Simona Ventura: "Temptation Island con Bettarini terapia di coppia. Oggi ho l'uomo dei sogni"

Simona Ventura si è raccontata in una lunga intervista in cui ha toccato diversi aspetti della sua vita sia privata che professionale. Dopo oltre 30 anni di carriera ha trovato un nuovo equilibrio sia in tv con la conduzione di Citofonare Rai 2 con Paola Perego, che in amore con l'incontro con Giovanni Terzi. "Ho avuto la fortuna di incontrare l'uomo che ho sempre sognato di avere al mio fianco. Adesso mi sento una persona felice" ha detto nell'intervista a LaRepubblica.

Ogni mattina Simona Ventura si sveglia verso le sei e mezzo, alle 7 meno un quarto Giovanni prepara il caffè "un gesto per me importante che compie da quando viviamo insieme", spiega la conduttrice nell'intervista a La Repubblica, in cui descrive la loro routine quotidiana fatta di letture dei giornali, di tintorie, di mercati. "Crederci sempre, arrendersi mai" è il motto nato durante l'Isola dei Famosi e diventato un po' un simbolo della sua vita "non ho mollato mai" racconta Ventura. "Noi personaggi dello spettacolo siamo un po' come le azioni in borsa. L'importante è mantenere sempre un equilibrio e un certo affetto da parte del pubblico". Nel periodo in cui è nato quel motto ammette che fosse un po' "bulimica di lavoro, ma quando entravo in casa non è che mi sentissi molto bene, soffrivo la solitudine, avevo voglia di avere una persona a fianco. Sono sempre stata una self made woman e quando ti fai da solo cerchi di proteggerti, ti difendi".

"In amore non ho mai fatto calcoli" dice Simona Ventura "quando mi sono innamorata l'ho fatto totalmente". L'equilibrio tra vita privata e professionale non è semplice da raggiungere: "Tutto non si può avere, questo per una donna è chiaro. Nel 2011 quando ho visto che i miei figli adolescenti avevano bisogno della mia presenza altrimenti li avrei persi, ho scelto di andare a Sky perché mi avrebbe permesso di avere più tempo da dedicare a loro". Una scelta che secondo Supersimo sempre più spesso fanno anche gli uomini, "è una differenza di cultura, noi donne siamo cresciute col senso di colpa". Il soprannome SuperSimo nacque dopo aver fatto da testimonial per una nota casa automobilistica: "Ero sulla cresta dell'onda, ora sono più Simona. SuperSimo vale per tutte le donne che cercano di star dietro a tutto". Non pensa di avere una kryptonite "se l'ho avuta l'ho superata. Ho di buono che imparo dagli errori e trasformo i dolori e non possono più farmi del male".?

Stefano Bettarini è stato un uomo importante nella vita di Simona Ventura, padre dei suoi due figli Giacomo e Niccolò. Un grande amore che le ha portato anche sofferenze ma per Simona dopo le “è stato regalato un grande amore. Tutte le sofferenze che ho avuto hanno partorito l'arrivo di Caterina che vivo come un segno del destino”. Anche i tradimenti “al momento fanno male, ma mi sono resa conto che sono serviti”. Lunedì su Canale 5 riparte Temptation Island che Simona Ventura ha condotto in un'edizione vip in cui c'era proprio Bettarini con la nuova compagna Nicoletta. L'occasione in cui hanno dimostrato di essere una coppia di ex matura “è stato il culmine della nostra terapia di coppia. In modo quasi surreale ero lì a guardare e a capire determinate cose. Credo che ci siano amori giusti nei momenti sbagliati. Ho rivisto in lei determinate cose. Però hanno risolto questi nodi quindi chapeau, sono stati bravi. Mi piace molto Nicoletta credo faccia felice Stefano, sono contenta per lui”.?

Simona Ventura vive ogni esperienza come un segno da cui trarre un insegnamento. “Sono credente ma non praticante. Vivo la fede in modo personale, mi piace andare in chiesa da sola”. Nel 2018 il figlio Niccolò venne accoltellato fuori da una discoteca dove era intervenuto per aiutare un amico. Un'esperienza traumatica per tutti, per il ragazzo che allora aveva 19 anni, e per la madre. “Ho vissuto questo come un segnale che si sia salvato. Ho capito di dovermi ritirare su e vivere la mia vita con grandi sorrisi e grande felicità. Nel momento in cui ritrovo positività è positivo tutto. Tornato il sorriso è tornato il lavoro e gli amici veri che avevo perso per essermi ripiegata in me stessa”. Ha evitato di piangersi addosso in un'epoca in cui è semplice farlo e in un mondo “in cui non siamo mai contenti. Il vero male di questo secolo è l'insoddisfazione. I giovani sono assuefatti a un mondo virtuale in cui tutto è bellissimo, inizi a giocare a pallone e domani sei Cristiano Ronaldo”.

Il ricorso alla chirurgia estetica è stato un impulso una forma di ribellione a un momento difficile. “Ora sto tornando ad avere la mia espressività del volto” ammette Simona Ventura. “C'è stato un momento di edonismo reaganiano in cui la ruga era una tragedia. Ci sono fasi della vita in cui non ti accetti e altri in cui ti accetti”. Nella sua carriera per tante volte ha ottenuto un primato ma quello che ricorda con orgoglio è l'eredità di Quelli che il calcio al posto di Fabio Fazio, “fu un salto nel vuoto. Quando rivedo la sigla di quella puntata il 23 agosto 2001 mi viene al tachicardia. Passare da Mediaset alla Rai e arrivare a Quelli che il calcio fu un triplo salto mortale. Io sono un bastian contrario, se tutti vanno da una parte vado dall'altra.”?

Nella sua carriera Simona Ventura non ha mai ricevuto avances eccessive. Ci fu un approccio non voluto negli anni '80 ma “maldestro e ridicolo. Sarà stato il mio atteggiamento a incutere timore. Cresciuta come giornalista sportiva in un mondo di uomini avevo un approccio maschile. Famo a capisse direbbero i romani che hanno questi detti sempre molto chiari. Come Zerocalcare che vedo senza sottotitoli, capisco benissimo il lessico romano”. Tra le donne che l'hanno ispirata nella carriera cita Raffaella Carrà, Serena Dandini, Enza Sampò “Ho preso da ognuna per creare uno stile mio”. Nei periodi più difficili l'hanno aiutata alcune donne come Maria De Filippi e Paola Perego, ma donne sono state anche le sue più grandi nemiche. Ma dopo il 2018, l'anno dell'aggressione al figlio “mi passa tutto sopra la testa”. E per superare le varie calunnie ricorda il detto della nonna “quando sei in vetta prendi tutti i venti, il potere crea solitudine a arriva di tutto. L'importante è aspettare che passi la burrasca”.