L'ex attaccante tedesco ¨¨ partito da niente ed ¨¨ arrivato in cima al mondo a suon di gol e... capriole
Pi¨´ andava avanti con l'et¨¤ e pi¨´ diventata forte, decisivo, carismatico. Miroslav Klose ¨¨ stato un campione senza tempo, portabandiera di un popolo tradizionalmente meticoloso ed esigente che dagli anni '70 in avanti ha visto diversi fenomeni indossare la maglia della nazionale tedesca. Quella che Klose ha vestito ben 137 volte, diventando l'attaccante pi¨´ prolifico nella storia dei Mondiali con 16 gol in 24 presenze. Eppure, da piccolo faceva il carpentiere. ? partito da niente ed ¨¨ arrivato in cima al mondo a suon di capriole: la sua storia richiama "One of Us", il nuovo progetto per chi parte dal basso col sogno di diventare calciatore professionista.

giovane-vecchio
¡ª ?Miro Klose ¨¨ stato una sorta di Benjamin Button del pallone, sempre pi¨´ buono e forte quando l'et¨¤ avanzava. Gli 8 gol e 8 assist con cui chiuse la carriera, da 38enne, con la maglia della Lazio sono l¨¬ a dimostrarlo. Coi club ha vinto tanto, specie al Bayern Monaco, ma ¨¨ in nazionale che ¨¨ salito alla ribalta in ben quattro mondiali differenti. Il paragone con Tot¨° Schillaci sarebbe ingiusto, ma di sicuro Klose rientra in quella stretta cerchia di giocatori capaci di farsi amare da un popolo intero rispetto ai tifosi delle singole squadre in cui ha giocato. Nato in Polonia da pap¨¤ calciatore e mamma pallamanista, Miro ha sempre vissuto in Germania dal 1986, da quando aveva otto anni. La squadra a cui deve tutto ¨¨ il Blaubach-Diedelkopf, club in cui cresce e dove comincia a impallinare i portieri avversari. Prima di dedicarsi interamente al pallone, per¨°, si sdoppiava come carpentiere specializzato nell'edilizia: lavorava il legno, costruiva infissi e assemblava travi. Da l¨¬ a poco la sua vita sarebbe cambiata drasticamente.
ascesa
¡ª ?Klose ha vissuto una carriera appesa a un filo, quello del fuorigioco. In tanti ormai ci provano, ma in pochi ci sanno convivere. Miro ¨¨ stato uno dei precursori del terzo millennio, insieme a Pippo Inzaghi. Capiva il momento in cui scattare e prendere il tempo ai difensori avversari. Poi certo, se ci fosse stato il Var ai suoi tempi magari qualche gol glielo avrebbe annullato. Di certo la tecnologia non cancellava il suo valore. Il professionismo lo tocca con l'Homburg, il primo exploit, invece, lo ottiene con la maglia del Kaiserslautern: dal 1999 al 2004 Klose segna 52 gol. Con il Werder Brema debutta in Champions League e va sempre in doppia cifra per tre stagioni consecutive. Su di lui mettono gli occhi Barcellona e Juventus, alla fine arriva il Bayern Monaco che sborsa 15 milioni e lo aggrega a Toni e Podolski. In quattro anni in Baviera, Klose vince due Bundesliga, due Coppe di Germanie, una Supercoppa e una Coppa di Lega. Ventuno gol il primo anno, 20 il secondo, poi i primi problemi fisici, la rete (in netto fuorigioco) che porter¨¤ la Fiorentina a salutare la Champions nel 2010 e il rapporto difficile con Van Gaal che gli preferisce Mario Gomez e Muller.
lazio e germania
¡ª ?La Lazio sar¨¤ l'ultima oasi felice del centravanti tedesco, che arriva nella Capitale all'et¨¤ di 33 anni a parametro zero. Klose sbarca tra lo scetticismo generale dei tifosi biancocelesti, ma in cinque anni diventer¨¤ uno degli idoli della piazza. Le istantanee sono tante: dal primo gol al Milan in Serie A, a quello decisivo nel derby al 93', fino alla cinquina al Bologna e a quello di mano contro il Napoli valso un premio alla sportivit¨¤. Con la Lazio saranno 63 gol e 35 assist in 171 partite. Con la maglia della Germania, invece, Miro sar¨¤ una sentenza. Al Mondiale 2002 debutta con una tripletta all'Arabia Saudita, segnando cinque gol alla fine del torneo, al pari di R9. Gli stessi che segner¨¤ quattro anni dopo, utili per vincere il titolo di capocannoniere. A Euro 2008 ¨¨ decisivo fino alla finale, persa per¨° contro la Spagna. La consacrazione arriva al torneo iridato 2010 in Sudafrica: gol all'Inghilterra e doppietta all'Argentina. La storia si compie nel famoso Mineirazo del 2014, con la Germania che batte 7-1 il Brasile e Klose che segna il suo sedicesimo gol nella Coppa del Mondo, diventando il recordman assoluto. In quelle capriole in avanti ci ha costruito una carriera: l'ex carpentiere ce l'ha fatta.
? RIPRODUZIONE RISERVATA