Se pensate di provarlo, allora seguite le dritte di Andrea Papa, istruttore federale di vela e windsurf e in passato allenatore della nazionale italiana giovanile
Con i giusti accorgimenti, basta un¡¯ora per poter andare in autonomia sul windsurf. Una prospettiva interessante, realizzabile per¨° stando attenti a ogni dettaglio: la scelta dell¡¯attrezzatura, la conoscenza dei venti, un ottimo equilibrio. E tutto parte dalle lezioni: provare ad affrontare questa disciplina in autonomia, senza affidarsi a un istruttore qualificato, ¨¨ un¡¯operazione che non pu¨° portare a nulla. Ecco, dunque, le dritte per potersi approcciare con il windsurf e acquisire immediatamente un¡¯autonomia di base sulla tavola. A suggerirle ¨¨ Andrea Papa, istruttore federale di vela e windsurf e allenatore della nazionale italiana giovanile di windsurf.
l'attrezzatura
¡ª ?Partiamo dall¡¯attrezzatura. Questa disciplina offre una larghissima scelta, con un¡¯ampia gamma di misure di tavole disponibili e una grande variet¨¤ di vele diverse. Per iniziare, bisogna partire dall¡¯attrezzatura il pi¨´ semplice possibile: pi¨´ una tavola ¨¨ larga, pi¨´ sar¨¤ facile da governare. Anche la vela deve essere proporzionale al proprio livello, ma anche al proprio peso e alla potenza del vento. Le vele vanno da un metro quadrato a dieci: la differenza ¨¨ notevole, per questo la scelta della strumentazione ¨¨ fondamentale soprattutto nel muovere i primi passi. Chiaramente una tavola larga e una vela per iniziare non saranno performanti come quelle utilizzate dagli esperti, ma se la scelta sar¨¤ fatta nel modo corretto gi¨¤ alla prima lezione si potranno vedere degli ottimi risultati. Per la velocit¨¤, c¡¯¨¨ tempo.
step by step
¡ª ?Ecco un altro punto fondamentale per chi vuole approcciarsi con il windsurf: bisogna assolutamente procedere per gradi. Ci vuole una progressione soft, bisogna costruire piano piano una buona tecnica prima di poter pensare di salire di livello. La tecnica ¨¨ infatti un aspetto fondamentale di questa disciplina, non si pu¨° assolutamente mancare questo passaggio. Nel procedere per gradi, inoltre, bisogna essere bravi ad adeguare i propri miglioramenti con una strumentazione che tenga il passo: fondamentale ¨¨ dunque cambiare vela di volta in volta in base ai progressi che si stanno facendo sulla tavola. Bisogna avere sempre pi¨´ potenza nelle mani, sempre progredendo per step ma senza rimanere fermi al punto precedente.
questione di fisico? no...
¡ª ?La bellezza del windsurf ¨¨ che non ¨¨ richiesta una particolare preparazione fisica per iniziare. Chiaramente andando avanti il fisico verr¨¤ sollecitato maggiormente e sar¨¤ sempre pi¨´ fondamentale avere un ottimo equilibrio, allenabile con pedane e percorsi particolari. Un buon esercizio in questo senso, soprattutto per i principianti, pu¨° essere quello di restare in piedi sulla tavola in acqua senza vela, come suggerito da Andrea Papa. E anche per quanto riguarda il rapporto con l¡¯acqua, non ¨¨ richiesto un alto livello di acquaticit¨¤: difficilmente, soprattutto nei primi tempi, si sar¨¤ in balia delle onde. E per fermarsi, anche qualora ci si volesse riposare, basta indirizzare la vela in acqua e fermarsi. Un altro consiglio molto utile ¨¨ quello di entrare in acqua solamente una volta che si ¨¨ imparato a riconoscere i venti e a capire come mettere la vela in base a questo.
i centri federali
¡ª ?In conclusione: i centri della Federazione Italiana Vela per il windsurf sono quelli che hanno le caratteristiche che abbiamo elencato. Per un principiante il consiglio ¨¨ quello di chiedere alla scuola qual ¨¨ il parco vele adatto per l¡¯insegnamento e la scelta deve cadere nei centri che dispongono di pi¨´ attrezzature.
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