Leonardo Fioravanti verso le Olimpiadi: "6 ore di surf al giorno, tanta palestra e..."

Leonardo Fioravanti nel 2017 è stato il primo italiano a qualificarsi alla World Surf League, a soltanto 20 anni. Nasce nel 1997 e inizia ad allenarsi dove le onde non sono oceaniche, anzi sono piuttosto moderate. E’ sul litorale laziale che si innamora del surf, precisamente a Cerveteri. Ma questo è un suo punto di forza: imparare dove le onde non sono granché lo rende pronto ad entrare in acqua sempre, anche quando un americano ritiene che le onde non siano niente di che. Nel 2020 è arrivato primo alla Sydney Surf Pro. Si trovava nella terra di mezzo, dunque, quando è esplosa la pandemia e così ha scelto di rimanere lì durante il? lockdown? mondiale. Decisione che gli ha consentito di continuare ad allenarsi senza mai arrestarsi perché l'Australia avendo chiuso subito le frontiere non ha mai raggiunto un picco di casi tale da dover chiudere tutto. “Un'esperienza incredibile” l'ha definita il giovane atleta. Un allenamento che non si è mai fermato né all'epoca, né tantomeno ora.

Cosa prevede il tuo allenamento??

"Il mio allenamento consiste in tanto surf ma anche tanta palestra. La palestra è molto importante. Con un allenatore faccio? strenght and conditioning? 3/4 volte a settimana, tutto l'anno senza giorni off, perché il mantenimento è importante. Technogym mi ha fatto una palestra qui alle Hawaii così mi alleno sempre. Il surf lo pratico dalle 2 alle 6 ore al giorno tutti i giorni".?

Come regoli l'alimentazione? Quali sfizi non puoi proprio eliminare??

"Dipende dalle settimane di allenamento. Mi alleno talmente tanto che l'alimentazione non deve essere limitata. Anzi per me è importante mangiare tanto. Alterno e includo proteine, carboidrati e verdure. Comunque mangio in abbondanza senza controllo delle calorie perché ne brucio moltissime. Anche dolci. Quelli ci stanno soprattutto nelle settimane in cui intensifico l'allenamento. Li mangio con gusto,? tanto il giorno dopo ribrucio subito. Poi ho un fisico che non ingrassa".

Qual è la caratteristica più importante per un surfista??

"La caratteristica più importante per un surfista è la potenza insieme alla velocità. Queste due caratteristiche devono andare insieme, e insieme danno l'esplosione. L'allenamento fisico in palestra è importante al fine di averle".?

Cosa ti rende particolarmente virtuoso come atleta??

"La motivazione che ho è unica, così come la voglia di vincere. Conto molti infortuni nella mia carriera nonostante abbia 24 anni, però sono tra i primi del mondo. Ho avuto un infortunio alla schiena a 17 anni, ho fatto due operazioni e lo stesso anno ho vinto il campionato del mondo. Nel 2019 a fermarmi è stata la spalla ma sono tornato dopo 4 mesi e al mondiale sono arrivato terzo. Questa è motivazione e perseveranza. Oltre che voglia di vincere. Il surf per me è tutto e io sono molto competitivo. Non mollo mai e non abbandono mai. Il mio motto è "Quello che non ti uccide ti rende più forte". Così vivo le difficoltà. Ogni infortunio e ogni sconfitta mi rende più forte e migliore".?

Che rapporto hai con la paura??

"La paura è impossibile non averla soprattutto quando il mare diventa grande. Io dico sempre che la paura va trasformata in adrenalina. Quando sei in acqua e ti arriva l’onda grande, quella ti deve spingere sempre in avanti, mai indietro. Così faccio io quando ho paura: vado avanti e la trasformo in adrenalina e voglia di vincere".?

Programmi per il futuro e prossimi obiettivi??

"Ora l'obiettivo è il circuito mondiale. Voglio arrivare nella top 5 delle finali che si giocheranno a Trestles (Usa) e voglio diventare campione del mondo. Voglio continuare a migliorare e spingere il mio livello fino al limite del possibile. E poi già si deve pensare a Parigi 2024. Noi gareggeremo a Tahiti con onde incredibili. Sono le mie seconde Olimpiadi quindi ci arriverò molto più preparato delle prime".