani?
¡°Hanno tanta fame, sono delle bestie. Poi c¡¯¨¨ anche da dire che a Tokyo hanno trovato onde su cui surfano tutti i giorni: per battere Italo Ferreira in quelle condizioni serviva un miracolo. Ma loro dimostrano che il livello ¨¨ altissimo: bisogna lavorare tanto¡±.
Avresti preferito che le Olimpiadi si svolgessero su onde artificiali, cos¨¬ da avere sempre le stesse condizioni?
¡°In Giappone sarebbe stato sicuramente meglio, ma il surf ¨¨ questo. E mi aspetto che anche le successive edizioni dei Giochi si svolgeranno in mare¡±.
Le piscine possono essere il futuro?
¡°Sicuramente, saranno fondamentali per far crescere il livello italiano : si potranno avere surf center e far crescere i bambini, invogliando anche le famiglie¡±.
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